DISLESSIA E DINTORNI

eccomi qua,finalmente pronta per iniziare a raccontare qualcosa di noi. sono una nonna, insegnante e mamma di tre figli, uno dei quali è un magnifico ADHD. lo vedo magnifico quando gli leggo negli occhi la scintilla della curiosità, della caparbietà, di quel suo personale senso di giustizia, di quella consapevolezza di essere "competente" ma....di colpo quella luce può affievolersi se qualcosa lo fa infuriare, se nn si sente in grado di impegnarsi, se nn si sente motivato, se perde interesse per quello che sta facendo, se questo interesse si sposta di continuo per colpa della sua incapacità di selezionare gli input che gli arrivano, se non riesce a pianificare le sue giornate, il suo futuro... questo è l'adhd e spesso mi sono chiesta se è un modo di "essere" o un serio problema da affrontare per raggiungere un equilibrio e una serenità altrimenti compromessi. abbiamo optato per la seconda opzione quando, ahimè ci siamo accorti che quel bimbo più vivace del normale stava cominciando a non farcela più con i soli strumenti che la natura gli aveva donato: intelligenza, simpatia e carisma. la scuola ha cominciato a richiedere competenze che a lui mancavano: la capacità di prestare un'attenzione più prolungata, di cocentrarsi in attività scolastiche più impegnative, la capacità di interiorizzare regole comportamentali. qui è iniziato il nostro percorso irto di ostacoli, sempre in salita. siamo ripartiti dalla diagnosi ottenuta quando Ale aveva 8 anni ma i problemi che abbiamo dovuto superare sono stati, e sono tutt'ora, moltissimi.