Hermosa Babilonia, in cui sono nato
dentro la tua favola tanti anni fa,
sepoltura dei propri e degli stranieri
centro gentile, nido dolce e patria
Carcere della ragione e del sentire
scuola di adulazioni e inganni,
campo di Mori con vari panni,
Elisio tra le acque dell'oblio;
Caverna dell'ignoranza e della rabbia,
del mormorare e dell'insulto,
dov'è la lingua spada dell'ira?
per lavarmi da te, mi immergo nel Turia,
dove il pazzo ride per ciò che il saggio ammira,
la mia pazienza offesa ritorna preda della furia.
(Lope de Vega) |