ULTRA' a tutta D

Doveva essere una festa dello sport, una giornata d’amicizia tra due tifoserie calde ed appassionate, si è trasformata in una giornata di guerriglia che probabilmente porterà gravi conseguenze sul capo delle due società. Il derby, si sa, è sempre una partita sentita, il vecchio comunale di Palma Campania indossa l’abito della festa, imponente è il colpo d’occhio offerto dall’impianto palmese, spalti gremiti e tantissimi tifosi giunti da Giugliano, sistemati nei distinti, perché il settore ospiti è insufficiente per contenere il gran numero di supporters arrivati dalla città della mela anurca. Poco prima dell’ingresso in campo delle due squadre si assiste anche al gemellaggio tra le due tifoserie con due tifosi (uno per parte) a sventolare in campo le bandiere delle due compagini, accompagnati dall’applauso di tutto lo stadio. Entrano in campo i giocatori e le due fazioni si esibiscono in due stupende coreografie, i palmesi festeggiano il compleanno del Nucleo facendo scendere un bellissimo striscione che ricopre tutta la curva, mentre i Giuglianesi con palloncini gialli e blu separati da uno striscione con su scritto ULTRAS GIUGLIANO, nulla lasciava presagire ciò che sarebbe successo dopo. Le prime avvisaglie si avvertono già nel primo tempo, nella curva della Palmese viene esposto uno striscione “OLD FIGHTERS”, gruppo ultras della Puteolana, gemellati con i palmesi ed acerrimi nemici dei giuglianesi che, a loro volta, rispondono esponendo uno striscione rubato ai flefrei del gruppo “URAGANO GRANATA” ed intonando cori del tipo “chi non salta è puteolano”. I Palmesi non raccolgono la provocazione, si pensa ad incitare la squadra ed i giuglianesi fanno altrettanto, tutto resta tranquillo fino all’intervallo, il tifo è discreto sia da parte dei giuglianesi sia da parte dei palmesi che, per una volta, mettono da parte i conflitti interni per sostenere la squadra in una partita particolarmente difficile. La situazione degenera nella ripresa, il Giugliano passa in vantaggio, Nocera viene espulso, i tifosi giuglianesi cominciano a festeggiare, un pallone finisce nel settore da loro occupato, non viene rimandato in campo, il gioco riprende con un altro pallone e mentre la Palmese è in fase d’attacco, eccolo rotolare sul prato con l’arbitro costretto a fermare il gioco, è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Partono i primi cori dalla curva della Palmese, il clima si fa incandescente, immediata la replica dei tigrotti, addio gemellaggio. Il Giugliano raddoppia e vince la partita, l’improvvisato settore ospiti esplode ancora, i giocatori ospiti festeggiano con i loro tifosi questa importantissima vittoria, poi il finimondo: si comincia con le invasioni di campo, intervengono le forze dell’ordine, i tifosi giuglianesi vengono immediatamente rispediti sugli spalti, altri carabinieri si sistemano sotto la curva rossonera per scongiurare l’entrata in campo dei tifosi, tentativo che fallisce, gli agenti vengono bersagliati da oggetti di tutti i tipi, molti ultras della Palmese entrano in campo, comincia una sassaiola con i tifosi avversari che devono guardarsi anche dai balconi dei palazzi adiacenti all’impianto palmese, cade giù di tutto, addirittura una sedia finisce nel settore occupato dagli ospiti. Con non poche difficoltà i carabinieri respingono i tifosi sulle tribune, ma nel frattempo un altro gruppetto dall’esterno lancia oggetti nei distinti, la guerriglia si sposta fuori, le forze dell’ordine sono costrette a sparare lacrimogeni per disperdere gli ultras partiti all’attacco, in breve torna la calma. Momenti di tensione anche in tribuna stampa, un gruppo di scalmanati distrugge la telecamera di una nota emittente locale ( TCS ), obiettivo dei facinorosi la cassetta con le immagini, che però viene salvata dall’operatore. Altri tifosi del Giugliano vengono ospitati negli spogliatoi per medicare lievi ferite patite negli scontri, poi tutto finisce, non resta che aspettare la sentenza del giudice sportivo che potrebbe essere pesante per entrambe le compagini.