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Un blog creato da suria0 il 23/10/2009

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Adamante il sognatore II

Post n°3 pubblicato il 23 Novembre 2009 da suria0

Fermati Guarda dentro Sempre di più Se hai paura sensi di colpa voglia di scappare è perchè pensi di essere stato abbandonato O forse di aver abbandonato  qualcuno Se ti senti solo perchè chi amavi ti ha lasciato e sei in preda alla disperazione Fermati Osservati E fatti questa domanda "Chi mi ha abbandonato veramente? Chi sto cercando veramente? Cosa cercavo veramente nell'altro?" Tu cercavi te stesso Perchè ti sei perso molto molto tempo fa Allora stai semplicemente fermo Non fare niente Immergiti nel vuoto Troverai la luce la pace e la sicurezza che hai sempre cercato Sono lì da sempre Non dimenticartene Sei meraviglioso ed infinitamente potente Osservati Tutto quello di cui hai bisogno è lì Non importa cercarlo Fai che il vuoto ti schianti E' lì la luce che ti culla ti ama ti sostiene sempre e ovunque Ti sei abbandonato molto tempo fa Ed è inutile che cerchi in altri te stesso Puoi trovarti solo nel punto esatto in cui sei E puoi farlo perchè in te c'è un mondo meraviglioso che ti aspetta Ti aspetta a braccia aperte da molte ere Ed ora hai l'occasione di scoprirlo Di tuffarti in esso TAT TVAM ASI

 

“Nel grigio umido dei primi giorni autunnali cerco la legge che non ha bisogno di parole Aspetto che il piede morbido della primavera si appoggi sui tappeti di foglie e che il suo alito ci ricordi quanta vita vi è nella morte” Ogni attimo di ogni minuto di ogni giorno di ogni stagione Saper aspettare Questo vuoi insegnarmi quando muto vaghi nell’inapparente Senza dimora se non il brusio della notte  “Si Questo è il ritmo della vita E tu non puoi farci niente Se l’anima tua sembra strapparsi e perdersi a brandelli nell’oscuro niente sbriciolarsi ad ogni secondo come se una parte di te morisse Se ogni interminabile tempo ti sembra uno strazio cui dover fuggire senza speranza Allora entra nel dolore Questa pena che stringe ogni particella del tuo corpo è Luce Poiché tu sei fatto della materia luminosa delle stelle e delle galassie e niente può renderti scuro” Così mi lascio cullare dal fresco silenzio della luna Torno al tempo delle nebulose Infiniti e sempre mutevoli sono i bagliori del mare sopra di noi Privi di sostanza i giochi dei suoi riflessi abbaglianti Durano un attimo “Tutto esiste indipendentemente dal fatto che noi esistiamo Ma tutto vive solo perché noi ci siamo e lo rendiamo vivo”

Ci identifichiamo con tutto quello che abbiamo Il corpo il compagno il nostro stile di vita le nostre convinzioni il carattere le sensazioni La mente costruisce la propria identità identificandosi proprio con quello che facciamo Lavoro famiglia interessi Ed è per questo che si attacca alle cose e si oppone al cambiamento Perchè lasciando i propri attaccamenti è come se scomparisse e si annientasse La nostra identità è fatta da tutto ciò che crediamo di essere e di avere Ma a cosa ci riferiamo realmente quando diciamo "Io sono"? La mente ci tiene legati a ciò che non esiste pur di rimanere in vita Ma così facendo ci impedisce di vedere chi siamo veramente Già Chi siamo veramente? E' semplice Siamo colui che osserva tutto ciò che non siamo Non siamo tutto ciò che abbiamo pensiamo o facciamo Noi siamo colui che osserva tutto questo Che è in tutto questo ma al tempo stesso è infinitamente lontano Distaccato Colui che osserva va oltre la mente E' pura esperienza senza giudizio E' pura consapevolezza senza distinzione E' ciò per cui tutto quello che facciamo e sentiamo ha un senso Un valore E’ ciò che vive oltre i limiti che crediamo di avere e che attraversa una moltitudine di mondi per arrivare a se stesso Alfa e Omega La nostra anima deve seguire un sentiero E’ qui per questo

 

