Il vento nell'anima

UN'EMOZIONE DA POCO

Quando il chiasso dei pensieri
si addormenta piano,
resta solo l’indistinto vibrare
di un’anima
e sospiri che credevo sopiti.

E’ solo un attimo
ove tutto tace:
il tempo si dilata,
la linfa scorre,
la corteccia non svela.

E sboccia nel petto
un’emozione da poco.

ESSERE UOMO

Dipinto di Luciano Piva

Non chiedere al poeta
Di svelare i suoi versi
Ma fai tua la sua emozione

Falla scivolare su di te
Prima che svanisca
Come impronta sulla sabbia

Falla sgocciolare
Come acqua salata
Che gronda dai capelli bagnati
E ti entra negli occhi.


Nella mutevolezza degli istanti
Sarai onda prima dell’impatto
Sarai mare che sussurra piano
I suoi segreti la  sera.

Ed allora sentirai il vento
Che ti entra nell’anima
E rabbrividirà la tua pelle
Alla consapevolezza di essere Uomo.

I RICORDI

Immagine da internet

Scivolano di mano
Talvolta
Fragili come Swarovski
Da maneggiare con cura
E si infrangono a terra
In schegge taglienti
Mentre il pensiero divaga.

Sono come ostie preziose:
Si sciolgono lentamente
E resta solo la sete,
La scia di un antico profumo,
Il calore improvviso di un desiderio profano
E quella nostalgia dolorosa, nascosta
Nel tabernacolo del cuore.

MI BASTA POCO

Immagine da internet

Mi basta poco:
solo il fruscio di una tendina
o uno sguardo muto di vetri

per non sentirmi più
come uno dei tanti gnocchi
ribolliti arrotolati sui rebbi
appuntiti del giorno,

o come un mendicante
che chiede altro tempo
al tempo che scorre
sui percorsi obbligati dei tram.

Mi basta poco:
solo un sussulto
allo scambio dei binari,
per alzare lo sguardo
da dietro gli occhiali
appannati di bruma.

Gennaio

Immagine da internet

Appoggio le labbra
al calice amaro
dell’inverno.

Passi stanchi
si  trascinano
su gradini sbeccati

Inciampo:
troppo fugace è la luce.

Guardo il cielo
che si fa brace
poi il buio
che tutto cancella.

Ed in silenzio ascolto
il pianto muto delle stelle.

IO VIVO (Riflessioni d'inverno)

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Ieri non è altro
che un giornale
ormai sgualcito
ed abbandonato
dall’odore di petrolio,

dita annerite
ed arrossate
dal freddo, intinte
nell’inchiostro dell’anima.

In questo ruvido gelo
del mattino sfumato
a carboncino, io vivo;
il respiro si condensa
mentre il sole sorge e scioglie
il ghiaccio della notte.

Con gli occhi ancora pieni
dell’ultimo Natale
mi stringo al paltò
nel frenetico viavai
e cammino passo passo
incontro al giorno.
Sono come una rosa brinata,
sbocciata a pochi passi
del solstizio invernale.

Di me domani
altro non resterà
che il fruscio di una pagina
voltata in fretta,
lieve come quello
di quest’erba gelata
sotto i miei piedi.

Il sole d'autunno

Immagine da internet  - Dipinto - Le ninfee di Monet

Immobile ninfea
A pelo d’acqua
E l’illusione
Di un’eterna primavera.

Attendo.

Il sole
D’autunno
A fatica
Mi riscalda il cuore.

IL VERO NATALE

(foto di : Nello Coppeto - Flickr -)

Il nastro d’asfalto
Color carta da zucchero
Avvolge vite
Incartate di noia
Strette in abitacoli bui.

Forse è questo
Il vero Natale.

Luci intermittenti
Dal bagliore diffuso
- Stelle cadute
Appesantite da troppi
Desideri inesauditi –

Frenate improvvise
Improvviso stupore
Freddo che ghiaccia i pensieri

E un viaggio che sempre prosegue
Da vivere in due…

ALBA AUTUNNALE

Immagine da internet

Un cielo
Una tela
Una trama,
Un mattino
Dalle gote pudiche
Arrossite d’incanto.

Occhi scuri
Bagnati di notte,
Una linea d’inchiostro
Lunga una vita,
Un mattino
Dalle mani
Imbrattate di noi
E dai sogni appassiti,
Come foglie cadute.

Uno stormo di uccelli
In formazione
Dentro una tela
Da colorare,
E tutta una vita
Da reinventare…

AUTUNNO

Immagine da internet

Respiro bruma
E foglie morte
Oltre la condensa sui vetri

Autunno sbriciolato
In farinose ore dolciastre
Terra indurita
Pianto di brina
E pizzo di bruma

Pensieri pastosi
Come castagne
Sete di fuoco
Voglia di luce
E voglia di mare

Al di là della nebbia
Un taglio deciso alla noia
Ed un cuore affilato
Come il bordo sbeccato
Di una conchiglia.

In questa giornata uggiosa d'autunno

Immagine da internet

Ho scartato
Succhiato
Assaporato
Ogni singolo
Istante di dolcezza
Come facevo con i bonbon
Che rubavo a mia nonna
Tante vite fa.

