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BLOG CUL...TURALE« Il talento di Mr. Rossi | VERSI PER...VERSI (parte II) » |
Avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico, Factotum, il romanzo che ha rivelato Bukowski al pubblico italiano, è innanzitutto e soprattutto un romanzo on the road, che ha fatto di uno scrittore tedesco di nascita l'acclamato continuatore di un illustre filone tipicamente americano: la letteratura di vagabondaggio, la narrativa che corre dalla strada di Jack London alla strada di Jack Kerouac, con molte e significative soste tra l'una e l'altra. Henry Chinaski, alter ego dell'autore, è l'assoluto protagonista del romanzo: un factotum appunto - nel senso che passa continuamente e indifferentemente da un mestiere all'altro - che attraversa l'America vivendo alla giornata, affidandosi all'improvvisazione e al caso, pronto a seguire il primo richiamo, a cogliere la prima occasione a portata di mano, ma fedele a un destino che si trasforma quasi in uno stile di vita: i lavori cambiano (inserviente, sguattero, uomo di fatica) ma sono sempre manuali; i rapporti con l'altro sesso (l'erotismo è uno degli aspetti più evidenti del romanzo) sono piuttosto intensi ma soprattutto sono duri, sfrontati, spesso brutali; la sbornia è un rito (se possibile) quotidiano; la miseria è la vera compagna di sempre. L'esistenza di ogni giorno, in Bukowski, è sgradevole, è aspra, è disperante; e lo è ossessivamente, in modo ripetitivo. E il realismo con cui egli la rappresenta, è coerentemente un realismo "sporco", come è stato detto; lo è, anzitutto, a livello linguistico, là dove si gioca l'originalità di uno scrittore. Questo è il segno che un narratore d'eccezione ha voluto imprimere nella figura eterna e universale del picaro.
Sottolineature: "Ero il tipo che vive di solitudine; senza solitudine ero come un altro uomo senza cibo o senz'acqua. Ogni giorno passato senza solitudine mi indeboliva. Non ero orgoglioso della mia solitudine; ma dovevo poterci contare."
"Come cazzo si poteva pensare che fosse divertente svegliarsi alle sei e mezzo con la soneria, saltar giù dal letto, vestirsi, ingoiare qualcosa di malavoglia, cacare, pisciare, spazzolarsi denti e capelli e buttarsi nel traffico per arrivare in un posto dove essenzialmente si facevano un sacco di soldi per qualcun altro e essere anche grati a chi ti dava la possibilità di farlo?"
"Smithson, come ogni altro lavoratore con venticinque anni di anzianità, doveva essere completamente pazzo."
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