DislessiaDislessia e diritti negati |
MAPPE CONCETTUALI: BLOG TUTTI A BORDO DISLESSIA
AGGIORNAMENTO NOTIZIE SULLA DISLESSIA
"VORREI CHE........"
Vorrei che la scrittura
fosse leggera come una piuma,
che semplice fosse l'ortografia
ed avere una bella calligrafia.
Vorrei che i numeri non fossero dispettosi,
ma loro danzano giocosi,
e il 63 agli occhi miei
diventa un 36.
Non so fare le divisioni
e le altre operazioni?
Ma a voi chi ve lo dice
datemi una calcolatrice.
Vorrei leggere esattamente,
riconoscere le lettere velocemente,
ma tutto si confonde nella mia mente.
Voi siete capaci di leggere e imparare,
a me serve la sintesi vocale.
Vi chiedete tutto questo cosa sia?
Non è colpa mia,
si chiama DISLESSIA.
"Manuela Dolfi"
dal libro "Essenza di me"
dal libro "Pensami al Contrario"
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Nickname: luca.manu1989
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Daniel Pennac "Diario di scuola"
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IL NOSTRO SOGNO REALIZZATO
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"POESIE CHE NON SO LEGGERE"
Ciao bella mascherina
che sei nata stamattina
colori il carnevale
e guarisci da ogni male.
(Giulia 11 anni DSA)
L'autunno è già fra noi,
il suo debole vento trasporta
le piccole foglie,
che dagli alberi cadono lentamente.
Mentre le foglie cadono,
il cielo è grigio
e fa cadere piccole gocce d'acqua,
che brillano al sole
e rende più bello e brillante l'autunno.
(Matteo 10 anni Dislessico)
Tu sei un fiore io sono l'iverno
non posso toccarti, ne vederti,
ma ti amo lo stesso
anche se ci divide l'autunno.
(L. L. 13 anni)
Il vento che ulula nel fiore.
E intanto tu corri nel prato.
E il vento ulula.
(E.R. 8 anni Disortografica)
L'amore fa battere il cuore.
L'amore è bello e rosso.
L'amore è dentro ma non esce.
L'amore sa da chi andare
se lo lasci libero.
(Alex 11 anni DSA)
ALCUNI DISLESSICI FAMOSI
Leonardo Da Vinci, Albert Einstein, GalileoGalilei, Thomas A. Edison, Napoleone Bonaparte, Carlo Magno, Walt E. Disney, WinstonChurchill, Agatha Christie, Pablo Picasso, John Kennedy, Cher Sarkisan,Orlando Bloom, Tom Cruise, Whoopi Goldberg.
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Post n°579 pubblicato il 15 Settembre 2013 da luca.manu1989
Avvio del nuovo anno scolastico con un premio che dall'Italia vola negli States grazie al lavoro instancabile di tre mamme. Le nuove metodologie e le ultime tecnologie per studiare senza fatica saranno presentate nel corso della 5° Edizione del globo tricolore 2013.
Il Premio, il primo nel suo genere e nella lingua dei segni LIS, sarà presentato dalla conduttrice del TG1 Adriana Pannitteri il 28 settembre all'Auditorium del Seraphicum di Roma. Patrizia, Enrica, Emanuela sono tre mamme che hanno scoperto le nuove tecnologie e ora vogliono dimostrare come autismo, disturbi di apprendimento, concentrazione e dislessia non siano più un problema a scuola. La nuova didattica semplifica la vita a genitori, insegnanti e a tutti gli studenti. Una scuola per tutti è quella dell'inclusione.
Tra i vincitori: il primo tablet per la scuola, l' APP per lo smartphone,i nuovi software per scuole, Universita' e i doposcuola per un apprendimento facile e veloce.
