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Messaggi del 03/05/2022

3 maggio 2022, 6

Post n°3041 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


David di Donatello, Mattarella: 'La cultura non si ferma neanche con la guerra'
'E' l'ora di sfide difficili anche per il cinema' ha detto il capo dello Stato. 'Complimenti meritatissimi a Giovanna Ralli e Sabrina Ferilli'
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Redazione ANSA
02 maggio 202215:09
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Si è svolta al Quirinale, alla presenza del capo dlelo Stato Sergio Mattarella, la presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello" per l'anno 2022. La cerimonia, condotta da Pilar Fogliati, è stata aperta dalla proiezione di un video a cura di Rai Cultura a cui sono seguiti gli interventi di Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, e del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

"La consegna dei David di Donatello è un grande evento della cultura italiana.

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La sua storia è così lunga e intensa, ed è così radicata - grazie all'intraprendenza e alla tenacia del fondatore Gian Luigi Rondi - da costituire quasi un'enciclopedia del nostro cinema. Ringrazio Pilar Fogliati e Rita Marcotulli e il suo quartetto. Ci hanno accompagnato in maniera magistrale in questa 67ma edizione. Complimenti, i più grandi, a Giovanna Ralli e a Sabrina Ferilli. Giovanna Ralli: particolarmente per la mia generazione è una leggenda, con la sua eleganza e la sua maestria. La ringrazio per le sue parole. Sabrina Ferilli: immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura. Due attrici romane, che ora sono ufficialmente nella storia del David. Due premi meritatissimi".

"Il cinema mantiene perennemente presente il ricordo. Il cinema non dimentica naturalmente di essere immerso nella società del suo tempo, nei drammi e negli affanni del suo tempo. La guerra scatenata nel cuore dell'Europa da un'aggressione inaccettabile scuote le nostre coscienze. Il cinema italiano oggi è protagonista nella solidarietà con artisti ucraini, da noi ospitati. La cultura non si ferma. Neppure di fronte alla guerra. La cultura unisce. Supera i confini - limiti che essa non contempla - ed è fondamentale per ricreare condizioni di pace" ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione dei David di Donatello.

"Ci sono momenti in cui si è chiamati ad affrontare sfide difficili. Questo è uno di quei momenti. Il cinema di oggi e di domani avrà caratteristiche diverse, che voi dovrete ideare, progettare, costruire. L'interrelazione crescente del cinema con la televisione e con le altre piattaforme apre straordinarie opportunità. Sono strade che già state percorrendo con successo e con grande apprezzamento del pubblico. La molteplicità dei mezzi di trasmissione dell'audiovisivo sta portando anche a un confronto, a uno scambio di linguaggi e di modalità espressive. Non si può più immaginare uno spazio del cinema separato da questo contesto così ricco e in movimento. Tuttavia il cinema deve saper conservare il suo tratto originale, la sua cultura del messaggio, la sua poesia, perché così il dialogo sarà più proficuo" ha ribadito Mattarella. "Per il cinema è stato un colpo durissimo la chiusura, per lunghi periodi, delle sale e il prolungarsi delle misure di prevenzione. Ma credo che sia inesatto dire - riprendo le osservazioni del ministro Franceschini - che quello della pandemia sia stato per il cinema italiano un tempo di paralisi. La crisi è stata forte, ma l'ideazione, la produzione, la realizzazione di opere è proseguita. E non è azzardato dire che il cinema oggi sta vivendo una stagione di crescita.Non è la prima volta nella storia - in quella italiana particolarmente - che si può parlare di crescita attraverso una crisi" ha detto il capo dello Stato.

