Creato da sottocapo1 il 26/07/2011

Patologie Militari

Diritti per i militari ammalati in territorio estero

 

 

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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA Uranio Impoverito.

Post n°12 pubblicato il 04 Aprile 2012 da sottocapo1

MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2012

58ª Seduta

 

Presidenza del Presidente

COSTA 

 

            Assiste alla seduta, ai sensi dell'art. 23 comma 6 del Regolamento interno, la collaboratrice della Commissione, dott.ssa Antonietta Gatti.       

 

La seduta inizia alle ore 13,45

 

 

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI  

 

Il PRESIDENTE avverte che verrà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta odierna.

 

 

Audizione del signor Lorenzo Motta   

 

Il PRESIDENTE dà il benvenuto al signor Lorenzo Motta, impiegato civile del Ministero della difesa, già sottocapo di 3ª classe della Marina militare italiana. Il signor Motta ha operato a lungo all'estero e nel 2005 gli è stata diagnosticata una grave patologia, per la quale il Comitato di verifica per le cause di servizio non ha ritenuto sussistere la causa di servizio. Il signor Motta ha quindi chiesto di essere ascoltato dalla Commissione, che è interessata a conoscere il suo punto di vista, non certo per esprimersi sul merito della sua vicenda, ma in relazione all'esigenza, emersa nella più recente fase di svolgimento dell'inchiesta, di approfondire la conoscenza dei singoli casi, in relazione all'intento di disporre di una più precisa visione dei criteri di valutazione adottati dal Comitato di verifica per le cause di servizio, soprattutto in relazione al notevole numero di pareri negativi espressi sulle richieste di indennizzo ai sensi degli articoli 603 e 1907 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010.

           

Prende quindi la parola il signor MOTTA, il quale, nel ripercorrere la sua carriera di specialista nel sistema di combattimento e di telecomunicazioni, come sottocapo di 3ª classe della Marina militare italiana, ricorda di essere stato destinato a La Spezia, sulla nave "Scirocco", unità anti sommergibile di cui fornisce nel dettaglio le caratteristiche tecniche. Su tale nave egli è rimasto in servizio dal 2002 al 2006 e, in questo periodo, ha preso parte, dal novembre 2002 al marzo 2003, all'operazione Active Endeavour, sotto l'egida della Nato, sostando in diversi porti del Mediterraneo e svolgendo attività inerenti le sue mansioni. Successivamente, ottenne la piena idoneità dall'ospedale militare di La Spezia per la frequenza del 54° corso ordinario incursori del COMSUBIN, corso che poi dovette abbandonare per motivi di famiglia. La dichiarazione di idoneità rilasciata dall'ospedale militare di La Spezia, che avrebbe potuto documentare uno stato di idoneità fisica fino all'anno 2003, non è stato fornito dal Ministero della difesa al Comitato di verifica per le cause di servizio e attualmente non è più presente nel fascicolo matricolare.

           

         Il PRESIDENTE raccomanda al signor Motta di acquisire tale attestato, che dovrebbe essere agli atti dell'ospedale militare di La Spezia.

           

            Il signor Motta, nell'assicurare il Presidente che darà seguito alla sua raccomandazione, riprende l'esposizione, dando conto della sua partecipazione all'operazione Enduring Freedom in Afghanistan, dal gennaio 2004 al giugno 2004, sempre a bordo dell'unità "Scirocco" che, successivamente, è stata impiegata anche in campagne umanitarie e in azioni di contrasto alla pirateria in acque somale. A tale proposito, ricorda di avere svolto attività di assistenza a civili a Djibouti, al confine con la Somalia e, in tale frangente, di avere constatato che mentre il personale militare italiano era dotato del normale vestiario estivo, in considerazione delle alte temperature della zona, il personale militare appartenente ad eserciti alleati era dotato di dispositivi di protezione individuale molto più complessi, che all'epoca, non avevano mancato di suscitare commenti ironici da parte degli italiani.