Dopo cinque anni Patrizia Angelini, Presidente e ideatrice del Premio passerà il testimone a Massimo Veccia, presidente di Learn Italy NY, la prima scuola di Italiano per stranieri Oltreoceano. Poi la 6° Edizione del GT volerà a NY in occasione del Columbus day 2014. FONTE: etribuna.com VEDREMO POI COSA SARA' NELLA PRATICA ............. ............................ |
Post n°577 pubblicato il 08 Settembre 2013 da luca.manu1989
AUGURO A TUTTI GLI STUDENTI INSEGNANTI E PERSONALE SCOLASTICO UN BUON INIZIO ANNO SCOLASTICO CON LE PAROLE DI DON MILANI
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Post n°576 pubblicato il 04 Settembre 2013 da manuela1966
Un modo particolare di tenere la penna è quello definito "IMPUGNATURA A MORSO", che implica una particolare "serrata" nella tenuta e un movimento limitato della mano, con conseguente lentezza, sforzo e una pressione eccessiva sul foglio, per cui la scrittura risulta "impressa", con solchi sensibili al tatto. Il polso è costretto ad una torsione anomala, che in alcuni casi può interessare anche la spalla e il collo, le dita si indolenziscono fino a richiedere pause frequenti e si può avere anche una postura della spina dorsale. Il campo visivo è ridotto perchè occupato dalla mano, producendo quindi una visione monoculare con difficoltà di messa a fuoco. Io tengo la penna in questo modo, e ritrovo ogni difficoltà descritta quando vado a scrivere per più di due minuti. Certo che sia mia madre che la maestra si sono impegnate molto a farmi cambiare abitudine e con metodi non proprio piacevoli, la mia testardaggine ha però avuto la meglio. Oggi non si tenta più di correggere nei bambini il modo di scrivere, e mi viene da dire MENOMALE! Ai miei tempi si tentava di corregere il modo di scrivere, a volte anche con metrodi che definirei violenti, ricordo gli schiaffi sulle mani...................... forse la mia insicurezza e di contro il mio molto gesticolare nel parlare, vengono da qui. Lo trovi anche su Facebook alla nota: |
Post n°575 pubblicato il 02 Settembre 2013 da manuela1966
I progetti dell'associazione nelle scuole. E da settembre i libri digitali parlati saranno in tredici biblioteche genovesi. Inizia il corso di lettura espressiva ad alta voce. Adov (Associazione Donatori Voce) è nata dall’amore dei suoi volontari per la lettura. Ma se leggere sembra a molti di noi un gesto semplice e rilassante, c’è chi per avvicinarsi a un libro ha bisogno di un aiuto. Parlo delle persone non vedenti, ipovedenti, ma anche di chi soffre di dislessia.
Il progetto è partito nel 2010 dall’incontro con la Berio di Genova: «Abbiamo donato alla biblioteca l’intero patrimonio di libri per non vedenti realizzato dai volontari Adov di Pavia, con l’obiettivo di potenziare poi il servizio», spiega Rocco Rocca, presidente della sezione genovese.
«Poi abbiamo incontrato l’emergenza dislessia, e abbiamo dato vita a un progetto legato alla scuola. I bambini dislessici spesso si sentono soli con il loro problema, e aiutarli non è sempre facile. Dopo una prima esperienza nelle scuole medie genovesi, abbiamo avviato una collaborazione con due case editrici di libri scolastici: Giunti Scuola e La Spiga». I volontari Adov hanno letto le pagine di tutti i libri di testo pubblicati dalle due case editrici: «Le famiglie che lo richiedono possono scaricare i libri letti dai nostri volontari. Questo non è un servizio dedicato esclusivamente ai ragazzi dislessici: tutti possono richiedere il servizio».
Ora i volontari si dedicano alla narrativa: «Sono soprattutto i bambini più piccoli ad aver bisogno che a leggere sia una voce umana, e non quella di un freddo programma di sintesi vocale. Solo in questo modo è possibile entrare in armonia con il bambino e con la sua mente. I nostri sono libri digitali parlati, ascoltabili su computer e molto semplici da usare. Una delle particolarità è che ogni pagina viene letta da una voce diversa. Questo cattura maggiormente l’attenzione di chi ascolta».
I libri di narrativa letti dai volontari Adov entreranno a far parte di una piccola biblioteca composta da 1521 audio libri per persone non vedenti e 169 per i dislessici. Sono tredici le biblioteche urbane genovesi coinvolte nel progetto: Benzi, Berio, Brocchi, Bruschi, Campanella, Cervetto, De Amicis, Firpo, Gallino, Guerrazzi, Lercari, Saffi e Podestà. Le biblioteche comunicheranno inoltre la presenza dei libri digitali alle scuole.
«A partire da settembre 2013 sarà possibile ordinare nelle biblioteche i libri a catalogo. Adov riceverà la richiesta e in una settimana metterà a disposizione il cd con la registrazione», spiega ancora Rocca.