Bocca troppo piena ora
Per riuscire a parlare
Uno scioglievole piacere
Che finisce in fretta
lasciando assetati.

E carte di caramella
Senz’anima
Accartocciate
Come foglie morte
In questa giornata
Uggiosa d’autunno
Senza vento.

4 ottobre 1997

Voglio bagnarmi
coi flutti biancastri
dell’alta marea,
chiudere gli occhi
e annusare il vento
che batte fischiante
sulle vele tese.

Non si può fermare il Viaggio
nè imbottigliare le emozioni…
non si può capire l’Amore,
ma solo vivere le sue magie.

Immagine da internet

Ricomincio da me

Immagine da internet

Strofino il viso sul cielo di velluto
intinto di finto pudore,
che si incendia ad oriente all’aurora.

È tempo di rivestirsi:
la mia aura sa già di bruma
e di foglie cadute
sulla terra smossa.

Cerco la felicità
ripescando vecchie foto
ingiallite dalla memoria:
lo scalpiccio di passi sulla scala,
le tendine alla finestre
scostate di nascosto,
la luce fioca delle prime ore
e delle ultime vespertine
all’imbrunire.

E anche oggi, come ieri,
prima che faccia di nuovo sera,
prima che il buio mi avvolga i sensi
con il suo abbraccio,
sorrido…
e ricomincio da me.

**********************

Tu che vivevi nell'illusione
Di dominare ogni tua passione
[…]
Non sei mai stata così rilassata
Così serena ed abbandonata
Così viva e così perduta
Come se ti fossi appena ritrovata

[E. Finardi]

Un'altra estate

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Sandali forati
Ancora sporchi di sabbia
Da riporre per la prossima estate
Lampi, tuoni,
Andirivieni di pensieri
Immagini sovrapposte
Ancora accaldate
Che svaniscono

E sul bagnasciuga dell'anima
Rimane solo l’odore
Di pioggia
Di terra bagnata
E di te.

Il gatto e la luna

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Vi parlate di notte,
tu e la luna ?

Si incontrano nel buio
i vostri sguardi muti:
la tua imperscrutabile pupilla
ed il suo volto pieno.

Dal tuo manto sgocciolano
la madreperlacea luce del plenilunio
e gli ultimi scampoli di quest’estate,
in un patchwork di pensieri
cuciti a stento sul tessuto del cuore.

"...e cammino di notte come i gatti e la luna
ma non cerco avventure per fortuna gia' c'e'
questo amore per te"

[Un Amore grande – U. Tozzi]

Istanti

La senti la pioggia
battere ostinata sulla tesa,
grondante impazienza
e zuccherina malinconia,
dal gusto dolciastro
di uva matura ?

Mi sono impiastricciata le mani
con i soliti pensieri, inebriandomi,
bevendo a sorsi
dal calice della Vita
con l’ebrezza di una ladra d’istanti
e la fugacità di un fiore d’ibisco.

Ciò che ancora resta di me

Immagine da internet

Hai rubato la mia estate,
infradiciato i miei pensieri
con lo scroscio violento
di un temporale improvviso.

Con la tua uggiosa malinconia
hai vestito il mio corpo nudo,
hai rapito la mia anima
e l’hai custodita nella tua:
come una matrioska
ho nascosto in me il seme
della vera essenza di noi.

Con passo felino tutte le notti
seguo in silenzio nel buio
il peregrinare incessante della luna
alla ricerca del suo volto nascosto,
con i capelli sgocciolanti
di ciò che ancora resta di me.

Il pieno di te

Voglio scottarmi le dita
con la fragranza genuina
di quest’estate appena sfornata,
imbrattarmi il viso
di impalpabile farina
perdendomi
mentre inseguo i miei pensieri
e vesto i miei sensi
con l’oro vivo
dei campi di grano.

Voglio fare il pieno di te,
rubare qualcosa per me
da cullare
tra il fruscio delle lenzuola
per quando le ombre della sera
abbracceranno
il silenzio delle stelle,
e mi addormenterò col frinire delle cicale
sognando di noi.

Come una bimba sull'altalena

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Mi bagna l'anima
il silenzio dei tuoi assensi
ed il brontolio dei tuoi dissensi,
l’andirivieni della risacca
e lo sciabordio salmastro
che brucia le ferite aperte
e rende salate le mie labbra.

Sa di te questo tramonto
dalle tinte fioche,
questo fuoco che si smorza piano;
sa di noi questo crepuscolo
che tutto inghiotte
e dove tutto muore,

mentre mi lascio cullare
dal dondolio dei miei pensieri
come una bimba sull’altalena…

Una vita fa

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Solstizio d’estate
di luce che fatica a morire
e di mani protese ad afferrare
frammenti di speranza.

Proseguo il cammino
tra voci, brusii,
siepi fiorite
e spighe dorate di grano.

Sembra una vita fa
il mio ieri…

E tra frinire di cicale
e garriti di rondini
bevo il cielo la sera
con lo sguardo
rivolto ad occidente
ubriacandomi l’anima
di te…