La difesa della cultura e dell'audiovisivo e soprattutto della sala, in grave pericolo, sono al centro del messaggio di Dario Franceschini stamani al Quirinale dove sono stati presentati i candidati ai Premi David di Donatello 2022 alla presenza del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. "L' Italia - ha detto il ministro- è il paese che investito in assoluto le cifre piu alte in percentuale su base europea: si parla di quasi 7 miliardi sulla cultura. È un pezzo importante di questa strategia di investimento è andato all'audiovisivo. Penso ai 300 milioni di investimento per Cinecittà e il Centro sperimentale di cinematografia, due realtà che sono a tutti gli effetti poli e punti di riferimento centrali in tutta Europa, ma - ha sottolineato Franceschini- non dobbiamo ignorare oggi le criticità e la crisi vera che riguarda le sale che noi dobbiamo sostenere, aiutare con misure adeguate anche perché sappiamo sono molto più di attività commerciali, ma luoghi di aggregazione e presidi culturali luoghi di socialità. Per questo stiamo lavorando, tra le varie cose, a un intervento normativo che stabilisca un sistema di 'finestre' che non valga soltanto per i film italiani in generale, ma per tutti i film. Il Parlamento lavorerà in questo senso anche con gli investimenti per la modernizzazione delle sale in una prospettiva polifunzionale in cui poter vivere davvero un'esperienza più larga della sola visione del film".

 

 

 
 
 

3 maggio 2022, 5

Post n°3040 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo

Guerra "lampo", senza "tempo"
Di
Salvatore Memeo -
3 Maggio 2022
(Un filo di saggezza)

Alla prodromica sensazione che s'avvertiva, pel disperato clima di soffiata belligeranza, con attesi, lievi approdi, marginali all'uso della ragione: ora è mera certezza di guerra. Mi riporta indietro nel tempo, quando fanciullo si giocava a chi ce l'aveva più "grosso" e più micidiale. "Bada che io ho il coltello", si diceva e l'altro: - Ed io ho la spada e l'altro ancora "Io la pistola... e via dicendo.

Aveva vinto chi la sparava più sproporzionata: era lui che si atteggiava a bulletto della piccola comitiva. Ma era pur un gioco infantile che, messo a confronto per ciò che accade ai nostri giorni e a livello di Continenti, sembra che la cosa sia diventata la macabra realizzazione della fantasia. Fantasia attinta dai nostri giochi innocenti e divenuti realtà? Sembra quasi possibile. Per chi scrive, ancorato così sentimentalmente a come si era, oggi, coi tanti anni sul groppone, trovarsi a fare i conti con una spregevole guerra tra bulli, non è cosa comprensibile.

Gli scienziati, con la quantistica, tentano di dimostrare che il tempo non esiste. Ma intanto, le migliaia di morti contati in questa aggressione non dànno supporto logico se non definiamo il tempo in cui sono stati uccisi. Se ciò venisse assodato, sull'assenza del tempo, rimarremmo tutti fregati per i tempi di attesa vissuti, che viviamo e se Dio ce ne vorrà concedere ancora, da vivere. Le ore consumate, ora per questo impegno, altre volte per quel problema: al sole, sotto la pioggia, al vento, in stazione, dal medico...senza mettere in conto le tante volte che è andata buca con la ragazza, dopo averla aspettata inutilmente ai diversi appuntamenti...

Sarebbe da fargli un doveroso, rispettabile funerale, al tempo, se domani ci alzassimo e ci dicessero che non esiste più: sarà stato abolito con uno dei tanti, inani D. Lgs o perché sarà la scienza a confermarcelo? Boh! Stranezze a non finire...

Oggi, per quel che sta accadendo con la velocità, coi Mach1, Mach2, Mach3... sembra che la nostra fantasia, la realtà e il tempo stesso, vengano superati e rigettati all'indietro, alle nostre spalle, "bruciandoli".

Senza tempo...? Si fa fatica al solo pensarci. Se non ci fosse il tempo, pure gli svizzeri dovrebbero fare più affidamento alle loro banche offshore e al cioccolato, senza più la produzione di orologi di precisione, per mantener salda la valuta in Borsa. E poi, come si farebbe a stare dietro alle sparate promesse dai più, con la barriera che si lascerebbero alle spalle, della parola data, senza averla prima ponderata? A queste velocità e senza tempo... rimarrebbero certamente promesse mancate.

E non siamo ancora del tutto a confrontarci nello spazio siderale, dove in assenza di gravità (quella quantistica è in fase di studio) ... Senza tempo e con le velocità sopra accennate, le promesse date si potrebbero accettare senza impegni: non avremmo nulla per correrle dietro, se non il pensiero...

