Creato da ditantestelle il 31/05/2010

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Okashi Dozo

 

 

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Mentre

Post n°307 pubblicato il 01 Novembre 2020 da ditantestelle

 

 

 

 

 

In tempi cupi come questi, devi essere fedele alle radici, alle esperienze estetiche che uniscono i suoni e le parole alle immagini, alla pienezza e alla potenza di quel creare e produrre. Abbiamo in serbo un incrocio continuo di esperienze di un che visivo, e suoni. Ricorriamo a ciò quando si è in debito, dove possa servirci un nuovo impulso, nuove parole, nuove immagini, un universo naturale come possibile, nel suo insieme.

Si deve esser fedeli a quelle radici, a quel sentimento che pensiamo perduto, a quel piacere, alla ragione, ai sensi. Sono esperienze dettate dallo scorrere della vita, da quel richiamo che ci porti dritti a quel riconciliare il mondo 'fuori', in parole e forme e suoni. In tempi duri simili, farsi attraversare dalla scoperta della propria individualità non necessariamente è una fase narcisistica dell'Io, proprio perché non ci si fissa, ci si sa mettere in discussione e il risultato è aprirsi ad un divenire. Una dimensione profonda, di cui ci si arricchisce come non mai come esseri umani, dove condurre le nostre esistenze in momenti di piena interezza.

In tempi bui, pur nella nostra solitudine, quel sottile filo che stringiamo per non soccombere, tutto ci parla e tutto, promuove. Tutto si intensifica in quella metamorfosi che va oltre il visibile. Ciò che si ferma e trattiene, ciò che ridonda e bombarda incessante, finirà, convertirà l'attuale in oblio e silenzio. In questa densa massa dove siamo entrati tutti non perderemo quella percezione, quella natura di segni, lo smaterializzarsi di ogni supporto..   non ci faremo trovare impreparati e sotto assedio. Un nuovo universo, un nuovo contesto, un 'nonostante questo'.

 

 

 

 

 

 

 

Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/11/20 alle 20:23 via WEB
Mah! Ne sei sicura? Vorrei essere così fiducioso
 
Nous_Spirito
Nous_Spirito il 01/11/20 alle 22:30 via WEB
La meraviglia di guardarsi attorno e dentro, lo stupore degli occhi e dei sensi, bere la grandezza e la bellezza delle cose, la memoria dei giorni buoni, delle ore luminose, anche adesso la notte e le sue infinite costellazioni. Nonostante tutto, i piedi trovano sempre la strada di "casa"..
 
aliasnove
aliasnove il 02/11/20 alle 06:35 via WEB
Concordo
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 02/11/20 alle 08:59 via WEB
Nel tempo sono diventato così fedele e attaccato alle mie radici che ho organizzato anche un corso di teatro e dialetto. La nostra bella lingua antica. Un tempo non mi sarebbe mai venuto in mente di farlo.
 
maresogno67
maresogno67 il 02/11/20 alle 11:41 via WEB
sono tempi di continui, ossessivi assestamenti in cui siamo messi alla prova. ciao, gi
 
ormalibera
ormalibera il 05/11/20 alle 07:20 via WEB
Sì, fedeli a noi stessi, fedeli a ciò che siamo, fedeli al bene, al buono, al sano, alla vita.
 
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