Creato da donmichelangelotondo il 27/10/2013
proporre buoni e belli pensieri
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Contemplazione
È un dovere stare in Dio per raccontarne con la propria
vita l’esperienza e rivelare a tutti la luce, la bellezza e la
meraviglia di ciò che ognuno porta in sé e attorno a sé vede
Era un periodo in cui, con amici miei e della montagna,
potevo passare il periodo delle mie vacanze percorrendo
le Alte vie delle dolomiti. La macchina fotografica era la compagna
di viaggio che facevo lavorare per poi comunicare e raccontare
agli amici. Tornato dalla montagna con tante foto negli occhi,
nel cuore e tanti flash su splendidi panorami, ci siamo concessi
con gli amici una serata di proiezioni.
Quasi ad ogni foto che mostravo loro, riconoscendo i paesaggi,
i miei amici mi sapevano dire: tu sei stato sulla tale montagna,
sei salito sulla Tofana, sei arrivato al Lagazzuoi, sulla Tognola,
sulla Rosetta, hai fotografato dalla Malga Pala…o dai rifugi
Lavaredo, Locatelli; ecc… Non è difficile indovinare, perché
questi panorami, quelle vette si possono guardare, osservare
solo da quel preciso punto di vista…
Un amico che ha letto uno dei libretti in cui racconto le
vicende normali della mia, della tua giornata, mi ha detto:
si capisce che tu vivi in Dio. Solo stando in Dio si può
osservare quello che dici. Un simile punto di vista fa
di te un contemplativo.
Chi guarda con l’occhio di Dio vede e gode il positivo
d’ogni persona, si rallegra della bellezza d’ogni cosa,
si stupisce dell’infinito svelato in un immenso cielo
stellato, come nel più tenue e nascosto filo d’erba.
“Ovunque il guardo io giro, immenso Dio ti vedo; nell’opre
tue t’ammiro; ti riconosco in me”.
Mi stupisce sempre il senso di gioiosa novità che gli amici
scoprono nel leggere questi miei racconti. A me sembrano
quotidianità normali e banali quasi non degne di essere
narrate. Ma mi hanno convinto che ho il dovere di raccontarle
perché nuove e avvincenti le rivela il guardarle con l’occhio
della fede che è il punto di vista di Dio.
È un dovere stare in Dio per raccontarne con la propria vita
l’esperienza e rivelare a tutti la luce, la bellezza e la meraviglia
di ciò che ognuno porta in sé e attorno a sé vede. E’ un
dovere preciso dei contemplativi dare la luce della
contemplazione, riflettere il cielo sulla terra.
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