Ma come si svolge il lavoro dei volontari Adov nella lettura dei libri? «I lettori attivi sono una sessantina. Ogni persona riceve via mail poche pagine per volta, in modo che riesca a leggere e registrare con tranquillità». Ma per imparare i trucchi della lettura espressiva ad alta voce e aiutare così Adov a portare avanti i propri progetti sta per iniziare il nuovo corso di formazione: l’appuntamento è dal 24 settembre, ogni martedì dalle 19 alle 22 in via della Crocetta 1, con cinque lezioni tenute da Maria Grazia Tirasso e Francesco Nardi, in collaborazione con Celivo.
Per saperne di più e iscriversi basta contattare l’associazione ai numeri 333 1602954 e 318 615181, oppure scrivere agli indirizzi rocco.rocca@fastwebnet.it, adovgenova@libero.it e genova@adov.it. FONTE: mentelocale.it |
Post n°574 pubblicato il 28 Agosto 2013 da luca.manu1989
Una ricerca condotta dall’Università di Vanderbilt in Tennessee e dalla facoltà di medicina del John Hopkins rileva che 3 bambini su 10 non capiscono gran parte di ciò che leggono e alcuni di loro soffrono di un deficit della comprensione che va considerata un serio disturbo dell’apprendimento. UN DEFICIT DELLA COMPRENSIONE – La dislessia, disturbo per cui il bambino confonde le lettere e fa fatica a riconoscere la parola scritta, è stata per molto tempo il focus primario delle ricerche sulla lettura. Ma non si è dedicata altrettanta attenzione a un altro disturbo specifico dell’apprendimento per cui il bambino legge bene ma ha difficoltà a comprendere il significato di ciò che legge – un deficit della comprensione che è indicato con la sigla S-RCD (Specific Reading Comprehension Deficits). Questo è quanto affermano i responsabili della ricerca del Peabody College, Laurie Cutting, Patricia e Rodes Hart Chair.
COME FUNZIONA IL DISTURBO – “Per capire come funziona possiamo ricorrere a un esempio”, spiega Laurie Cutting. “Pur non conoscendo la lingua, io posso leggere lo spagnolo, perché conosco i suoni associati alle lettere e come si pronunciano le parole, ma non so dire cosa significhino effettivamente. Lo stesso accade al bambino che soffre di questo disturbo. Quando un bambino legge bene si dà per scontato che capisca ciò che legge, ma in realtà 3 bambini su 10 non comprendono gran parte di quello che leggono. Quando il disturbo viene diagnosticato, spesso in terza o quarta elementare, ha già provocato disfunzioni nel processo di apprendimento”.
ANOMALIE DELL’ATTIVITÀ CEREBRALE – I ricercatori sono riusciti a definire con precisione in che modo l’attività cerebrale risulti alterata nei bambini che soffrono di dislessia, ma nessuna risonanza magnetica, finora, ha consentito di delineare il profilo neurologico di quei bambini che soffrono di un deficit della comprensione nonostante abbiano buone capacità di lettura. I recenti studi condotti sui bambini hanno mostrato che l’attività cerebrale dei soggetti che manifestano questo disturbo differisce dall’attività cerebrale di quelli che soffrono di dislessia. Alla dislessia sono associate anomalie nella regione cerebrale normalmente attivata durante la lettura, mentre all’S-RCD sono associate anomalie nella regione tipicamente deputata alla funzione della memoria.
L’OBIETTIVO DELLA RICERCA – “Può essere che questi bambini attivino meccanismi neurobiologici differenti da quelli comuni per la lettura, meccanismi che non sono adatti a supportare la comprensione”, afferma Laurie Cautting. “Il nostro intento è capire con precisione i differenti funzionamenti cerebrali associati ai vari disturbi della lettura e come possiamo attivare invece quelli che supportano le normali capacità di lettura e comprensione”.
