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« Lucania e BasilicataRinnegato »

Saggezza contadina lucana

Post n°3 pubblicato il 13 Aprile 2010 da dreq
 

Un turista chiede ad un pastore: "lei è lucano ?" Il pastore rispose: "no, io so lu pastoro, lu cano è gghià che uarda i ppecure" (no, io sono il pastore, il cane è la a guardia delle pecore).

Un uomo chiede ad un contadino se fosse venuto a trovarlo il figlio. Risposta: "Figlieme si vene me face nu favore, si nun vene me ne face rui".  (se mio figlio viene mi fa un favore, se non viene me ne fa due).

Una contadina finalmente ha trovato un dottore che le risolvesse il problema: "allora è bravo quel dottore". La contadina: "è brav quand'anduina" (il medico è bravo quando indovina).

Dopo un lavoro, un falegname viene invitato a non essere troppo puntiglioso nella rifinitura del suo lavoro; risposta: "nun cè sta nisciuna differenz tra na fatia fatta bbona, e na fatia fatta malamente; tanto vale farla bbona, no?" (Non c'è nessuna differenza tra un lavoro fatto bene e un lavoro fatto male, allora tanto vale farlo bene).

Alla descrivone della mia ragazza, bruttina in volta ma dal bel fisico, un amico mi disse: "nun face nient si è brutta re faccia, basta che l'accuonze nu poco" (non fa niente se una ragazza è brutta di viso, basta sistemarla un po').

In riferimento ad una persona eccessivamente gentile: "Lu riavolo t'alliscia, pecchè te vole l'anima" (il diavolo ti accarezza, perchè vuole la tua anima).

Descrizione della natura umana: "Cu certa ggente, si fai nuvantanove cose bbone, ne sbaglie una, e come si nun avisse fatt nient: ià cumunzà r'accapo. Poi, ne fai n'ata nuvantanove bbone, sbagli ancora, ià cumunza r'accapo n'ata vota" (Con certe persone, se fai 99 cose buone e ne sbagli una, è come se non avessi fatto [mai] niente di buono e devi cominciare da capo. E se anche ne farai altre 99 buone e sbagli di nuovo, comunque ricominci da capo).

 
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