Il Divano

Il tuo commento lascia intuire che appartieni a quella corrente di pensiero per la quale la coazione a ripetere è indissolubilmente legata alla pulsione di morte, e in questo ti trovi in ottima compagnia, visto che Freud stesso sembra avallare - anche se a tratti - questa visione. In realtà dietro la coazione a ripetere si nasconde (quasi) tutta la problematica di "Al di là del principio di piacere", quindi mica sdrufoli: son cose da prendere con le molle e le pinze.
Il problema, a mio avviso, è che tutto l'apparato concettuale che sta dietro al principio di piacere, di costanza eccetera andrebbe quanto meno disambiguato. Lungi da me ritenerlo scorretto, anzi: è che il modo in cui sono formulati questi principi - sebbene chiarissimo e soprattutto efficace dal punto di vista pratico - lascia spazio a diversi possibili ampliamenti.
In definitiva l'ultima parola ce l'avrà la realtà: ai fatti occorre arrendersi, come dicono i saggi, e l'unico segno sicuro della correttezza di una teoria è la sua capacità di
a) spiegare i fatti noti;
b) prevedere fatti ignoti.
Naturalmente per "correttezza di una teoria" sto intendendo una cosa ben precisa (so benissimo che tutte le teorie sono false), ma non mi sembra il caso di addentrarmi, per questi stretti margini, in una discussione epistemologica estrema.