L'IMPORTANZA DI UNA DIAGNOSI PRECOCE – È importante, comunque, che genitori e insegnati non si limitino soltanto a verificare la capacità del bambino di leggere speditamente un testo, ma si preoccupino sempre di verificare anche quanto il bambino abbia compreso, discutendo con lui di quella che ha letto. Una precoce diagnosi aiuta infatti i percorsi di recupero, di modo che i bambini non subiscano complicazioni ulteriori nel loro sviluppo cognitivo. Fonte: libreriamo.it |
Post n°573 pubblicato il 25 Luglio 2013 da manuela1966
E' in uscita a settembre un libro scritto a tre teste da: Francesca Storace, Luciana Ventriglia e Annapaola Capuano “BES e DSA La scuola di qualità per tutti”, Casa Editrice Libri Liberi. La tematica è quella dei DSA e dei Bisogni Educativi Speciali che è di grande attualità per il mondo della scuola. Abbiamo concepito il libro come supporto in grado di affiancare e coinvolgere in modo strategico tutti i protagonisti del processo di inclusione scolastica. Nucleo centrale è la proposta di numerosi strumenti operativi mirati a sistematizzare le competenze osservative, gestionali, organizzative e comunicative della scuola che fanno di questo testo un manuale applicativo della normativa. LIBRO BES e DSA La scuola di qualità per tutti di Annapaola Capuano, Franca Storace, Luciana Ventriglia
Casa Editrice Libri Liberi In uscita a Settembre 2013 Il libro è un prezioso supporto in grado di affiancare e coinvolgere in modo strategico tutti i protagonisti del processo di inclusione scolastica: responsabili CTS e CTI, dirigenti scolastici, docenti, referenti DSA, responsabili BES, gruppi di lavoro interni alla scuola, genitori e studenti. Ogni capitolo è strutturato con mappe e organizzatori grafici per rendere operativi i concetti teorici, fornire spunti di lavoro, suggerimenti e proposte pratiche di strategie metodologiche e didattiche utili per impostare percorsi educativo-didattici inclusivi, volti a promuovere il pieno apprendimento di tutti gli alunni. Nucleo centrale del libro è la proposta di numerosi strumenti operativi mirati a sistematizzare le competenze osservative, gestionali, organizzative e comunicative della scuola che fanno di questo testo un efficace manuale applicativo della normativa: griglie di osservazione per la rilevazione di prestazioni atipiche finalizzate al riconoscimento di situazioni a rischio di DSA nella Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado, griglie osservative per il monitoraggio del processo di acquisizione della strumentalità della scrittura, della lettura e del calcolo nella Scuola Primaria, griglie per l’individuazione di aree relative ai Bisogni Educativi Speciali, questionari auto-osservativi per gli studenti e questionari per i genitori atti a favorire la raccolta di informazioni per la stesura e il monitoraggio del PDP e per garantire il successo formativo degli studenti, modelli di PDP per i BES, modelli di comunicazione scuola – famiglia, modelli di segnalazione degli alunni che manifestano persistenti difficoltà nell’apprendimento, modelli di verbale del Consiglio di classe. Tali supporti , accessibili sia in cartaceo che informatizzato, sono " testi liquidi", personalizzabili e modificabili in base alle esigenze del proprio contesto scolastico.
Dal Blog: Tutti a bordo dislessia
Sito della Casa Editrice: http://www.libriliberi.com/
E con questa bella notizia il Blog Dislessia va in vacanza, auguriamo a tutti una serena estate, a tutti voi diamo appuntamento a Settembre, con nuove notizie e informazioni sul DSA. Grazie, un abbraccio da: Manuela, Massimiliano e Luca
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Post n°572 pubblicato il 15 Giugno 2013 da luca.manu1989
"AMMESSO CLASSE"= PROMOSSO!!!!! Evvai! Matteo (figlio di Manuela) è uno dei superstiti della 1B Elettrico Elettronico dell'Istituto Cellini di Firenze. Più che il quadro dei risultati finali dell'anno Scolastico 2012/2013, pareva un Bollettino di Guerra: su 27 alunni, 9 promossi, 5 bocciati e 13 rimandati............................ e nelle altre prime non andava poi tanto meglio! Adesso accantoniamo i libri, mettiamo a riposo lo zaino e tutti i materiali, con cura riponiamo le attrezzature: cacciaviti, pinze, fili elettrici, ecc, ecc, e ci godiamo la meritata pausa estiva! Ovviamente dopo aver festeggiato! Notare bene: dei 9 promossi 6 sono DSA! L'impegno, la costanza, e lo sforzo, sono stati premiati. Complimenti ai ragazzi che nonostante le difficoltà hanno dimostrato di RIUSCIRE! Bravissimi! Un grazie va anche alle Rappresentanti di Classe (tra cui la Manu), che si sono battute per tutto l'anno per vedere riconosciuti ed applicati i diritti dei DSA, un grazie va al Cordinatore di Classe degli Insegnanti, deliziosa donna e competente Insegnante. Quando le cose vangono comprese e le regole rispettate da ogni parte, quando ognuno fa il "suo", i risultati si vedono. Grande la soddisfazione di questi ragazzi, che con le lacrime agli occhi si sono abbracciati fortemente. |