            Dopo avere dato conto delle modalità di carico del munizionamento sulle navi, riferendo che quello più minuto veniva caricato a cura dell'equipaggio, protetto con guanti di lattice, e dopo aver fornito precisazioni sulle sue attività di telecomunicatore specializzato anche in comunicazioni a bandiere, il signor Motta ricorda di avere preso parte all'operazione Active Endeavour dal gennaio 2005 al giugno 2005, con sosta in porti del Mediterraneo e dell'Atlantico e di essersi accorto nel luglio 2005, dopo il rientro in patria, di una tumefazione latero cervicale DX, poi diagnosticatogli, il 13 dicembre 2005, con relativo prelievo del campioni bioptico, come linfoma di hodgkin, cellularità mista stadiazione 2 A. Iniziò quindi una terapia, consistente in chemioterapia e radioterapia, contestualmente inoltrando la richiesta per il riconoscimento della causa di servizio ai fini dell'ottenimento dell'equo indennizzo. Dopo circa tre mesi dalla scoperta della malattia, fu informato dalla Marina militare che le sue competenze sarebbero state ridotte del 50 per cento e, superati altri tre mesi di malattia, esse sarebbero state azzerate.

            Sottoposto a visita medica all'ospedale militare di Taranto, il 15 ottobre 2006, fu giudicato idoneo per il servizio a terra e la sua patologia non fu ascritta a tabella, anche se venne informalmente a sapere che ad alcuni commilitoni affetti dalla medesima patologia era stata riconosciuta la 7ª tabella A.

            Dopo avere superato il corso per il passaggio al servizio permanente effettivo, il signor Motta fu destinato ad Augusta dove, convocato dalla Commissione medica dell'ospedale militare, fu sottoposto alle stesse visite effettuate all'ospedale militare di Taranto e collocato in congedo assoluto, essendo stata constatata la sua permanente inidoneità al servizio militare. A tale proposito, il signor Motta si dichiara estremamente sorpreso per il fatto che la Commissione medica ospedaliera di Augusta si sia pronunciata per il congedo assoluto, senza ascrivere la sua patologia a nessuna tabella e senza indicare una percentuale di invalidità. 

            Solo nel 2008, a seguito della domanda presentata, il signor Motta ha ottenuto di poter transitare nei ruoli civili dell'amministrazione della Difesa.

            Dopo avere sottolineato i notevoli disagi economici e psicologici determinati dalla situazione fin qui descritta, il signor Motta osserva che suscita notevole perplessità la circostanza per cui nel decreto con cui è stato negato il riconoscimento della causa di servizio ai fini dell'equo indennizzo si fa riferimento agli atti della Commissione medica ospedaliera di Taranto, ma non a quelli della Commissione medica ospedaliera di Augusta, che ha costituito il presupposto per il congedo. Un altro motivo di perplessità riguarda il fatto che nel decreto non si fa menzione della possibilità di chiedere il riesame entro dieci giorni dalla ricezione del preavviso.

            Il signor Motta ricorda quindi di avere fatto domanda per la speciale elargizione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 243 del 2006, e di essere in attesa di convocazione da parte della Commissione medica ospedaliera di Torino, dove attualmente risiede, per la quantificazione del danno biologico e della percentuale di invalidità. Si dichiara tuttavia pessimista sull'esito della sua richiesta, in relazione al parere già espresso dal Comitato di verifica per le cause di servizio, e fa presente di avere richiesto per via gerarchica un accesso agli atti in possesso della Direzione generale della previdenza militare con l'intento di visionare la documentazione fornita da questo organo al citato Comitato. Gli risulta, infatti, che non sia mai stato redatto un rapporto informativo da parte del Comandante pro tempore della nave "Scirocco" e che sia stato invece trasmesso lo statino riepilogativo di servizio, che non contiene alcuna informazione utile per la determinazione della sussistenza di una causa di servizio.

            Sono state inoltre effettuate analisi del campione bioptico e del frammento del midollo osseo dalla "Nanodiagnostics" di Modena, che ha riscontrato la presenza nei tessuti di numerose nanoparticelle di vari metalli, alcune delle quali di forma sferica, prodotte da alte temperature compatibili con quelle delle esplosioni di ordigni bellici, il che, secondo il referto del medesimo laboratorio, è segno inequivocabile dell'esposizione ambientale.

