Creato da mimmo.angio il 11/08/2009
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LE FORME PIU'COMUNI DELLE BOTTIGLIE NEL VINO E I GIGANTI DEL VETRO

Post n°91 pubblicato il 14 Aprile 2010 da mimmo.angio

BARDOLESE: origginaria della  zona francese di Bordeaux ha forma cilindrica "spalle"molto accentuata e collo corto,di circa 8 centrimetri.utilizzata sia per i bianchi che i rossi il vetro è incolore per alcuni bianchi quelli della zona del Bordeaux,oppure verdeo marrò per i vini rossi.

 

Borgogna: originaria della regione francese della Borgogna ha una forma cilindrica e le spalle smussate è molto utilizzata in tutto il mondo sia per i  vini bianchi che rossi.In Italia si trova in vari colori,tra cui il verde marcio detto anche "foglia morta"per i bianchi e il nero per i vini rossi da invecchiare a lungo.

 

Alsaziana,Flauto o Renana:questo tipo di bottiglia è originaria della zona del Reno e dell'Alsazia ed è utilizzata per i vini bianchi in particoolare per quelli giovane da bere entro uno o due anni dealla vendemmia.Ha forma affusolata e una capacità di 0,75 litri.

 

Fiasco:nato nel 1390 nell'Italia centrale,si chiamava Pulcinella ed è stata la prima bottiglia di vetro per il vino,che prima veniva conservato e servito in contenitori di terra cotta.In seguito è diventato il formato tipico per il Chianti e ha rappresentato per anni l'immagine del vino rosso italiano nel mondo.Oggi il fiasco tradizionale rivestito di erbe di palude essiccate è molto raro, questa bottiglia ha spesso coperture di plastica.Ha una capacità di 1,5 o 2 litri.

 

Filette:detta anche mezza bottiglia,ha una capacità di 0,375 litri.E' disponibile in varie forme e colore.

 

Champagnotta:

 

 

 

I GIGANTI DEL VETRO

 

Magnum: 1,5 litri pari a 2 bottiglie da 0,75 l

Jeuboam: 3,00 litri 4 da 0,75l

Rehoboam: 4,5 litri 6 da 0,75l

Matusalem: 6,00 litri 8 da 0,75l

Salmanazzar:9,00 litri 12 da 0,75l

Balthazar: 12 litri 16 da 0,75l

Nabuchodonosor: 15 litri 20 da 0,75l

 

La mania di "grandeur"dei francesi non si ferma ai 15 litri dedicato al famoso re della Mesopotamia odierno Iraq,il pittoresco elenco continua con,