Post n°571 pubblicato il 09 Giugno 2013 da manuela1966
Thomas G. West, dislessico, autore del libro “L’occhio della mente”, ha trattato di pensatori visivi, computer, grafica e visualizzazione dei dati, ricerca neurologica e persone dotate con dislessia e altre difficoltà di apprendimento. Egli lavora al Krasnow Institute, presso il Center for the Study of Dyslexia and Talent. West identifica le qualità riscontrate nei dislessici: |
Post n°570 pubblicato il 09 Maggio 2013 da manuela1966
Visto i nuovi tagli effettuati sulla sanità pubblica, i LIONS Toscani di nuovo in prima fila CONCRETAMENTE a favore dei bambini/ragazzi con DSA. Venerdì 12/04/2013 è stato firmato un protocollo d'intesa tra i Lions Toscani ed il C.R.O. di Firenze. Qualora non fosse possibile accedere al servizio di diagnosi tramite il SSN, i Lions hanno messo a disposizione euro 13.000/00 (tredicimila/00) a favore delle famiglie con reddito Isee inferiore a 18mila euro per poter effettuare gratuitamente (presso il Centro Rieducazione Ortofonica di Firenze) la valutazione indispensabile per accedere nelle scuole alle misure compensative/dispensative previste dalla legge 170. |
Post n°568 pubblicato il 11 Aprile 2013 da manuela1966
Rossella Grenci: "Capire la mia dislessia", il nuovo libro edito da Erickson. Ed eccomi finalmente a presentarvi il mio ultimo lavoro: Capire la mia dislessia.
Dire che sia l’ultimo non è proprio corretto. Si tratta della riedizione del mio primo libro, uscito nel 2001, completamente rinnovata nella parte teorica iniziale, con nuovi disegni e con una novità assoluta: le schede pratiche alla fine delle 2 parti in cui è diviso il libro. Diverso anche il finale che ho dato, con il “racconto del drago”. Insomma: un libro nuovo a tutti gli effetti!
Tutto ciò è stato possibile grazie alla grande professionalità del team delle Edizioni Erickson che mi hanno sostenuto ed indicato nuove possibilità di contenuti e forme.
Di cosa parla?
Perchè tutto ciò aiuta il bambino a comprendere, a rendersi conto che non è solo, a non sentirsi un malato, a sapere che può farcela, anche se non sempre sarà facile.
Ormai per scelta, dopo il mio lavoro precedente, ho fatto in modo che il testo avesse le caratteristiche di ergonomia visiva che ne garantiscono un’alta leggibilità per i bambini dislessici.
Un’altra caratteristica del libro è la possibilità di chiedere la versione digitale del volume, che consente di leggere i testi con un lettore vocale. CONTINUA SUL Blog di Rossella Grenci |
Post n°566 pubblicato il 07 Aprile 2013 da manuela1966
(per firmare la petizione clikka sull'immagine qui sopra) In base alla legge 11 ottobre 1990, n. 289 "Modifiche alla disciplina delle indennità di accompagnamento di cui alla L. 21 novembre 1988, n. 508, recante norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi civili ed ai sordomuti e istituzione di un'indennità di frequenza per i minori invalidi", gli alunni e gli studenti con DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) hanno il diritto di chiedere l’indennità di frequenza. Secondo la suddetta legge, così come attualmente formulata, per chiedere l'indennità a favore dei DSA, si può, però, solo far riferimento all'opzione per invalidità civile e questo è in contrasto con la legge 170/2011, che stabilisce, per gli alunni e studenti DSA, un percorso diverso da quelli che si avvalgono della legge 104/92. I DSA non sono invalidi civili, né portatori di handicap.
Considerate tali evidenti imprecisioni e lacune, le ASL e le sedi INPS territoriali interpretano la legge non sempre in maniera consona ai diritti dei bambini e dei ragazzi DSA.
Chiediamo, per questo, che vengano apportate modifiche alla legge 289/90 o che venga emesso un nuovo provvedimento legislativo, che stabilisca chiaramente e senza equivoci interpretativi che gli alunni e gli studenti con DSA, regolarmente certificati, hanno diritto all’indennità di frequenza, fino al 23° anno di età (compresa quindi l’eventuale frequenza a corsi di laurea), per affrontare tutte le necessarie spese relative al loro percorso formativo: per l'acquisto di strumenti compensativi, quali computer, programmi e tutti quegli strumenti, fondati sull'informatica e non, indispensabili a ogni singola persona, in considerazione anche del fatto che le scuole e le università non sono in grado di fornirli; e per il pagamento delle sedute logopediche di riabilitazione, alle quali molti genitori debbono ricorrere privatamente, per far fronte alle carenze delle strutture pubbliche, evitando di arrecare un enorme danno ai bambini e ai ragazzi, che rimarrebbero vittima di lunghe liste di attesa.
