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COME ABBIAMO FATTO DA PICCOLI?
I MIEI LIBRI
Il vecchio e il mare
"Sentì il ferro conficcarsi e vi si appoggiò sopra
e lo immerse più profondamente
e poi lo spinse con tutto il peso del suo corpo.
Allora il pesce torno in vita,
recando in sè la sua morte,
e si librò alto fuori dall'acqua
mostrando tutta la sua grande lunghezza
e larghezza
e tutta la sua forza e bellezza.
Parve restare sospeso nell'aria
sul vecchio nella barca.
Poi precipitò in acqua in un crollo
che coprì di spuma il vecchio e tutta la barca"
("Il vecchio e il mare"_Ernest Hemingway)
PARADISO...NON POTEVI ATTENDERE?
Napoli è in ogni sketch,in ogni film di Massimo.
E' come un filo conduttore che attraversa tutta la sua produzione.
Napoli,come disse l'attore stesso in una intervista,era parte di sè stesso.
Anche quando non compariva,c'era.
Ma non come realtà specifica,come fenomeno particolare,piuttosto come frammento di una realtà di più ampio respiro che varca i confini regionali.
E' lo specchio dello smarrimento esistenziale,del crollo delle ideologie,delle sopraffazioni,delle ingiustizie,di una inaccettabile rassegnazione,che appartengono al vissuto di tutti,non solo dei napoletani.
I personaggi che interpreta parlano napoletano ma,secondo l'attore,avrebbero potuto parlare qualsiasi altro dialetto.
D'altra parte,Troisi era di Napoli(San Giorgio a Cremano)e Napoli è sempre stata una città così complessa e difficile,da offrire una vastissima gamma di stimoli alle forze della creatività!
Trovatemi un napoletano che non sia creativo..
che non abbia una battuta sempre pronta per tutto..
Massimo ci ha rappresentati e ancora ci rappresenta..
..GRAZIE MASSIMO
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Post n°944 pubblicato il 19 Marzo 2010 da lesfleur
19 marzo: per non dimenticare DON PEPPE DIANA Medaglia d'oro al valor civile «Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo Sfruttamento degli extracomunitari, pur Consapevole di esporsi a Rischi mortali, non esitava a schierarsi Nella lotta alla camorra, cadendo Vittima di un agguato proditorio Mentre si accingeva ad officiare la messa. Nobile esempio dei più alti IDEALI di giustizia e di solidarietà umana.» ********************************************** 19 marzo: San Giuseppe, festa del papà, Tradizione e zeppole. Nella Napoli del Settecento, i friggitori onoravano il proprio Santo Patrono (San Giuseppe, appunto) allestendo, Davanti ai negozi Loro, un banchetto con tutto l'occorrente per REALIZZARE "in diretta" le Zeppole, dolci f...rittelle guarnite con crema e amarene. Secondo tradizione, la pasta delle zeppole Dovrebbe Essere così soffice da assorbire tanto vino Quanto è il Loro peso. 500gr.di farina 50gr.di zucchero 100gr.di burro 7 uova 1 pizzico di sale 1 bustina di vanillina pura 1bustina di zucchero impalpabile vanigliato 1 / 2 kg di farina, olio per friggere. PREPARAZIONE: Mettere sul fuoco un tegame con 4 bicchieri di acqua, il burro e un pizzico di sale; non Appena si alza l'ebollizione, toglierlo dal fuoco ed aggiungervi la farina fatta cadere a pioggia, mescolando con un cucchiaio enenrgicamente. Rimettere il composto sul fuoco e continuare uno rimestare sino a quando si stacchera 'dal fondo e Dalla parete del tegame. Lasciare raffreddare ed unire lo zucchero, le uova, la vanillina ed uno ultimo il lievito vanigliato, Avendo cura di ben amagamarlo. Prelevare una cucchiaiata di pasta ed arrottolarla tra'le mani fino ad Ottenere un bastoncino col Quale formare una ciambella, Continuando fino all'esaurimento dell'impasto. Friggere le zeppole in una padella contenente abbondante olio caldo, Appena tolte lasciarle sgocciolare su un foglio di carta assorbente. Spolverizzare con lo zucchero impalpabile oppure spolverare di zucchero velo e guarnire con crema pasticcera e un'amarena. Auguri!! |
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IL CERVELLO
il cervello non è un nemico..
usalo ogni tanto!!!
1° ANNO DI BLOG^^
1°anno di blog!^^
Inviato da: potreiesserete
il 22/09/2010 alle 10:49
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