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« Ciaooooooooooooooooooooo...Messaggio #427 »

BORGONARRANTE

Post n°426 pubblicato il 24 Giugno 2007 da computerdgl7
 

Nel borgo risiede la vita di ognuno,onnipresente e Agnese questo lo sa,mentre dal balconcino intreccia la rete fin dalla prime luci del mattino.Nei suoi ottant’anni di respiri marini,quella sedia,quella posa in quel luogo;tutto gli appartiene da una vita,chissà fin da quando?Non riesco a immaginarla bambina,in quell’intreccio spassionato di fili e alghe.

La caletta con le barchette ancorate,alla fine dell’oceano;dove l’acqua diventa sasso e le acciughe marinate impregnano i muri e le forme di epoche vicine e mai trapassate. Immagino,se non fosse per le locandine appese,con le date impresse,qualcuno avvisterebbe ancora di navi crociate.

Una cornice pittoresca,un poco selvatica e adornante di pennellate accese,ben spiccate da qui;da dove sono io adesso,al largo dai primi riflessi dei vetri mattutini.

Dal battello sembra un paradiso che sta per nascere.Onda su onda di sobbalzi nel purgatorio.Terra ferma da favola,a me ben conosciuta;patria della pesca,delineata dallo strapiombo che da sull’ampio spazio divino.

Sembra il dorso ingobbito di un  dromedario,sdraiato,ruminando pacifico;al che si bagna le sue zampe rocciose,nell’impatto della pozza tormentosa a solleticargli le dita.

In lontananza le case sono accumulate a famigliola,come una ciocca di funghi nata sul colle. Sarà semplicemente tutto così amorevole e perfetto,da sembrare patetico per alcuni,oppure fanatico patriottismo marinaro per chi soffre la nausea delle burrasche.

Ma io mi perdo nel contemplare dalla paratia ondeggiante,quel dipinto.Rimango a bocca aperta,come un mozzo che per quarant’anni è passato di lì,ma che mai si era perso in panoramici sentimentalismi;allora,egli era intento e distratto nel suo compito di lucidare il ponte.Ora il mozzo si è fermato stanco e per la prima volta si accorge di quella meravigliosa cartolina vivente che appartiene a tutti,dal più potente al più umile;un patrimonio da difendere.Quel panorama singolare l’aveva affianco da una vita e lo vede solo ora intensamente,per la prima volta nei dettagli.Divenuto lupo di mare si ferma dopo tanto,rendendosi conto nello trascorrere del tempo di come si riesca a vedere anche le sfumature più nascoste ed apprezzare finalmente i paesaggi di sempre;avvicinarsi con il cuore a dove si è nati.

Io mi sento così,coinquilino vicino a quelle mareggiate a quel veleggiare.Mi eccito nell’essere in balia come un fortunato sorteggiato,fra i tanti con il cuore a galla. M’immergo lì,nella lotteria  dei luoghi comuni ai sognatori;partecipe alla vista del paesaggio con le sue righe scritte,con il suo campanile disegnato nel suo vivere stretto accavallato di pastelli;nei venti marini tra vicoli e fiori.Ogni colore lì danza.

Amo inoltre quelle acque,quando si fanno rumorose,cercano di risalire fino a scrostare le stecche chiuse delle persiane,come in una sfida. L’uomo apre i polmoni dalla finestra sull’oceano;un piccolo spiraglio e racconta di se e di esso.Non deve immaginare chiudendo gli occhi come farebbe un pastore con il suo gregge dolomitico;da quello spiraglio sul mare: egli vede;

quasi toccando le linee dei confini,scrutando nell’orizzonte ogni sfumatura del blu e il brillio della luna nell’acqua romantica.

Quando l’onda si fa superba di tempesta,s’infrange a sprazzi dalla roccia sottostante,lasciando nell’aria spilli frizzanti di salsedine pungente,sulle guance e negli occhi.Il libeccio ospite abituale annuale non avvisa ma fischia,tra gli archi antichi dei carruggi,bruciandoti le narici di sale.

Contrapporre  lo scurire delle acque si addice perfettamente al cielo ingrigito e  cupo di oggi;memorabile,quasi sembrasse essere l’unica ancora di approdo.Boa di salvataggio nei pensieri pessimistici di demoni o angeli naufraghi.Fra tanti pescherecci di ritorno,si vede Caronte che porta in salvo le anime stanche.

I colori liguri accesi o tenui delle casette ravvivano i toni delle verdi foglie a cuori e mezze lune.Ti fa immaginare gli abitanti come piccoli folletti pescatori.

Nelle prime luci dell’alba Tellaro ancora si confonde pigro e dorme cullato nell’alone magico di un sole che gli spunterà da dietro le spalle e forse si libererà da  quel grigiore di dosso,di cui la notte dal mare ha portato quasi per burla.Ma per Agnese questo poco importa,mentre intreccia meticolosa da sempre con le sue mani sagge tremanti,che sanno di anfore e tesori.Il nemico per Agnese arriverà presto dal monte a discendere dalla strada,nei schiamazzi di gite vacanziere.

Quale altro pensiero dovrei aggiungere,mentre contemplo dal battello….

So,delle sue piastrelle levigate,usurate da, incostanti passanti di ogni età e di ogni tempo e orma calcata;curiosi nei souvenir di botteghe che sanno di sandalo e alghe e della vastità delle maree.Ospiti notturni,come falene di passeggiate rigeneranti nei sapori dei vini  e cibi tipici .

So,di quelle scalinate antiche che sembrano scolpite a mano nel sasso e conducono dal cielo alla baia.

Il mistero del porticciolo,si fa largo a sorriso:Gesù bambino rinascerà dalle sue acque;in quel mare, in ogni anno, in ogni notte del natale,negli sguardi dei tanti testimoni presenti.

La camminata lungo la scogliera compagna  nei secoli di innamorati e attese nelle fughe dei pescherecci .

 E la bouganville ?Ospite pure lei,come noi da tempo forse immemorabile;importata da chissà quale giardino segreto,violacea e nata apposta per aggiungere la macchia mancante tra i pini e agavi e le sterminate scoscese di lavanda.Nei balconcini di gerani e fiori variopinti,si nascondono le crepe,le rughe dell’antichità.

So,di quei portoni sempre quasi socchiusi,sempre all’erta dall’invadenza sconosciuta e del suo campanile che batte il passaggio di ogni ora da viverla. La campana sembra assordante per l’oceano bifronte;batte l’esistenza nel rintocco metallico,disperdendosi fin dove non si sa;ma ritornerà nel vento sempre indietro,come ogni mia emozione a segnarmi gli attimi.

Come l’infrangersi dell’onda nel suo immutabile scalzare senza tempo;questo è il sapere di tutto ciò che da esso posso vedere.

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Data di creazione: 06/01/2007
 

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