Creato da beppe_dinverno il 22/11/2007
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E' successo 2

17/10/2011
La lotta degli indignati è appena cominciata.

9/10/2011
Il Papa è stato in Calabria. Parlando al pubblico ha invitato i cattolici ad impegnarsi di più in politica. Se è un invito a seguire le posizionidi Casini è da sottoscrivere.

21/5/2011
Benedetto XVI ha voluto parlare con gli astronauti in viaggio sopaziale. Li sapeva un po' più vicini al Signore. Chissà se li ha inidiati.

1/5/2011
Non s'è capito se oggi era la festa del lavoro o quella di Giovanni XXIII.

7/4/2011
Ieri a Milano è cominciato il processo sul sexygate meneghino. Sempre ieri, al senato è stata dicussa una legge per l'aumento dei testi  della difesa e alla camera una legge per abbreviare la prescrizione per reati commessi da incensurati.

24/3/2011
Passa il tempo, e tutto cambia: 'goblizzazione', 'più Mercato e meno Stato', 'finanza creativa' è roba vecchia'; è tempo di 'terremoto' 'contaminazione' e 'guerra'.
  
 

16/3/2011
"Ho sempre avuto vicino a me la mia fidanzatina...se avessi fatto tutto quello che dicono, mi avrebbe cavato li occhi..." (C. Tito - Il coloquio - Repubblica di oggi, p.15). 

8/3/2011
Oggi le donne festeggiano. Il popolo libico è sotto le cannonate del suo capo di governo. Il nostro Presidente del Consiglio è convalescente per un intervento chirurgico. Auguri alle donne, per maggiori spazi, al popolo libico per la libertà, al Presidente del Consiglio, per nuove idee.
 

3/3/2011
Berlusconi è un ottimo comunicatore? E' vero in parte. Il linguaggio che, spesso lo tradisce. E' il caso delle parole spese recentemente sulla scuola. Voleva dire che la scuola pubblica deve competere con quella privata. E, invece, per essere efatico, ha usato il verbo 'inculcare' (imprimere con forza), che, come s'è visto, ha prodotto una comunicazione poco felice.

 

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E' successo 1

20/2/2011
Roberto Vecchioni, un grande umanista che sa cantare, ha vinto il Festival con una nuova bella canzone. Chi sa fare una cosa, se ci si mette, sa farne anche altre 

9/2/2011
"Dobbiamo prepararci ad un futuro incerto in cui  sarà necessario un nuovo vasto spettro di attività militari per poter vincere le prossime guerre". (M. Mullen, capo degli Stati Maggiori USA)

1/2/2011
Il TG1 delle 13.30 un giornalista ha detto: non è nomale, che in un paese normale si pequisisca la sede di un giornale. Chissà che pensa per quanto accade nel nostro paese!

29/1/2011
Fortunati coloro che un tempo celebrvano il 'celodurismo' ed ora invitano ad abbassare i toni.

22/1/2011 
Oggigiorno la parola d'ordine è: 'vergogna'. Da attribuire, non al 'bunga bunga',  ma alle sue conseguenze (indagini, apprezzamenti, spiegazioni ecc.).

21/1/2011 
Se un pazzo cerca di sterminare la razza umana, e l'1% della popolazione sopravvive, l'evento, aumentando lo spazio vitale di chi resta, preserverà più a lungo l'umanità. Se un eroe blocca il pazzo, l'umanità si estinguerà prima. (W.Wells)

19/1/2011-
Qualche sera fa un noto comico di una trasmissione televisiva ha detto più o meno: smontato in televisione il teorema dei PM di Milano. Stamattina un giornale dà la stessa informazione in prima pagina.

18/1/2011 
Non so se 'milonga' e 'bunga bunga' sono locali o quello che ci si fa dentro.

17/1/2011 
Il 2012 è l'anno della fine del mondo, come previsto dai Maya? No, davvero! E' che che quel popolo antico ha fatto un clendario che si ferma all'anno che verrà. Nessuno può dire se e in che senso il mondo può finire, Essendo esso una mevigliosa infinità, il cui senso sfugge a noi che ci siamo dentro

16/1/2011 
Una news di libero reca il titolo: 'Malati? Solo agli occhi dei medici'. Non è proprio così. Ci sono tanti ottimi medici. Però è impressione diffusa che tanti di loro, al pari di altri tipi di professionasti non danno valore aggiunto al proprio delicato lavoro professionale.

15/1/2011 
Il Presidente del Consiglio è nuovamente indagato. Mi domando: ci possono essere Presidenti del Consiglio indagabili?

14/1/2011 
Notizia del TG3 locale: in una camera mortuaria della Calabria sono state 'trafugate' dentiere di cadaveri, e vendute a dentisti. L'associazione di categoria ha smentito. In qualche manifestazione pubblica sentiremo dire: 'ma la Calabria non è solo questo'.