           

         Il PRESIDENTE, nel prendere atto della relazione svolta dal signor Motta, avverte che verrà acquisita la documentazione da questi consegnata alla Presidenza. Dispone altresì che tale documentazione, insieme al resoconto della seduta odierna, venga trasmesso al Ministro della difesa e, per conoscenza, al Capo di Stato Maggiore. Ove il signor Motta acquisisca anche la documentazione che dovrebbe essere in possesso dell'ospedale militare di La Spezia, essa verrà considerata parte integrante di quella consegnata nell'odierna seduta.

           

         Il senatore SCANU (PD) dichiara di condividere la decisione del Presidente e raccomanda che si acquisiscano tutti gli elementi utili ad una migliore comprensione della vicenda illustrata dal signor Motta, ivi compresi gli atti in possesso della Comitato di verifica per le cause di servizio, onde appurare tutte le circostanze e, ove ve ne siano, eventuali responsabilità.

           

         Il senatore CAFORIO(IdV), nel concordare con il Presidente, osserva che l'odierna audizione conferma l'esigenza di approfondire la conoscenza dei criteri adottati dal Comitato di verifica per le cause di servizio nella valutazione delle singole richieste, come peraltro è stato sottolineato in precedenti sedute, anche alla luce degli oltre duecento pareri negativi espressi sulle richieste di indennizzo ai sensi degli articoli 603 e 1907 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto n. 66 del 2010.

           

Il signor MOTTA fornisce quindi alcuni chiarimenti rispondendo alle domande postegli dai senatori GALPERTI (PD) e FERRANTE(PD).

 

Il senatore CARRARA(CN-Io Sud-FS), nel concordare con il Presidente, raccomanda di approfondire quanto il signor Motta ha detto circa l'assenza di una dotazione di dispositivi di protezione individuale per i reparti italiani che si trovavano a Djibouti per lo svolgimento di attività di sostegno alla popolazione civile. Tale circostanza appare meritevole della massima attenzione, soprattutto con riferimento alla comparazione con le dotazioni in possesso del personale militare degli eserciti alleati di stanza nella stessa zona.

 

Il PRESIDENTE ringrazia quindi il signor Motta e dichiara conclusa l'audizione.

 

 

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE   

 

Il senatore CAFORIO (IdV) ricorda che in una recente seduta l'assessore pro tempore per la sanità della regione Puglia, prof. Tommaso Fiore,  illustrò il progetto di fare del Centro IMID di Campi Salentina una struttura di eccellenza per la ricerca e la cura delle patologie contratte da reduci di missioni militari all'estero. In tale occasione, alla presenza dei vertici dell'Autorità sanitaria militare, si ventilò la possibilità di pervenire ad intese volte a stabilire un rapporto di reciproca collaborazione. Occorrerebbe verificare se siano stati fatti passi in avanti in tale senso.

 

Il PRESIDENTE osserva che in effetti alla seduta ricordata dal senatore Caforio partecipò anche il Capo ufficio generale della sanità militare: poiché questi, a suo tempo, aveva espresso un certo interesse per il progetto illustrato dal prof. Fiore,  propone di interpellarlo nuovamente sull'argomento.

 

Conviene la Commissione.

 

Il senatore SCANU (PD) sollecita l'acquisizione della documentazione relativa ad alcuni progetti di bonifica dell'area di Salto di Quirra dei quali ha avuto recentemente notizia. Ricorda altresì che la Commissione aveva a suo tempo deliberato di dare mandato al Gruppo di lavoro sui poligoni di tiro da lui coordinato di recarsi in Sardegna per incontrare i sindaci dei comuni delle aree dei poligoni di Capo Frasca e Capo Teulada, al fine di completare la ricognizione avviata con la missione svolta dal 13 al 15 dicembre dello scorso anno.

 

Il PRESIDENTE assicura che la documentazione alla quale ha fatto riferimento il senatore Scanu verrà richiesta. Osserva peraltro che le questioni relative al Poligono interforze di Salto di Quirra potrebbero costituire un punto di approfondimento di un eventuale elenco di quesiti che potrebbe essere predisposto in vista di una futura audizione del Ministro della difesa.

Quanto alla richiesta del senatore Scanu relativa ad una breve missione in Sardegna, fa presente che la Commissione si è già pronunciata positivamente in tal senso e che occorre pertanto fissare una data, alla luce del calendario dei lavori della Commissione.

 

La seduta termina alle ore 14,45.

 
 
 
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