Melchior: 18 litri 24 da 0,75l

Primat: 27 litri 36 da 0,75l

infine Melchizadec: 30 ltri 40 da 0,75

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Commenti al Post:
fra873
fra873 il 08/12/10 alle 11:13 via WEB
UNA LETTERA PARTICOLARE Miei cari,ogni anno c'è una celebrazione e questo anno non è stato da meno. Durante questo periodo molte persone fanno spese per regali, ci sono molti annunci radio, pubblicità televisive ed in ogni parte del mondo ognuno parla del fatto che ci sarà il mio compleanno o che c’è stato già. E' veramente bello sapere, che almeno una volta l'anno, qualcuno mi pensa. Come saprete, la celebrazione del mio compleanno è cominciata molti anni fa. All'inizio le persone sembravano capire ed essere grate per tutto quello che avevo fatto per loro, ma oggi, nessuno sembra capire o sapere la ragione di questa festa.Le famiglie e gli amici si riuniscono e si divertono un sacco, ma non afferrano il vero motivo di questa celebrazione. Anche quest’anno c'è stata una grossa festa in mio onore. I tavoli erano pieni di cibo delizioso, carne, pasta, dolci, frutta fresca, frutta secca, cioccolato, bevande analcoliche, vino e liquori. Le decorazioni erano bellissime e c'erano molti, molti regali meravigliosamente incartati.Ma, vuoi sapere una cosa? Io non sono stato invitato. Ero l'ospite d'onore e loro non si sono neanche ricordati di mandarmi un invito. La festa era per me, ma quando il grande giorno è arrivato, sono stato lasciato fuori, mi hanno chiuso la porta in faccia... e io che volevo stare con loro a tavola e condividere la loro gioia ...Mah!In verità, non mi sono sorpreso più di tanto, perchè negli ultimi anni sono sempre più numerose le persone che mi chiudono la porta in faccia durante tutto l’anno, lasciandomi fuori dalle loro case e dalle loro vite. Comunque, dato che non sono stato invitato, ho deciso di entrare alla festa alla chetichella, senza fare alcun rumore.Ero lì in piedi, in un angolo, ma nessuno si è accorto di me.Stavano tutti bevendo, alcuni di loro erano ubriachi e raccontavano barzellette (alcune delle quali oscene), e ridevano per le cose più stupide. Si stavano proprio divertendo. Oltre a tutto questo, un uomo grasso, tutto vestito di rosso, che indossava una lunga barba bianca è entrato nella stanza gridando Ho-Ho-Ho! Sembrava ubriaco. Si è seduto sul divano e tutti i bambini sono corsi verso di lui dicendo: "Babbo Natale, Babbo Natale"... come se la festa fosse stata in suo onore!A mezzanotte ho notato che tutti si abbracciavano.Ho allargato le braccia sperando che qualcuno mi abbracciasse e... sai, nessuno mi ha abbracciato. Nessuno che si sia rivolto a me o che si fosse interessato a me! Credo che alla fin fine, il mio compleanno era solo una scusa per non andare a lavorare oppure a scuola, e che la festa non fosse veramente per me, ma per loro stessi!Subito dopo hanno cominciato ad scambiarsi i regali.Li hanno aperti uno dopo l'altro con grande anticipazione. Una volta aperti tutti i regali ho guardato se ce ne fosse stato uno per me, ma neppure l’ombra. Come ti sentiresti se al tuo compleanno tutti condividessero regali e tu non ne ricevessi neanche uno?Allora ho capito che non ero desiderato a quella festa e sono andato via in silenzio. Ogni anno la situazione peggiora. La gente si ricorda solo di mangiare e bere, dei regali, delle feste e nessuno si ricorda veramente di me e di quello che ho fatto per loro.Vorrei che sin da ora, senza dover attendere il prossimo Natale, tu mi permettessi di entrare nella tua vita. Vorrei che tu capissi il fatto che circa duemila anni fa sono venuto sulla terra per dare la mia vita per te sulla croce, per salvarti.Vorrei che sin da ora, senza dover attendere il prossimo Natale, tu mi permettessi di entrare nella tua vita. Vorrei che tu capissi il fatto che circa duemila anni fa sono venuto sulla terra per dare la mia vita per te sulla croce, per salvarti.Oggi, voglio che tu creda questo con tutto il tuo cuore. Se lo farai e mi farai posto nella tua vita e nel tuo cuore, io ti perdonerò tutti i peccati e ti farò una nuova persona. ....Voglio condividere qualcosa con te. Visto che nessuno mi invita a queste feste, io avrò la mia celebrazione, una grandiosa festa che nessuno ha mai immaginato, una festa spettacolare. Sto ancora finendo di fare gli ultimi ritocchi. Oggi sto mandando molti inviti e c'è un invito per te. Voglio chiederti di venire perché sei già stato prenotato e il tuo nome è stato scritto in lettere dorate nel mio grande libro degli invitati. Soltanto coloro che sono su questa lista potranno entrare alla festa. Per entrare sarà necessario l’invito ed il desiderio di rispondervi positivamente, ma sono sicuro che tutti quelli che inviterò verranno volentieri. Ma chi cercherà di entrare senza invito non potrà. Preparati, perché quando tutto sarà pronto farai parte della mia grande festa.Ti voglio bene e ti aspetto! GESU’
 