Nella mattina densa di nebbie mi affaccio sull’ovattato crescere dell’alba Sarò ad ogni vista invisibile Sarò ad ogni udito inudibile E proverò un gusto insaziabile nel muovermi come un plasma vitale e mutevole sulle ombre del mondo respirando me stesso nel fresco della notte Mi incammino verso la montagna dei profumi Sento il giunco mormorare Verde acceso contro il blu del cielo Immagino la pace del piegarsi dolcemente al flusso della vita Mi ricordo le sere passate ad ascoltare il canto delle rane L’infinita varietà di toni e ritmi ed in lontananza l’insistenza dei grilli Un canto intrecciante mille cadenze Che coro meraviglioso Non ha bisogno di essere diretto poiché nasce dalla pura spontaneità e quindi non potrebbe in alcun modo creare stonature Sgorga direttamente dalla Legge che genera tutte le creature ed ha il dono di essere un canto gratuito Un regalo alla notte estiva ed alle anime che riescono a berne la gioia La sua bellezza nasce dal fatto di essere naturalmente così Inconsapevole Spontaneo Di non essere nato per uno scopo estetico ma solo per un’ispirazione divina Come le più grandi opere d’arte  Un momento di perfezione I grandi maestri ora sono qui “Il cielo stellato ascolti questo canto senza parole Poiché la poesia non è veramente tale se non è anche preghiera” Il fruscio del giunco ancora accompagna la mia anima fra le ombrose valli degli Immortali verso il misterioso Picco di Giada Volo su una nube e mi dirigo alle Dimore delle Nebbie e dei Silenzi

La vita è un mistero un gioco un cammino che non finisce mai Una scoperta continua Ricca di imprevisti di curve e drizzoni ponti e abissi e schianti rimbombi frastuoni E silenzi profondi E la meta da raggiungere che è in noi sta nel viaggio stesso E imparare a vivere è a ben vedere imparare l'arte del viaggiare

 

Lascia un frutto sull’albero cosicché le creature del bosco si avvicinino Abbandona l’erba del campo a se stessa e torna il prossimo anno Quando la stagione della vita sarà di nuovo verde Gli alberi avranno fronde fresche Il ruscello ripeterà dolci parole Le cavallette ti salteranno sulle ginocchia Lascia che il calmo vento della collina sogni i tuoi sogni e non cogliere alcun fiore Le tue impronte saranno presto cancellate La primavera deve arrivare Aspetta Il fiore appena accarezzato ti dona un dolce profumo Quel profumo che è nella vita che passa e che non torna Ascolta Un solo attimo di fragranze inaspettate e l’universo sembra dischiudersi sopra di te Non parlare Non pensare I mille torrenti si versano nella valle e trovano dimora Così riverso me stesso nella luce senza inizio La pioggia crea un’isola di solitudine senza fine Sulle foglie il pesante suono delle gocce Ricordo questi cristalli di vita che cadono e il profumo di legna E una luce in lontananza L’intimo calore della vicinanza Le fiamme che fanno guizzare le nostre ombre sul muro e la stanza che ci accoglie in calde spire di incensi “Non sono sempre uguali le sempre mutevoli nuvole?” Cambiano forma fino a svanire Sul cielo limpido non lasciano traccia E le mille sensazioni che mi scorrono dentro creando una nebbia liquida che nessun calore sembra poter diradare Sembrano nubi che tornano con rinnovate danze a visitare la mia mente scomparendo nel niente per poi tornare minacciose o sfilacciandosi in informi draghi di tempi antichi Osservare Sentire Lasciare passare Una forma si allontana e un’altra arriva Un gioco che non lascia tregua e che pure nasconde il segreto della vita e del nostro essere qui in questo istante Che sembra così privo di senso ma così pieno di Tutto Fra tutte ho incontrato te Non so spiegarmi come e perché “Dio è ovunque infinito Perciò tutto può essere mezzo di illuminazione” Nella notte le armonie scarne ed essenziali di voci antiche Rincorrono quanto sembra perduto nei tempi fra echi di profumate dissolvenze La variopinta distesa di luci filtra da un rosone in cima alla cattedrale Nella penombra il suono emerge da profonde cavità Si eleva e vive nel potere della pietra e sale ad un azzurro che immagino La solitudine è una benedizione Ma ora non posso sopportarla Il mondo sembra vivere senza di me Posso solo osservarlo Come un ramo secco e vizzo la mia mente scende nel corpo freddo e senza emozioni pronto a spezzarsi al primo alito di vento La linfa vitale è evaporata in sogni senza senso e non mi resta che cadere e lasciarmi trasformare dagli elementi in un morbido tappeto autunnale Sfioro dolcemente la montagna come  una nube vuota che da un sogno proviene e corre a dissolversi nella nebbia fine del mattino

si è liberi quando si accetta totalmente tutto. Mentre si è schiavi di tutto ciò che rifiutiamo Così come siamo schiavi dei nostri giudizi e delle nostre convinzioni

