Creato da toscaninalucy il 29/04/2009

Disincontrata

Dalla finestra guardo il mondo e se trovo qualcosa di interessante esco fuori a fare due passi.

 

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Un delitto in cucina.

Post n°27 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da toscaninalucy
Foto di toscaninalucy

Mi chiese di ucciderlo. Ne avevo avuti molti come lui e tanti altri avrebbero allietato qualche momento delle mie giornate. Gli chiesi se era certo di voler porre fine alla sua esistenza e mi assicurai del modo in cui desiderava che ciò avvenisse. Chiamai gli altri. Quando muore qualcuno di loro, tutti devono partecipare all’evento, è la regola. Alcuni avevano condiviso con lui la stessa dispensa, altri lo avevano intravisto dal frigorifero, dalle mensole. Nominai coloro che lui amava di più e insieme avrebbero condiviso quest' ultima esperienza. Si misero in cerchio attorno a lui. Lo presi tra le mani. Era piuttosto pesante, sarà pesato un chilo, provai a stringerlo, era molto duro. Perfetto, pensai. Presi una zuppiera, ci versai dell’acqua fresca e iniziai ad immergerlo. E’ così che lo affogai. Affogai quel grosso pane senza pensarci due volte. Poi iniziai a fare avvicinare gli altri candidati. Per primo arrivo’ il pomodoro. Ne avevo scelto uno maturo che anche se si fosse salvato quella sera, non sarebbe durato più di due giorni. Lo affettai, poi lo feci a pezzetti. Seguirono le foglioline di basilico, arrivarono tutte in fila. Mi chiesero di lasciarle così, intere, senza usare i coltelli perché non avrebbero sopportato il dolore. Scelsi di acconsentire al loro ultimo desiderio. Per ultima arrivò la cipolla, era la mia preferita sia per il colore che per il suo sapore, la feci a fettine ma sottilissime. Prima mi raccontò che aveva vissuto tutta la vita insieme alle sue sorelle, intrecciata. Era la prima volta che si separava da loro. Mi chiese se anche a me era capitato di abbandonare la mia famiglia. Mi scese una lacrima. Cambiai discorso, strizzai il pane, vi aggiunsi tutti gli altri, un bel po’di sale e lo riposi in frigo. Quando portai in tavola la panzanella i bambini erano felici. Io invece avevo gli occhi lucidi. Dissi a loro che era stata la cipolla a farmi piangere.

Ps: chiunque disponesse di un pezzo di pane toscano e voglia sperimentare questo delitto, ops, volevo dire…questa ricetta…vi assicuro che di solito cucinare la panzanella è molto più divertente di come l’abbia descritto! 

 

 
 
 
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