Creato da: nonnanes0 il 18/03/2005
secondo

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

Mohi773certosina1964edilsicurtabitha1982giuseppe.peluso.blographeli2AMICOASSOLUTOpinupicrosadiberna2009Apaola440soldebergsollievo1rosadiberna2009raphelirosadiberna20092
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« DOVEROSA SPIEGAZIONE : R...VRITA' CHE TURBANO Cap. N. 7 »

Dan, l'atleta americano

Post n°5 pubblicato il 24 Marzo 2005 da nonnanes0

LA STORIA DI NONNANES

L'atleta americano Dan

 

Capitolo N. 6

 

Dan era stato un atleta di successo, una medaglia a una Olimpiade ( non vi dico la specialità ) e poi come succede agli uomini che a un grande fisico, al successo sportivo, aggiungono studi e una testa non comune, arrivano a traguardi importanti anche nella vita.

Era consulente di un particolare ministero degli U.S.A. venuto da noi per verificare sistemi di lavorazione e la nostra serietà per la fornitura all' America di un nostro prodotto ( guarda caso brevettato da un russo emigrato a Parigi).

Come lo vidi la prima volta, mi dissi.........." Sfodera le armi, quello lo voglio a letto ! "

Non ho mai in vita mia, sparato direttamente, al cuore degli uomini, ma gettato esche alle quali  non dico tutti ( ma quasi ) hanno abboccato. Al di là della mia età, ormai sfioravo la sessantina anagrafica, ma molto meno fisica esteriore, non ho mai concupito fusti giovani, Dan però è stato l'unico uomo che aveva meno anni di me. Vicino ai 50, reduce da tre matrimoni/divorzi, 4 o 5 figli

( dei quali uno perso in Vietnam) sembrava piu' un attore Hollivudiano che un esperto di transazioni commerciali. Lui era il capo delegazione, piu' per meriti sportivi e di amicizie altolocate con l'allora Presidente degli Stati Uniti, che non per la competenza in materia, ma era accompagnato da tecnici di spessore che ci misero in difficoltà. L'oggetto che interessava non aveva simili al mondo e dopo estenuanti controlli da loro fatti, ottenemmo la commessa con l'immediato beneplacito dello Stato.

Solo dopo il felice esito della trattativa, Dan cambiò completamente atteggiamento nei miei confronti, diventando ancora piu' simpatico, cordiale e attraente. Da parte mia stavo chiudendo il rapporto precedente che dopo anni era diventato troppo abitudinario e mi buttai a capofitto sulla nuova preda.  Dan tentennò un poco, perché da buon protestante cercava la 4 moglie e non una donna solo per un rapporto d'amore. In un colloquio ebbi modo di dire che mai mi sarei separata da mio marito e che mai l'avevo tradito, non smettendo però punzecchiature, sorrisi, ammiccamenti che solo noi donne italiane sappiamo sfoderare. Capii che Dan era la punto di cottura quando restò solo, lasciando che la Commissione di controllo rientrasse negli U.S.A. prendendosi una vacanza.

Veniva in fabbrica anche quando non era necessario, con scuse le piu banali, mi chiese se poteva mandarmi dei fiori. Risposi con un perentorio: " Non si permetta !" - Non seppi mai se fu casuale o voluto quando me lo ritrovai al Centro Sportivo in piscina. L'ambiente era elitario, chissà da chi si era fatto invitare, solo il console o l'Ambasciatore della capitale potevano farlo, ma non approfondii, ed io per vederlo aumentai le frequenze avvisandolo sempre delle ore nelle quali avrei frequentato la piscina. La confidenza si fece piu' stretta e un giorno programmai anche il pomeriggio libero per avvicinarlo ancora di piu'. Gli dissi che dovevo uscire il pomeriggio e per un drink avrei potuto incontrarlo. All'appuntamento, scese da un taxi, lo feci salire in macchina e mi avviai verso il Parco........Bevemmo il drink, il locale non era di Elit e li nessuno poteva conoscermi, fu al ritorno alle 16 ( da noi c'è poca luce d'inverno ) che mi chiese se non facevamo una sosta ai margini del bosco prima del rientro in città. Era quello che Volevo. Come spensi la macchina, Dan mi prese il viso e mi baciò appassionatamente, ero in un lago di umidore, ma riuscii

a convincerlo ( se mi toccava avrebbe scoperto il mio stato) che non ero portata al tradimento.

Un mese dopo Dan tornò per il controllo della commessa ed io per piu' giorni colsi le sue grazie.

I particolari non ve li dico, ma Dan era un vero atleta e delizioso a letto.

 

Fine Cap. N.6

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963