insegnante sostegno

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Svolgo la professione di insegnante di sostegno e insisto nel voler ancora esercitare tale professione benché già dodici anni siano trascorsi dal primo giorno di attività. E, faccio l’insegnante, provando ancora entusiasmo, nonostante le condizioni intorno invitino a stare “alla larga” dalle insegnanti di sostegno che vogliono far bene e sempre meglio. Ma quanta fatica…………… Perciò, ho deciso di dare voce a questa professione considerata dai più di serie B con l’intento di promuovere conoscenza condivisa, riconoscimento sociale e professionale nell’organizzazione scolastica, e soprattutto, cercando, nel piccolo di questo spazio, di dare dignità di “Insegnante” con la maiuscola a tutti coloro che ogni giorno si sforzano tra mille difficoltà e sono orgogliosi di produrre dei risultati. Sono convinta che la preparazione in “formato tradizionale” (quella di 1300 ore per intenderci, tra attività pratiche e basi teoriche) ma soprattutto, la formazione che tale preparazione ha prodotto, modificando i nostri comportamenti, dovrebbe essere impartita a chi pensa di praticare l’insegnamento. Tenuto conto inoltre, che diversità non è sinonimo di disabilità, ma la diversità è un valore che va sostenuto e sviluppato e attualmente, a mio avviso, un insegnante di sostegno ha più skill per gestire la diversità. Ti invito perciò a contribuire con la tua partecipazione al confronto, commentando nel blog community libero o visitando il sito http://digilander.libero.it/ase.inso/ e diffondendo tra i “ pensanti”.