 

“La Forma è Vuoto Il Vuoto è Forma” Un giorno guardando gli spazi siderali varcai la soglia del Tempo Oltre miriadi di luminose spirali vidi scorrere il fiume dei tempi passati e futuri Vidi nebulose rincorrersi nel nero senza fine L’universo pulsante mi accoglieva in una pace senza inizio dove l’antico Lago Silenzioso si univa alle coscienze degli Esseri Veri I mille fiumi di sotterranee consapevolezze si univano in lunghi cortei di ombre Poi un sussulto mi fece tremare Come l’onda che si infrange sullo scoglio con impeto risvegliato da un vento che viene dalla foresta Leggero e freddo porta gli odori misteriosi della notte Il cielo stellato, silenzioso, parlava di vite mai vissute Come un immenso occhio che tutto conosce scrutava dentro la mia anima e sembrava dire “Niente è perduto Niente” In tutto ciò che esiste vive una scintilla della nostra fuggevole saggezza e per sempre rimarrà fra le mille luci che il mio misero sguardo può abbracciare

 

...danza quando hai voglia...fino all'estasi senza fermarti...raccogli sassi sulla spiaggia della vita...qualcuno mettilo da parte...un giorno ti servirà...altri usali per giocare ed inventare forme...Respira col mare...lascia che tutto sia un tornare a te stesso...Non aspettare il momento giusto per sognare...perchè i sogni sono i semi piantati nel giardino della vita...Non giudicare quello che ti sta intorno...tutto ha in sè un motivo di essere...e ciò che sembra senza ordine fa solo parte di un ordine più grande...Danza quando hai voglia...fino all'estasi senza fermarti...nel caos trovi tutto a suo posto...Ricorda che la vita è mistero...non prenderti troppo sul serio...quello che dici è gia stato detto e dimenticato molte volte...Vivi come se fossi eternamente innamorato, di te stesso e del mondo...il valore dell'esistenza sta nell'esistere, non nel conformarsi ai nostri modelli o nel corrispondere alle nostre aspettative...Danza quando hai voglia...danza fino all'estasi senza fermarti...fino a che le pupille siano vortici bianchi...e che siano i palpiti frenetici dei tuoi nervi, lo scorrere impetuoso del tuo sangue, l'aggrovigliarsi incessante delle tue membra a dare il tempo alla tua vita...Fino allo scuotimento più profondo delle viscere...fino all'ultimo respiro...Ricorda che tutto ciò che ti accade è qualcosa che hai voluto te e che è li per farti crescere e capire qualcosa...E se ti scopri a dire a te stesso 'ormai', ricomincia a danzare nel fuoco...sciogliti nel rombo dei tamburi...fra le giravolte dei timpani selvaggi fatti sbranare dalla vita fino all'ultimo brandello...e sii comunque e sempre te stesso...chè mai più tornerà questo attimo...nè qualcuno morirà per te...Danza finchè puoi...con tutto te stesso...fintanto la schiena grondi tremante...e il ventre schianti in continui sussulti...e il tuo corpo straripi di danza  fino all'estasi...poi raccogliti nella fiamma...nel silenzio annientati ed entra nella tua luce...nei misteriosi luoghi della tua anima...lascia andare tutto quello che sai e che credi...arrenditi alla vita...perditi nel mistero...la vita è un gioco che trascende la mente...e mai più tornerà questo attimo...nè qualcuno vivrà per te...questo lo sai...

 

La notte limpida di cristallo mi ricorda qualcosa di intimo che giace nell’addome Il vento soffia fra i pini ed allontana la polvere del mondo Immobile incrollabile silenzio nel lento cullarsi delle vette antiche Come braccia di giganti neri ed informi lentamente sussultano a sinistra a destra assecondando i voleri di sconosciute armonie Traspare la luna in questo ondeggiare Chiara brillante gelida Come d’un tratto tutto questo respirare diviene un misterioso canto La terra vive ed evapora verso il cielo E questo suono silenzioso trova in me spazi pronti ad accoglierlo e a farlo risuonare Come un eco leggero mi sento svanire in questo attimo fatato che è fuori e dentro di me L’indifferenza che sento intorno a me è in realtà il riflesso della mia solitudine interiore Il sommesso mormorare del bambù è in realtà la voce del mio Centro che vaga in cerca di conferme “Non cercare la verità Trovala” Ma il pensiero è altrove, dove mille anni di storia non possono trovarlo Dove placide lune non possono rischiararlo Fra la penombra fluttuanti picchi accesi di rubino si stagliano contro il celeste profondo del cielo Il verde brillante dei pini sfuma fra mille variazioni e giochi di luce nel giallo vivo poi nel rosa e in incredibili idee di rosso-arancio In alto la nuda roccia con qualche chiazza di erica violacea Roccia colore alberi Sospeso fra due stagioni attendo che le illusioni della vita si sciolgano come rugiada E i sogni Mentre la sera arriva In silenzio “Fatti Vuoto Nel Vuoto trova te stesso Non giudicare Nel giudizio perdi la vita Osserva l’attimo Nell’attimo trovi il senso della sofferenza e della gioia Colmati solo di te stesso In te stesso trovi il Vuoto che tutto accoglie” Con un solo sguardo vedo tutta la mia vita Necessità dell’Essere

