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Un blog creato da jula1976 il 13/10/2011

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...diario di un viaggio attraverso i sensi...

 
 

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MYBLOG - PILLOLE DI EMOZIONE

INDICAZIONI: tutti gli stati di ansia e stress caratterizzati da attacchi acuti febbrili in cui persistono il desiderio di evasione emozionale e condivisione con recidive.

AVVERTENZE: dosi elavate o prolungate del prodotto non provocano nessun tipo di alterazione se non a livello onirico.

CONTROINDICAZIONI: gravi alterazioni dello stato emozionale, soggetti con anamnesi di ipersensibilità verso uno o più componenti del prodotto (allergie alla dolcezza, alle emozioni, alla libera espressione).

PRECAUZIONI D'USO: per la somministrazione a bambini con età superiore ai 30 anni o per dosaggi superiori a quelli consigliati, consultare la fautrice del blog.

REAZIONI SECONDARIE: intenso interesse per i post pubblicati con desiderio di interazione.

POSOLOGIA: un post al dì.

 

 

HO BISOGNO DI SENTIMENTI

Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi. (Alda Merini)

 

ANCORA AMORE...

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. (Alda Merini)

 

"La perfezione non è fare qualcosa di grande e bello, ma fare quello che si fa con grandezza e bellezza". (Saggio India)

"La vita è come un eco. Se non ti piace quello che ti rimanda indietro, devi cambiare il messaggio che invii". (James Joyce)

"La vita è un'enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi". (Danny Kaye)

"Poiché tutto è un tiflesso della nostra mente, tutto può essere cambiato dalla nostra mente". (Buddha)

"Never stop learning, because life never stops teaching".

 

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« Io ti auguro del tempo... »

Chi quasi vive è già morto

Post n°411 pubblicato il 06 Marzo 2014 da jula1976

Ancor peggio della convinzione del no, dell’incertezza del forse
è la disillusione di un”quasi”.
E’ il quasi che mi disturba, che mi intristisce,
che mi ammazza portando tutto quello che poteva essere stato e non è stato.
Chi ha quasi vinto gioca ancora.
Chi è quasi passato studia ancora.
Chi è quasi morto è vivo.
Chi ha quasi amato non ha amato.
Basta pensare alle opportunità che sono scappate tra le dita,
alle opportunità che si perdono per paura,
alle idee che non usciranno mai dalla carta
per questa maledetta mania di vivere in autunno.
Mi chiedo, a volte, cosa ci porta a scegliere una vita piatta.
O meglio, non mi chiedo, contesto.
La risposta la so a memoria,
è stampata nella distanza e freddezza dei sorrisi,
nella debolezza degli abbracci,
nell’indifferenza dei “buongiorno” quasi sussurrati.
Avanza vigliaccheria e manca coraggio perfino per essere felici.
La passione brucia, l’amore fa impazzire, il desiderio tradisce.
Forse questi possono essere motivi per decidere tra allegria e dolore, sentire il niente, ma non lo sono.
Se la virtù stesse proprio nei mezzi termini, il mare non avrebbe le onde, i giorni sarebbero nuvolosi
e l’arcobaleno avrebbe toni di grigio.
Il niente non illumina, non ispira, non affligge, nè calma,
amplia solamente il vuoto che ognuno porta dentro di sè.
Non è che la fede muova le montagne,
nè che tutte le stelle siano raggiungibili,
per le cose che non possono essere cambiate
ci resta solamente la pazienza.
Però preferire la sconfitta anticipata al dubbio della vittoria
è sprecare l’opportunità di meritare.
Per gli errori esiste perdono, per gli insuccessi, opportunità,
per gli amori impossibili, tempo.
A niente serve assediare un cuore vuoto o risparmiare l’anima.
Un romanzo la cui fine è istantanea o indolore non è un romanzo.
Non lasciare che la nostalgia soffochi, che la routine ti abitui,
che la paura ti impedisca di tentare.
Dubita del destino e credi in te stesso.
Spreca più ore realizzando piuttosto che sognando,
facendo piuttosto che pianificando, vivendo piuttosto che aspettando
perchè, già che chi quasi muore è vivo,
chi quasi vive è già morto.
...Elena Clarke