L'ACUILONE ADAR - Associazione Dislessia Adulti Ragazzi (http://www.acuilone.com) |
Post n°565 pubblicato il 03 Marzo 2013 da manuela1966
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Post n°564 pubblicato il 01 Marzo 2013 da manuela1966
Sin da piccoli siamo stati educati con la convinzione che i videogiochi facciano male... lungi da noi negare che l'eccessiva esposizione possa causare problemi, specie alla vista (come l'eccesso di qualsiasi cosa, dopotutto), ma forse qualche genitore un po' troppo zelante rimpiangerà di non aver lasciato giocare il figlio qualche oretta in più dando uno sguardo allo studio condotto dall'Università di Padova e pubblicato su Current Biology. L'analisi svolta da Andrea Facoetti - consulente all’Istituto Scientifico E. Medea - e dal suo staff ha infatti registrato come i videogiochi "d'azione", possano aiutare i ragazzini dell'età dello sviluppo a contrastare il fenomeno della dislessia, che colpisce mediamente un bambino su 10. "I videogiochi d'azione migliorano molti aspetti dell’attenzione visiva e favoriscono l'estrazione di informazioni dall'ambiente" sottolinea Facoetti "Dover colpire un bersaglio periferico in movimento comporta un’abilità di percezione del contesto e quindi di rapida attenzione al particolare che aiuta i bambini dislessici molto di più di un allenamento alla lettura. Grazie ai videogiochi i bambini dislessici hanno imparato a orientare e focalizzare la loro attenzione per estrarre le informazioni rilevanti di una parola scritta in modo più efficiente, riducendo l’eccessiva interferenza laterale di cui sembrano soffrire. Per non parlare poi del problema del dropout: i trattamenti tradizionali sono spesso noiosi, molti bambini abbandonano". I risultati parlano chiaro: presi come campione due gruppi di bambini dislessici non abitualmente videogiocatori, questi sono stati sottoposti a nove sedute di gioco di 80 minuti l'una, per un totale dunque di 12 ore di trattamento. Il primo gruppo si è intrattenuto con videogiochi d'azione, il secondo con videgiochi non-d'azione: al termine delle sessioni, i ragazzini del primo gruppo avevano tutti migliorato la loro velocità di lettura e dimostrato progressi in altri test di attenzione, con progressi paragonabili a circa un anno di esercizi di lettura tradizionali. I risultati sono stati confermati da un successivo controllo "a freddo" operato due mesi dopo l'esperimento. E' presto però per parlare di "cura miracolosa": "Questi risultati sono molto importanti per comprendere i meccanismi cerebrali che stanno alla base della dislessia – continua Facoetti – ma non possiamo raccomandare i videogiochi senza il controllo o la supervisione di uno specialista della riabilitazione neuropsicologica. Ricordiamo che un trattamento non si improvvisa e funzionano solo certi tipi di videogiochi: quelli di azione che agiscono sui circuiti cerebrali legati alla percezione del movimento". I risultati sono però sufficientemente incoraggianti per portare ad un nuovo stadio d'analisi, il quale prevede lo sviluppo di appositi videogiochi per tablet che verranno presto testati sui ragazzi dislessici delle scuole d'infanzia di Lecco. Fonte: Gamesurf |
Siamo la generazione dei futuri disoccupati, quelli che erano destinati ad esserlo fin dalla nascita. Siamo i figli di una generazione che ha caricato sulle nostre spalle un enorme debito. Siamo coloro che vedono ogni giorno svanire sogni e speranze insieme ai fondi destinati all'istruzione. Siamo noi che non possiamo pensare di avere una famiglia perché sappiamo che non avremo mai la stabilità necessaria per averne una. Tanti continueranno a dire che siamo i "giovani d'oggi", ragazzi che non hanno né ambizioni né valori. Continueranno a dirlo, senza chiedersi mai, perché abbiamo smesso di credere in un paese che non crede più in noi. |
Post n°562 pubblicato il 04 Febbraio 2013 da luca.manu1989
La dislessia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), ha una base genetica ed è dunque congenita. Essere dislessici significa avere difficoltà a decodificare un testo scritto. Quando da bambini impariamo a leggere iniziamo dalle sillabe e poi leggendo insieme le varie sillabe formiamo le parole, pian piano questo processo diventa automatico, i dislessici non automatizzano il processo, in genere sono molto lenti a leggere, si affaticano e commettono errori.