fra873
fra873 il 28/12/10 alle 10:53 via WEB
Buon Anno La parola oggi sulla bocca di tutti è una parola che preoccupa e fa paura: “recessione”! Secondo gli esperti (ma meglio di loro parla il portafoglio di ciascuno di noi!) dobbiamo prepararci ad affrontare un periodo di vacche magre: il benessere economico conosciuto dai più farà marcia indietro o, nella meno peggiore delle ipotesi, si fermerà. In base a queste previsioni qualcuno ha affermato: “Da ora in poi saremo più poveri!”. Dobbiamo a questo punto porci due domande. Se sarà davvero “recessione”, torneremo indietro rispetto a quale obiettivo? Rispetto a quale traguardo? E, se davvero “saremo più poveri”, lo saremo rispetto a quali beni? Di cosa cioè soffriremo la mancanza? Mi hanno colpito qualche settimana fa due diverse scene messe in onda all'interno di uno stesso telegiornale. La prima mostrava una folla impressionante prendere d'assalto un noto centro commerciale della nostra capitale per acquistare telefonini a prezzi di lancio: persone che hanno bivaccato durante la notte pur di arrivare per prime, zuffe all'apertura dei cancelli, vetrine infrante, numerosi feriti, negozio devastato e svuotato... La seconda mostrava invece una folla di profughi congolesi che facevano a gara per afferrare sacchetti contenenti generi di prima necessità lanciati da sopra alcuni camion dal personale della Croce Rossa. A Roma il traguardo era il telefonino (il non averlo rende più poveri!?!). In Congo il traguardo era una manciata di riso! Ecco allora che i concetti di “recessione” e di “povertà” acquistano un significato relativo rispetto alle diverse situazioni, ma soprattutto un significato relativo rispetto ai valori che intendiamo raggiungere e privilegiare nel nostro cammino e, di conseguenza, rispetto ai bisogni che vogliamo soddisfare. Nel confronto fra il telefonino e il riso dovremmo davvero vergognarci, pensando quali sono oggi i valori che la nostra società consumistica si è data e quali sono i bisogni che abbiamo scelto di soddisfare! Mi sono tornate in mente le parole del Signore all'angelo della chiesa di Smirne: “Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco)...” (Ap 2:9) e quelle rivolte poi all'angelo della chiesa di Laodicea: “Tu dici: «Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!» Tu non sai invece che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo” (Ap 3:17). Smirne: una chiesa povera agli occhi il mondo, ma ricca agli occhi di Dio. Laodicea: una chiesa ricca rispetto ai valori del mondo, ma povera rispetto a quelli di Dio. Smirne: una chiesa in piena recessione economica, ma in pieno progresso spirituale. Laodicea: una chiesa in pieno progresso economico, ma in piena recessione spirituale. Smirne: una chiesa che ha scelto come bisogno primario da soddisfare la fedeltà e la piena consacrazione al suo Signore, con una conseguente e totale dipendenza da lui. Laodicea: una chiesa che ha scelto come bisogno primario da soddisfare l'oro, i bei vestiti, la salute, con una conseguente e presuntuosa autosufficienza (“non ho bisogno di niente”!). Dobbiamo seriamente interrogarci davanti al Signore e chiederci: quali sono i nostri obiettivi? Qual è il traguardo che abbiamo posto al nostro cammino? E, ancora: quali sono i bisogni che abbiamo scelto di soddisfare? Quali i valori che condizionano le nostre scelte? Quali “i beni” che formano il nostro patrimonio, la nostra ricchezza? È la recessione spirituale della nostra vita, nel nostro cammino con il Signore, quella di cui dovremmo davvero preoccuparci. È la nostra povertà di beni spirituali quella contro cui dovremmo davvero lottare. Ricordiamoci cosa ci insegna la vicenda del ricco stolto e di chiunque, come lui, si preoccupa soltanto della propria situazione economica, perché “accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio” (Lu 12:21).
 
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