Ma già si nota adesso che il tempo cadenza, modula i nostri giorni brutali, togliendo ogni patina di valori etici, posati sulle superficie degli animi docili con l'intento di accomunarli in un fagotto contraddittorio ad ogni rito di buona creanza. Basta una capoccia delirante, fuori di sé, per contagiare e poi deviare, dov'egli crede, miliardi di persone? Se questa è l'evidenza, la "regola imposta", uno si può lecitamente porre la domanda: -Ma Dio dov'è?

Dio è nella preghiera e non in quella mancante. Dacché l'unica officiata è rimasta quella pel dominio e il denaro, Dio ha lasciato all'uomo "Il fai da te", come per dire: - Sono cavoli tuoi! Mi ricordo che si ringraziava il Signore per il raccolto, Lo si ringraziava per aver fatto smettere di grandinare, per averci dato di vivere un nuovo giorno: si pregava sempre, per ogni momento della nostra vita.

Ora, "senza tempo", anche l'incedere è divenuto infruttuoso tanto, a queste velocità, l'uomo impreparato alla guida, potrebbe facilmente "scontrarsi" ... magari col proprio fratello: i presupposti ci sono già.

Ecco perché quando uno ti chiede di fare un qualcosa, a volte gli si risponde: -Non ho tempo.

Forse già s'avverte il momento di non possederne più? Sì, ma non si pensa alla morte: è solo ignavia, che tale rimane, indolente ignavia.

Gli scienziati hanno scoperto altri pianeti abitabili e non ancora seminati...? Andiamoci...!

Ma se dovessimo trovarci a digiuno, sulle nuove pietraie, sarà sensato non sollevare alcun sasso a mani nude: sarebbe spiacevole fare "brutti"...incontri, poiché non ci sarà più tempo, anche a velocità sostenuta, per ritornare indietro.

 

 
 
 

3 maggio 2022, 4

Post n°3039 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


Il sito del Comune di Roma, che per risponderti impiega 48 ore
di Riccardo Luna
L'annuncio della nascita di Rhome, ormai oltre un anno fa
L'annuncio della nascita di Rhome, ormai oltre un anno fa
02 Maggio 2022 alle 12:35
1 minuti di lettura

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Qualche giorno fa, il ministro Colao ha annunciato trionfalmente che il cambio di residenza si può fare online in tutta Italia, compreso il più piccolo dei 7904 Comuni italiani. Era soddisfatto, il ministro, e ne ha tutti i motivi.
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La trasformazione digitale dell'Italia procede spedita e stiamo rimontando il grande ritardo accumulato rispetto agli altri Paesi europei grazie alla realizzazione del piano impostato e avviato dai precedenti governi. Però, dietro gli annunci ci sono i servizi digitali davvero offerti: mi riferisco ai siti, alla facilità di usarli anche per i cittadini con minori competenze, e a volte ad alcune rigidità che nel mondo digitale non hanno alcun senso. Abbiamo già scritto di quei siti di uffici pubblici che chiudono la sera, come se dall'altra parte non ci fosse un computer ma una persona, o come se anche il computer avesse un diritto alla disconnessione. Per esempio, non ho mai capito perché un F24, lo strumento per pagare le tasse, non possa essere fatto online nei giorni festivi.

Ma quello che ho visto sul sito del Comune di Roma supera tutto: il portale dei servizi online è stato uno degli ultimi successi della precedente amministrazione, si chiama Rhome, con l'acca in mezzo, e dovrebbe consentire di fare tutto da casa o con la smartphone. Ma definirlo poco navigabile è un eufemismo. Nella sezione dove rintracciare ed eventualmente pagare le multe stradali, l'utente viene accolto da un messaggio che dice che la situazione mostrata potrebbe non essere aggiornata e che per visualizzare le proprie posizioni occorrono 24 ore dall'identificazione e un giorno in più per le immagini. Quarantotto ore.