Dobbiamo ricordare che circa a metà della seconda elementare vengono somministrati dei test, prove di lettura e comprensione, che rivelano in maniera oggettiva questi disturbi. Cosa fare nel caso in cui scopriamo che nostro figlio è dislessico?
Una diagnosi di dislessia può spaventare, soprattutto quando non si conosce questo disturbo, è doveroso ricordare che la dislessia non è un deficit intellettivo, il quoziente intellettivo dei dislessici in molti casi anzi è superiore alla norma.
Il primo dovere della famiglia in questi casi è riconoscere e accettare la difficoltà, solo quando è avvenuta l’accettazione è possibile mettere in campo strategie di supporto in collaborazione con gli insegnanti e il referente sanitario. E’ importante che ci sia sinergia perché solo attraverso la collaborazione tra famiglia e insegnanti, sotto la guida del neuropschiatra si può prevenire la sfiducia del bambino che vede fallire i propri sforzi di essere “bravo”. Motivare i bambini, trovare i loro punti di forza per accrescerne l’autostima è il dovere di ogni genitore, un dovere che diventa ancora più urgente nel caso di bambini dislessici.
Oltre alla spinta motivazionale è necessario nel caso dei bambini dislessici che si attivino in una serie di accorgimenti, chiamati strumenti compensativi, come l’uso di cd rom interattivi, strumenti informatici dotati di videoscrittura con correttore ortografico, l’uso della calcolatrice. Nel luglio 2010 è stata emanata la legge 170 per garantire il diritto allo studio agli studenti con diagnosi di DSA delle scuole di ogni ordine e grado. Fonte: Stile Femminile |
Post n°561 pubblicato il 03 Febbraio 2013 da luca.manu1989
I bambini che soffrono di Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), come la dislessia, si presentano spesso immaturi e carenti nelle autonomie di base. Questa tesi, frutto di una ricerca condotta dall’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) insieme alla cattedra di Psicologia dinamica dell’Università di Padova, è stata confermata dagli ultimi dati Istat. Infatti, l’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che il 34,5% degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie non è autonomo. I problemi più frequenti in questi soggetti, ha precisato l’ente, riguarderebbero “il ritardo mentale, i disturbi del linguaggio, quelli dell'apprendimento e dell'attenzione". L’IdO, nel corso dell’ultimo convegno nazionale su ‘Le Dislessie’, ha sottolineato come l’ansia e la bassa autostima incidano sulla capacità dei bambini di utilizzare correttamente l’attenzione e più esattamente la capacità di concentrazione e la memoria, causando una difficoltà nello gestirsi autonomamente e di conseguenza negli apprendimenti. La ricerca dell’Istituto di Ortofonologia ha infatti dimostrato che le principali problematiche relative alle condotte di base (alimentazione, sonno, controllo sfinterico e inserimento scolastico) hanno riguardato il 68% dei bambini con Dsa in due condotte particolari: il sonno, agitato con continui risvegli notturni e il protrarsi in questi soggetti di fenomeni tipo enuresi e stipsi. “I dati Istat - ha affermato Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO - confermano la nostra tesi e consentono di spiegare l’incredibile aumento dei Dsa, avvalorando l’ipotesi psicologica quale origine di questi disturbi. D’altra parte - ha concluso lo psicoterapeuta - in questi ultimi cinque anni oltre alla dislessia sono raddoppiati tutti i disturbi dell’età evolutiva, quali i disturbi del comportamento, la balbuzie, i tic, l’ansia, le fobie scolari, etc., così come hanno riportato il servizio dell’Età Evolutiva della ASL e l’Ordine degli psicologi del Piemonte”. FONTE: AgenParl "La dislessia ha come origine un problema psicologico?" Ma per cortesia, semmai è l'inverso, la Dislessia è fonte di problemi pscicologici se non compresa............... |
Post n°560 pubblicato il 30 Gennaio 2013 da manuela1966
La Direttiva del 27 dicembre 2012 contiene indicazioni su strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Tra gli aspetti trattati dalla direttiva del 27 dicembre 2012 appena pubblicata sul sito del Miur e riguardante “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, il Ministero illustra quali sono gli interventi messi in campo per i Bisogni Educativi Speciali (BES)
In particolare, viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
Con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, le scuole possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011).
