"Immaginate l'immortalità, una condizione per cui anche cinquant'anni
di matrimonio sembrano una storiella di una notte. Immaginate di vedere
le mode e le tendenze nascere e spegnersi. Immaginate il mondo
affollato da secoli di umanità disperata. Immaginate di cambiare
religione, casa, dieta e carriera così tante volte che ogni cosa perde
il suo valore. Immaginate di viaggiare finché ogni centimetro quadrato
del mondo vi viene a noia. Immaginate di rivivere emozioni, amori, odi,
rivalità e vittorie all'infinito, finché la vita non si riduce a una
melodrammatica soap opera. Finché la nascita e la morte di altri
individui non vi provocano la stessa emozione del buttar via un mazzo
di fiori appassiti."
"Gli esperti che studiano l'antica Grecia dicono che all'epoca la gente
non si considerava padrona dei propri pensieri. Quando gli antichi
greci formulavano un pensiero, era perché una divinità aveva deciso di
dargli un ordine. Apollo gli diceva di essere coraggiosi. Atena di
innamorarsi. Oggi la gente vede la pubblicità delle patatine al
formaggio e si fionda fuori a comprarle. Tra la TV, la radio e gli
incantesimi... non so più cos'è che voglio davvero. Quanto posso
considerarmi attendibile."
"I mass media, la cultura, ogni cosa mi innesta le sue uova sottopelle. Il Grande Fratello mi riempie di bisogni.
Davvero voglio una bella casa, un auto veloce, mille amanti bellissime?
Davvero voglio tutto questo? O sono semplicemente addestrato a volerlo?
Davvero tutto questo è meglio di ciò che possiedo già? O sono
semplicemente addestrato a essere insoddisfatto? Che io sia vittima di
un incantesimo per cui niente è mai abbastanza?"
Questi suonodipendenti. Questi silenziofobi.
Questi musicodipendenti. Questi quietofobi.
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 06:36
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il 25/03/2009 alle 06:10
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il 25/03/2009 alle 06:10
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il 25/03/2009 alle 05:51
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il 25/03/2009 alle 05:45