 

 
 
 

3 maggio 2022, 3

Post n°3038 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


I mostri e il libero mercato

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L'algoritmo è un insieme di istruzioni da eseguire per ottenere un risultato il nome viene dal matematico arabo Mohammed ibn-Musa al-Khwarizmi vissuto 1400 anni fa

L'algoritmo è un insieme di istruzioni da seguire, la parola viene dal matematico arabo Mohammed ibn-Musa al-Khwarizmi vissuto 1200 anni fa

Il meccanismo della domanda e dell'offerta genera mostri. Nel cosiddetto libero mercato, in televisione, del mondo della cultura e dell'impresa, persino della vita privata. Adeguarsi a quello che "la gente" vuole - o a quello che pensiamo che voglia da noi - peggiora la qualità di entrambi i fattori: diventano sempre più scadenti sia il desiderio che il prodotto, una gara al ribasso. Fin dalle medie mandiamo a memoria "la legge della domanda e dell'offerta" che genera naturalmente, dice il libro, l'"equilibrio di mercato": quantità domandata e fornita vanno in pari.

Non dice però, il sussidiario, a che livello di qualità si colloca il pareggio. Lo vediamo: si colloca agli strepiti, ai ciarlatani, agli stracci. Parliamo di stracci. C'è questo colosso cinese di ultra fast-fashion: un tipo esperto di big data studia un algoritmo per vedere cosa "funziona". Processa miliardi di foto, didascalie, chat sui social per misurare i desideri ogni mezz'ora. Di seguito fa produrre a prezzi bassissimi (immaginiamo dunque chi taglia e cuce, in quali condizioni) capi letteralmente copiati ai grandi marchi, ma con materiali miseri. Ne immette sul mercato fino a settemila di nuovi al giorno.

Se decollano continua, se no cambia. Miliardi di persone comprano a due soldi: niente negozi, è tutto on line, la sua app è più scaricata di Amazon. Gli acquirenti ne vogliono sempre di più, cambiano sempre più spesso. La vita media di un prodotto è di tre ore. Se il prodotto è un para-pensatore vale tre mesi, poi avanti un altro. La possibilità di generare domanda, di offrire qualcosa che ancora non c'è e che dunque "la gente" non sa di volere, è scomparsa. Si può solo replicare, nel libero mercato. Copiare, rifare.

 

 
 
 

3 maggio 2022, 2

Post n°3037 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo


Il dissidente
di Gabriele Romagnoli
Il dissidente
03 Maggio 2022
Aggiornato alle 00:43 1 minuti di lettura

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La prima cosa bella di martedì 3 maggio 2022 è il dissidente, una figura retorica che interrompe il discorso del potere, lo manda a capo rischiando l'intervento del tasto "cancella".

Il dissidente è stato un mito della nostra gioventù. Era sovietico, scriveva romanzi, languiva in Siberia. Molti hanno pensato (o si sono illusi) che fosse un'esclusiva di quelle latitudini. Invece è universale. Ci sono dissidenti ovunque ci sia una linea. La spezzano. Se non hanno ragione, hanno comunque ragione di esistere. Un ambiente che non li tolleri non è che non sia democratico, è semplicemente invivibile.

Il dissidente è una garanzia per tutti, per chi è d'accordo oggi ma potrebbe non esserlo domani; per chi lo è su questo, ma si vuole riservare di esserlo su quello. Non è dissidente chi trae vantaggio dall'esibizione del proprio pensiero: il dissidente non ricava, paga. Ha una purezza ideale, anche quando le sue idee non sono pure.

Una società o una qualunque organizzazione che non consente la dissidenza non promuove una visione del mondo, ma il proprio sguardo e basta. Oggi limita l'opposizione, domani la elimina e poi quel che succede lo sapete già.

 

 
 
 

3 maggio 2022

Post n°3036 pubblicato il 03 Maggio 2022 da donmichelangelotondo

(Leggo)

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre» Gv 14,6-14.

 

Il mistero d'amore che abita in Cristo Gesù si svela a noi passo dopo passo, lungo il sentiero di tutta la vita, ecco perché occorre essere perseveranti nell'attingere dalla Scritture questa conoscenza, pazienti nell'attendere la luce dello Spirito che apra le nostre menti al loro senso profondo, e umili per non presumere di conoscere già, e una volta per tutte, il Signore.

 

(Prego)

O Dio Padre, che in Gesù Cristo hai rivelato il tuo volto umano, trasformaci ad immagine del Figlio tuo, perchè possiamo renderti sempre buona testimonianza fra gli uomini.

 

(Agisco)

Informarmi se posso aiutare in parrocchia?

 

 
 
 

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