Fondamentale è anche la necessità di adottare una didattica che sia denominatore comune per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno, una didattica inclusiva più che una didattica speciale.
In tal senso, alle richieste di approfondimento e accrescimento delle competenze di docenti e dirigenti scolastici, il Miur ha sottoscritto un accordo quadro con le Università presso le quali sono attivati corsi di scienze della formazione finalizzato all’attivazione di corsi di perfezionamento professionale e/o master rivolti al personale della scuola.
A partire dall’anno accademico 2011/2012 sono stati attivati 35 corsi/master in “Didattica e psicopedagogia dei disturbi specifici di apprendimento” in tutto il territorio nazionale ed è ora stata predisposta una ulteriore offerta formativa che si attiverà sin dal corrente anno scolastico su alcune specifiche tematiche emergenti in tema di disabilità, con corsi/master dedicati alla didattica e psicopedagogia per l’autismo, l’ADHD, le disabilità intellettive e i funzionamenti intellettivi limite, l’educazione psicomotoria inclusiva e le disabilità sensoriali. FONTE: Educazione & Scuola |
Post n°559 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da manuela1966
SONO ARRABBIATA! NUOVA PROF D'INGLESE E COMPITO A SORPRESA! PS: Noto che ci sono una caterva di errori, quando sono incazzata ne faccio ancora di più........... orgogliosa dei miei errori, altrimenti non sarebbe scritta da una disgrafica, disortografica, dislessica e discalculica......... ho finito i dis! |
Post n°558 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da manuela1966
COMPITO DI GRAMMATICA SUI VERBI 8! Sono allibita.......... Matteo, mio figlio minore, DSA con grossi problemi mnemonici a breve termine è riuscito a fare un bel compito sui verbi (che odia forse di più delle tabelline). Un grande traguardo, raggiunto anche grazie alla bravura della sua Prof. Diamo a Cesare quel che è di Cesare!
Manuela Dolfi |
Post n°557 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da luca.manu1989
CIVITA CASTELLANA – (c) I Lions sono da alcuni anni impegnati nel service sulla “Dislessia”, per sensibilizzare le famiglie e le scuole su tale argomento. Anche quest’anno continua l’opera di sensibilizzazione con incontri e dibattiti con genitori e insegnanti. La Dislessia determina la incapacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente, e insieme a disortografia e discalculia costituisce i DSA (disturbi specifici di apprendimento).
E’ presente in bambini intelligenti che non hanno altri problemi di sviluppo e interessa circa un milione e mezzo di persone; la diagnosi deve esser eseguita il prima possibile per consentire al bambino di esser guidato da esperti e da genitori preparati e di ricevere un insegnamento adeguato da parte di maestri e professori; infatti, in tali condizioni può imparare normalmente come gli altri studenti.
Anche il Presidente del club Lions Civita Castellana Falerii Veteres, Sandro Pedica, sensibile a questo argomento che riguarda il benessere dei bambini, ha voluto svolgere il service sulla Dislessia, con il patrocinio del Comune di Civita Castellana, e con la fattiva collaborazione del AID ( Associazione Italiana Dislessia ) e delle Scuole Locali. L’appuntamento è per martedì 29 gennaio, alle ore 10, presso l’Auditorium Suore Clarisse Francescane del SS Sacramento (via Vincenzo Feretti 126, Civita Castellana). FONTE:ON TUSCIA |
IL TEAM DEL BLOG
DON'T SHOOT ME (MACCHIONI-MARCHETTI)
SITI UTILI/PREFERITI
IL LIBRO DI TESTIMONIANZE
"Pensami al Contrario"
Nelle librerie Feltrinelli su prenotazione
Filippo Barbera
"Un insolita compagna: la dislessia"
Autore: Filippo Barbera
ISBN 978-88-8449-481-8
SOSPETTO DISLESSIA?
ORLANO BLOOM: LOTTO ANCORA CONTRO LA DISLESSIA
Il divo Inglese ammette di far fatica a leggere i copioni e a memorizzare le battute a causa della sua Dislessia
TU POTRESTI ESSERE DISLESSICO MA STRAORDINARIO! "UNA NUOVA STELLA SULLA TERRA"
Dedicato a chi pensa di essere una nullità, a chi pensa di non farcela, a chi si sente diverso, a chi vive il disagio scolastico, a chi si sente incompreso, a chi........ è dislessico come me.
Manuela
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