Post n°1553 pubblicato il
18 Dicembre 2019 da
donmichelangelotondo
IL DONO DI DIO
Mt 1,18-24
Giuseppe è presente solo nei vangeli dell'infanzia di Matteo e Luca, presenza discreta e significativa all'inizio della vita di Gesù; poi di lui non ci viene narrato più nulla, come a ricordarci che la straordinarietà della vita è vissuta nel quotidiano, nella vita nascosta di ogni giorno: "La vostra vita è nascosta con Cristo in Dio" (Col 3,3). Ha saputo pensarsi altrimenti, aderendo a ciò che Dio gli stava chiedendo, arrivando a fare alla fine forse le stesse cose, ma con una consapevolezza e libertà diverse. Giuseppe ci rivela la sua fede semplice, nascosta, profonda che sa volgere e accordare la propria vita alla parola del Signore per esserne eco e strumento.
Ci doni il suo silenzio che diventa spazio per pensare, per essere attenti all'altro, per ascoltare la Parola del Signore e non la nostra.
Ci doni la sua capacità di obbedienza che sa cambiare sguardo sulla realtà, che sa accogliere il mistero, che permette alle promesse di Dio di realizzarsi.
Ci doni la sua vigilanza amante, di colui che sa prontamente farsi servo del Signore, che sa mettere da parte la paura e avere coraggio, sa destarsi dal sonno, dal torpore per fare spazio all'Emmanuele, al Dio-con-noi.
Inviato da: cassetta2
il 19/05/2024 alle 19:54
Inviato da: Marilena63
il 11/03/2024 alle 21:58
Inviato da: donmichelangelotondo
il 30/08/2023 alle 19:16
Inviato da: nilsia
il 30/08/2023 alle 19:02
Inviato da: blaskina88
il 30/08/2023 alle 07:31