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Commenti al Post:
rozappa
rozappa il 09/03/14 alle 01:19 via WEB
Io che sono più sognatore che realizzatore, sono già morto ? Probabilmente Jula, ma mi piace perseguire i miei sogni ... e allora ? E allora perché mi sento vivo ? Un bacio per ogni sogno che hai **** buona domenica, ciao Rosario
 
 
jula1976
jula1976 il 09/03/14 alle 10:37 via WEB
Il testo dice che sognare e non realizzare i propri sogni non ha senso. Infatti tu parli di perseguire cioè realizzare i tuoi sogni. Sbaglio? Mi sembra che tu dica la stessa cosa dell'autrice...
 
marco.565
marco.565 il 23/09/14 alle 16:12 via WEB
(Io mi ricordo di te e dopo tantissimo tempo voglio lasciarti un pensiero nonostante il tuo blog sia chiuso). La vita dona molte cose alle persone, ma nei tempi bui riesce anche a togliere le emozioni o le occasioni più importanti. Ci si potrebbe arabbattare dalla mattina alla sera per ottenere qualcosa in più di quello che forse si sarebbe potuto ottenere nel giorno precedente, ma non sempre quello che vogliamo raggiungere con lo sforzo più grande riesce ad essere la normale conseguenza delle nostre azioni: troppe volte il risultato è diverso dal lavoro compiuto; e allora a quel punto non diventa così difficile pensare che la sconfitta sia la cosa più facile nella vita di chi forse si sente perdente fin dall'inizio. In America nel sentire comune le persone sono sempre più convinte che per avere successo sia importante prima di tutto fallire, perchè come insegna pure la nostra vecchia tradizione italiana popolare, in fondo, è proprio dai singoli errori, grandi o piccoli che siano, che si può imparare a migliorare e ad essere vincenti nelle cose che dobbiamo fare. Non lo so, perchè il sentire comune non sempre è foriero dei migliori auspici; spesso al contrario esso può diventare il conglomerato di pensieri errati, dove alla vita ragionata finisce per confondere la stupida emozione, come se vivere per vivere ad ogni costo in qualche modo possa giustificare la sperimentazione di ogni cosa, anche la più folle in ragione di assurde e ridicole convinzioni. Il "quasi vivere" è senza dubbio la cronoca di una morte annunciata, ma anche morire a certe cose del vivere insulso è una sicura salvezza per l'anima o la mente di una persona che si ravvede, perchè l'abbaglio accieca la vista dell'uomo tanto più quando si convince che sia lecito ogni cosa pur di ottenere tutto: è l'antico machiavellico modo di agire che per quella strana "ragion di Stato" giustifica anche le nefandezze del mondo, magari affermando con viva inquietudine frasi di questo tipo: "Ma non si vive una volta sola?" E allora a questo punto mi domando: "Ma questo pensiero nell'animo può davvero giustificare il percorso di vita innaturale della singola creatura?". E' vero che nel nostro cammino ci sono cose che perdiamo tra le dita --come riporti tu nel testo del tuo post -- per la paura di affrontarle o per la pigrizia di trattenerle: si perdono amori, occasioni di lavoro, emozioni ineguagliabili, tuttavia non pensiamo mai che ciò che perdiamo da una parte lo possiamo a ragion veduta guadagnare dall'altra; questo pensiero non è mai parte delle nostre comuni convinzioni, perchè quello strano "comune sentire" scardina senza sosta la mente di ogni persona, soprattutto quando la convince che bisogna vivere sopra le righe per sconfiggere una vita altrimenti piatta ed inutile. Una donna, così come un uomo, può amare, può viaggiare, può fare le più belle esperienze della vita, ma se "alla sera del dì di festa" spegnendo la luce della sua stanza si ritrova sola e stanca, chissà se quello che ha provato come dolce brivido sulla pelle, potrà sembrarle ancora la cosa più emozionante. Sono tante le cose che ci possono mancare, tuttavia vivere troppo intensamente potrebbe anche riempirci di vuoto e illusione, e non vivere per niente potrebbe colmarci di rimpianti senza tempo. Magari sarebbe più semplice alla fine ricordarci che questa è semplicemente la vita, quella di ogni giorno, quella fatta di piccole e grandi cose, dove ciascuno diventa nel bene e nel male protagonista a modo suo; è la vita che disegna la normale dimensione dell'uomo nel mondo. Uomo e donna si confrontano da sempre su queste cose e continuano ad allinearsi con gli stessi passi lungo questo accidentato percorso, forse perchè insieme hanno giorno dopo giorno compreso che non vogliono "quasi vivere" ma non vogliono nemmeno "quasi morire". (Un saluto a te da parte mia. Marco).
 
