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Post n°99 pubblicato il 20 Aprile 2009 da dolcepoeta0

Oggi mentre percorrevo una strada in città,mi fermo al semaforo rosso e lo sguardo mi cade su una giovane ragazza seduta su una sedia a rotelle,l'osservavo ,cercando di capire i suoi pensieri,guardavo il suo abbassare il capo...sembrava per la tristezza,i suoi capelli le nascondevano il viso,il mio primo impulso è stato di avvicinarmi a lei per chiederle se potevo aiutarla in qualche maniera ,ma il semaforo inesorabile mi ha trascinato con il fiume di auto nella sua luce verde.

Non era compassione per la sua situazione,era un tendere la mano verso il suo intimo pensiero,condividere con me il suo pensiero...brutto o bello che sia ...un piccolo gesto verso una persona che in quel momento ha bisogno anche solo di una parola.

Vado in ufficio accendo il pc,guardo la posta ....nessuno,ed ecco una notizia su libero ,il suicidio di Stephanie Parker,una giovane 22enne inglese,anche lei forse aveva bisogno di una parola o di una mano sincera che si tendeva per aiutarla in qualche maniera.

Quante persone che hanno lo stesso problema,ho notato in tutte le età,dalla più giovane che non si sente realizzata ,ed alla insicurezza per affrontare la vita ,magari non ancora pronta,alla persona anziana che si ritrova sola senza affetti o amici.

Oggi c'era un signore penso sulla settantina,che cercava un aiuto ,con lo sguardo in un immenso negozio,mi ha rivolto una domanda,le ho dato risposta ed all'improvviso il sorriso compare sulle sue labbra,mi parla in dialetto torinese,le4 rispondo ,sempre in dialetto,ed all'improvviso mi racconta quasi tutta l a sua vita.

L'anziano che racconta la sua vita il giovane che mi racconta cosa vorrebbe dalla vita ,ecco due estremi ,ma sermpre due esseri umani con lo stesso desiderio... essere ascoltati veramente.

 
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