Quando accetti il paradigma per cui niente accade per caso e che sei tu che crei la tua realtà non rimane più alcuno spazio per il giudizio Il giudizio nasce dalla non accettazione ed altro non è che un appiglio a cui aggrapparsi per soddisfare la nostra eterna ricerca di sicurezze nel mondo Il giudizio ci dà un punto certo da cui partire o almeno l'illusione di averlo Non ci accorgiamo che giudicare gli altri è un buon modo per disprezzare noi stessi per toglierci forza Giudicare ci serve a riversare sugli altri le nostre energie 'negative' e ancora peggio a nascondere le nostre paure dietro false credenze Ci serve a fuggire da noi stessi e dal nostro potere.

Non è necessario tanto risolvere quanto riconoscere un problema per vederlo svanire Spesso consideriamo problemi solo situazioni di cui non conosciamo la causa i presupposti l'origine Spesso giudichiamo persone e situazioni in modo negativo solo perchè non le abbiamo inserite nel contesto a loro proprio Il fatto è che è molto più facile giudicare qualcuno piuttosto che riconoscere i motivi che lo hanno portato ad essere in un certo modo e quindi capire Ma il riconoscimento ci esonera anche dalla fatica di dover perdonare perchè non avremo nessuno da perdonare mentre avremo molto da capire Giudicare è una perdita di tempo per persone arroganti ed insicure In quanto ricercatori dell'essenza è meglio dedicarci a passatempi più costruttivi Tanto più che se esiste un modo per cambiare il mondo e noi stessi esso non passa certamente dal nostro giudizio degli altri

 

Vive eppure non è nato In tutto irraggiungibile Guardalo e non puoi vederlo Ovunque impermanente Ascoltalo e non puoi sentirlo Ovunque silenzioso Tendi la mano e non puoi afferrarlo Ovunque vuoto Uno spazio inconsistente che accoglie le diecimila creature e che tutte nutre eppure ovunque rimane inafferrabile poiché la sua essenza è la non-esistenza Eternamente non agisce eppure tutto ciò che esiste proviene da lui e a lui torna Lo sconfinato ciclo degli astri ha lo stesso valore della foglia autunnale che cade dal ramo La tua vita diventi poesia Diventi dimenticanza Diventi perdita Il sole non tramonta e non sorge e non vi è confine tra l’oscurità che segue il tramonto e quella che precede l’alba Siamo noi che crediamo nell’alternanza e nella divisione Questo è solo apparenza Così la nostra anima non sorge non muore non perdura non fiorisce non conosce la vita non soffre e non gioisce Non è immobile non è fissa non muta ma non si ferma mai Non può essere trattenuta o distrutta ma è sufficiente un attimo per farla perdere nel niente Non può essere compresa anche se sta sotto i nostri occhi in ogni istante Più dura della roccia e delicata come un fiore di campo Non cercare di afferrarla perché le altezze di cime antiche le fanno da dimora Non cercare di accrescerla poiché essa vivrà quanto più riuscirai a togliere Non aspettarti da lei risposte poiché essa vive nel silenzio dei deserti  Solo un attimo Solo un attimo separa questa meraviglia dalla nostra vita Un leggero vento proviene da sud Ecco il segreto Lo scroscio impetuoso del torrente Un suono si separa dal brusio che sembra provenire dall’infinito sciogliersi di valli profumate Il sentiero bianco di fiori di acacia inonda di nascoste fantasie di mare di passioni di dolce perdersi Nascosti fra i rami ondeggianti creature di cristallo osservano il lento e pesante incedere della stagione che mi saluta “Lascia che voli via lo Spirito che tutto accoglie Egli non è fatto per restare confinato in spazi troppo angusti e tutto il cielo non può contenerne la profondità” Alza una pietra e lo troverai

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