marco.565
marco.565 il 06/10/14 alle 23:51 via WEB
Ciao Jula, ho visto il tuo profilo nuovamente aperto e sono rimasto stupito perchè mi sembrava che fosse chiuso da parecchio tempo se non sbaglio. In ogni caso, sono passato di qua per darti un semplice saluto. Come vedi viaggio con il profilo chiuso perchè non sono più molto presente in Libero, in quanto ho avuto complicazioni personali lavorative pesanti al punto che con il tempo mi hanno portato sempre più lontano da questo spazio di comunicazione sociale. Anche se da te ho scritto pochissimo, non ti ho mai dimenticata ed anzi ti ho sempre pensata come una donna bella e intelligente: bella perchè l'immagine del profilo mostrava (come mostra ancora) quegli occhi di un colore bellissimo; intelligente perchè di tanto in tanto passando a leggere quello che postavi mi piaceva molto la scelta dei tuoi argomenti. Purtroppo, cosa vuoi, il tempo inesorabile passa e le cose cambiano e spesso in fretta, e le persone che qui dentro ti capita magari di sfiorare gradevolmente per qualche momento rischi poi, come in tutte le cose della vita, di perderle completamente di vista. Probabilmente avrei dovuto messaggiare un po' con te in privato, anche per conoscerti qualcosa di più, in fondo credo che ne sarebbe valsa la pena; del resto anche una semplice amicizia poteva rimanere una cosa buona e gradita, anche se indubbiamente non nego che mi sarebbe piaciuto di più conoscerti come donna, sempreché ovviamente tu stessa avessi permesso questo perchè certe cose non si possono mai dare per scontate. In ogni caso, come vedi, il tempo è trascorso ormai e sono cambiate tante cose da allora, ma il tuo nome non è mai fuggito via del tutto dalla mia mente. Vabbè, dai, ormai quello che ti sto raccontando in fondo ha poca importanza. Ora ti lascio perchè non amo essere troppo svenevole o sdolcinato; prendi quello che ho scritto come un semplice pensiero che da tantissimo tempo avevo comunque il desiderio di manifestare. Sono passato qualche settimana fa e ho voluto lasciarti un piccolo commento tra le pagine del blog. Ora non so se vorrai tenere il profilo ancora aperto, ma se mi capiterà di vederti ancora, ti manderò volentieri un saluto, e se invece non ti troverò più allora chiuderò i miei occhi e con il mio pensiero cercherò di immaginare i tuoi di colore verde disegnati sul tuo volto. Un abbraccio per te da parte mia. Ciao Jula. (Marco). P.S.: non ha importanza se non hai pubblicato il commento, spero solo che ti sia piaciuto (^__^). Ciao.
 
 
jula1976
jula1976 il 18/10/14 alle 21:26 via WEB
Ciao Marco, in effetti ho tenuto chiusi profilo e blog per un po'. Grazie per i due commenti e per i complimenti, sei davvero garbato! :-)
 
marco.565
marco.565 il 23/10/14 alle 00:01 via WEB
Ciao Jula, passo per un saluto veloce augurandoti una serena notte e una buona giornata per domani. Ho visto che hai pubblicato i miei commenti e questo mi ha fatto piacere. Bene, ora ti lascio rinnovando l'augurio di una serena notte. Ciao da Marco.
 
 
jula1976
jula1976 il 23/10/14 alle 19:21 via WEB
Grazie Marco, un saluto anche a te!
 
marco.565
marco.565 il 26/10/14 alle 23:52 via WEB
Ti auguro una buona settimana. Ciao Jula. (Marco)
 
carlotto6
carlotto6 il 05/11/14 alle 14:40 via WEB
vivere è un pò morire...
 
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hemel_0 il 17/11/14 alle 21:02 via WEB
E' il quasi che ci "frega" sempre. Hemel
 
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