Dj Casta's blog...

...musika, amici, divertimento...

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

djcastaStreet110562peccato.mortaleblackroselfalevcesare.mercandobeat24andarossaunamamma1mariaelenaccarinohmdanyhmprincesudahvitalina.yakovkaannettina1982tascia10
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« NUOVO ALBUM PER ROBBIE!Messaggio #600 »

La discoteca? Non piace più. Ora si balla sulla spiaggia

Post n°599 pubblicato il 28 Luglio 2006 da djcasta

Locali dimezzati in 10 anni. La rivincita dei disco pub

MILANO—Tony Manero balla da solo. Se il damerino della «Febbre del sabato sera» sbarcasse dalla Brooklyn anni ’70 nell’estate italiana 2006, questo vedrebbe: discoteche dimezzate rispetto a dieci anni fa (da oltre 5.000 locali ai meno di tremila censiti quest’anno da AssoIntrattenimento), ragazzi che si muovono a ritmi soft tra sdraio e ombrelloni, ristoranti invasi dalle note e ballerini in piedi sui tavoli.
Il mondo dance cambia volto, chiudono i club, aprono i chiringuitos, i chioschi da spiaggia stile Formentera. Si preoccupano i gestori, alzano un sopracciglio i deejay; chi non fa una piega è Bibi Ballandi, storico patron del Bandiera Gialla di Rimini, «questa svolta l’avevo prevista vent’anni fa. Oggi si balla sulla sabbia, ed è un ritorno al passato: un tempo si andava alla rotonda sul mare, ricorda Fred Bongusto? La spiaggia non è altro che la rotonda sul mare, senza muri».
E se si va al mare alle cinque, in bikini o bermuda, tra un aperitivo e un giro di pista (ma si chiamerà ancora pista?) la mezzanotte arriva in fretta; addio, allora, alla voglia di cambiarsi, prendere l’auto e spendere altri soldi per entrare nel club «classico». Perché c’è anche questo, tra i fattori del cambiamento: «la crisi dei consumi, finché ci sono ingressi da 40 euro... nei discopub o negli stabilimenti balneari non si paga per entrare», riflette Carlo Antonelli, direttore editoriale di Rolling Stone Italia e coautore di Discoinferno, la «storia del ballo» appena ripubblicata da Isbn. «E poi c’è la diminuzione dei giovani: meno 2-3 milioni di under 25 in dieci anni. Con l’aumento dei wine bar con deejay, più adatti ai 30-40enni».
Dati Istat a parte, tutti concordano su un cambio nei gusti. «C’è una perdita di sacralità e verticalità a favore dell’orizzontalità», è la criptosentenza di Antonelli. Tradotto: si cerca un’offerta personalizzata, a ognuno il suo modo e luogo di divertimenti. La musica non è più calata dall’alto dal dj-sacerdote (che però è l’unico a mobilitare migliaia di fan),maè diventata simile a un «catering» pronto uso. «Una volta si pagava per entrare, guardare la/il cubista, ballare tra la folla—sintetizza Roberto Piccinelli (la sua Guida al piacere e al divertimento è ormai alla nona edizione) —. Oggi vogliamo essere protagonisti, per ballare cerchiamo posti che ci assomiglino: ristoranti, rifugi alpini... La sfida è la qualità. E questo è un incentivo anche per i proprietari».
Perché se i club storici — la Pineta di Milano Marittima, il Pascià o il Cocoricò di Riccione, i milanesi Plastic e Hollywood—reggono l’onda d’urto, per gli altri è scattata l’ora del rinnovamento. Stayin’ alive, cantavano i Bee Gees nei favolosi ’70, con Travolta-Tony a piroettare sullo sfondo; l’importante è rimanere vivi. E pazienza se sulla pista ci sarà un po’ di sabbia.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/25/jacomella.shtml

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: djcasta
Data di creazione: 26/10/2004
 

I COLORI DEL CUORE...

 

UNICI ED IRRAGGIUNGIBILI...

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963