r a p i d e

Ci sono nostalgie che non ho mai cancellato nel corso del tempo e quando chiudo gli occhi continuo a disegnarle con la memoria, immagini erranti che mi seducono e catturano ancora, nonostante quel bene si sia spezzato e ogni volta inciampo nei passi non fatti…

Non c'è mai scritta una loro data di scadenza. Avvengono perché non sono stanziali, di tanto in tanto, tutte le nostre nostalgie, stuzzicano il presente, si affacciano.. basta non farsi trovare impreparati al loro passaggio..

bello.. bellissimo. Pacificatorio al dormire per potersi svegliare sereni ed imparare a convivere con i dolori - e riuscire a trasformare quella 'd' in 'c'. E pacificante non solo al dormire notturno, ma - chiudere gli occhi, - quando sta per arrivare un pensiero che vuole inghiottirci nella tristezza, - rabbuiarci, - invece a piccoli passi, come piccole stelle, connessione tra la terra e noi, e col cielo. Farcela. Grazie, e ben tornata!!

Bentrovata! :) E' una santa prospettiva quella di poter vedere cambiare quella consonante lì.. e tu, hai una gran forza d'animo Roby, ogni oltre stanchezza, oltre ogni parola. Oltre questa stagione che rallentando il ritmo (da come me ne parlasti), può darti il respiro meno corto seguendo alcune piste più lente. Quando quel pensiero arriva, aspettare che passi, dilatando come e dove possibile, l'attimo. Ma in questo, lo intuisco.. tu sai esser maestra :)

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
(F. De André - M. Pagani)

Ci ha fatto un gran dono. Quelle nuvole, quel passaggio, l'apertura ..e tutto il suo incondizionato sentire