13/1/2011
 Per legge ho dovuto ordinare l'abbattimento di due palme bellissime infettate dal 'punteruolo rosso'. Che tristezza

 

 

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Fibrillazioni e comprensione

Post n°59 pubblicato il 29 Agosto 2013 da beppe_dinverno

1. "Le fibrillazioni politiche esplose dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi da parte della Cassazione nel processo Mediaset, ora concentrate sul tema della cosiddetta agibilità politica de leaderdel Pdl, sono, per ammissione dellostesso Napolitano, comprensibili.” Così D. Pesole in 'La posta in gioco' sul Sole  del 25 agosto 2013.
Dopo questa premessa, l'autore fa un ragionamento polically correct, con i soliti, consueti argomenti:
- non è questo il momento per rompere la coalizione sulla quale si regge il governo in carica;
- la sua caduta significherebbe ritornare all’instabilità politica, che automaticamente farebbe rialzare lo spread;
- le urgenze di questo scorcio di estate sono altre, e qui il solito pietoso elenco: Imu, Iva, cassa integrazione, detassazione del lavoro, contenimento della spesa e via elencando. 
Al di là delle intenzioni dell’autore, il ragionamento sembra più un pestare acqua nel mortaio, un modo di oziare nell’impotenza da addetti ai lavori, che un contributo di idee utile per fermare il fiume di veleno che, verosimilmente, presto sommergerà la vita delle istituzioni del nostro paese.
Non voglio qui tentare di spiegare il perché: in tanti, da più tempo, lo stanno facendo, e sicuramente meglio di come potrei farlo io. Voglio solo fare tre osservazioni e una considerazione.

2. Prima osservzione. Quelle che vengono definite fibrillazioni politiche non sono il risultato dell’agire di misteriose forze extraterrestri, ma conseguenze di condotte personali e/o di gruppo che, evidentemente, mal si conciliano con il buon senso, o semplicemente con il senso comune. E il fatto che siano concentrate sulla agibilità politica di un leader di partito, la dice lunga sulle cause: la politica fibrilla perché la parte alla quale il leader appartiene, ed egli stesso, non intendono prendere atto della legge, e della giurisdizione, che hanno ritenuto riprovevole un comportamento, e condannato l’autore. Se questa è la causa della fibrillazione, ed è questa (“se il leader è messo fuori dal Parlamento, un minuto dopo cade il Governo”), essa cessa, se è rimossa. Pensare di aggirarla, ‘svicolando’ attraverso  ‘i problemi che interessano gli italiani’, significa solo rimandarla al futuro.
Seconda osservazione. Si dice che la fibrillazione è comprensibile. La comprende persino Napolitano. Ma certamente. Perché c’è fibrillazione politica lo capiscono i bambini, e comprenderlo significa soltanto avere il dono dell’intelletto. Quello che non si capisce, e quindi non può essere compresa,  è la causa della fibrillazione, che è la seguente: una parte politica minaccia di far cadere il governo, solo perché il suo leader non può essere più della partita, perché condannato. Ma questa più che parte politica è un comitato che cura solo gli interessi del leader. E per questo, e solo per questo, né si comprende, né deve essere compresa. La politica, cioè il bene pubblico, non si può reggere su chi froda il fisco, cioè, lo Stato. Finché questa parte politica non si rigenera in parte d'interessi generali, con le sue minacce sarà sempre causa di fibrillazione politica. 
T
erza osservzione. I problemi della gente, che dovrebbero essere considerati preminenti rispetto alla disputa intorno ai doveri verso la giurisdizione di un leader politico, meriterebbero ben altre riflessioni. Tipo, le poche che accenno.
I problemi giacciono irrisolti soprattutto per responsabilità della parte politica che oggi minaccia la caduta del governo, se è vero che negli ultimi venti anni ha avuto il monopolio del potere. Inoltre molti di essi (sanità,scuola, pensioni) non trovano, nei programmi della parte politica in causa, proposte di soluzione favorevoli ai ceti meno abbienti. Logico corollario è che questi problemi possono essere ben impostati e risolti solo da chi ne ha un’idea diversa.

3. Infine, la considerazione. Se il governo continuerà a vivere con la paura di finire per un andamento a lui sfavorevole della vicenda giudiziaria del leader del Pdl, non avrà lunga vita, perché è molto verosimile che quel signore prima o poi sarà dichiarato incompatibile con i pubblici affari. E se l’economia e la finanza del nostro paese ne subiranno conseguenze negative, molto presto andremo al fallimento.
Ma non andranno così le cose. La nostra economia va male, ma  la finanza continua ad andare bene. Con fasi alterne, certamente, ma con un trend tendenzialmente positivo. Questo succede perché la finanza ha vita autonoma dall’economia: più nei mercati c’è volatilità (saliscendi di quotazioni di borsa) più la finanza fa affari. E gli accadimenti (tensioni nel governo, tensione in medio oriente), che giustificherebbero i tonfi di borsa, sono solo appigli non significativi, cui fanno riferimento gli ‘esperti’, quando non sanno a che santo votarsi per fare i loro commenti. I mercati da tempo conoscono la fragilità della politica italiana, specialmente per il modo diessere del Pdl e del suo leader, e non ne fanno motivo di decisioni. Il basso livello raggiunto dallo spread a ferragosto, mentre per il leader del Pdl tutto si metteva per il peggio, dovrebbe dire qualcosa.  
 

 
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