Creato da due.di.coppe il 08/02/2011

due di coppe

quando la briscola è bastoni, col due di coppe ci fai poco.

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Citazioni nei Blog Amici: 5
 

 

Terapie

Post n°16 pubblicato il 12 Luglio 2011 da due.di.coppe

Quando sei malato, vai dal medico e questi, dopo averti visitato, ti fa la diagnosi.
Dopodichè, ti prepara un bel fogliettino bianco e rosa con su scritta le medicine che devi prendere, e con che posologia.
A quel punto, tu te ne vai in farmacia, e ti prendi le medicine.
Con questi pochi passi, che peraltro possono durare anche una mattinata o un pomeriggio intero, tu hai deciso tre cose:
- che c'era qualcosa che non andava in te;
- che ne avevi avuto abbastanza del male;
- che avevi bisogno di qualcuno che ti desse una mano.
Ma con queste tre cose, che di per se sono già un bel passo, non hai ancora risolto il tuo malessere.
Se le medicine le lasci nella loro confezione, tu non guarirai.
Nemmeno tirar fuori la pillola e tenerla in mano ti servirà: l'osmosi medicamentosa non funziona con le pillole.
Quindi decidi di prenderle queste pillole, perchè sai che solo così puoi guarire.
Ma ancora non basta.
E' si, è proprio un mondo difficile: non basta mai.
Dopo ti è richiesto un ulteriore sforzo, quello più impegnativo, quello più duro da rispettare.
La perseveranza nella terapia.
Non esiste che ti passi una laringite se non prendi l'antibiotico per almeno 5 giorni.
Nessuna malattia ce l'hai oggi e domani basta.
E' sempre un processo lungo, dove ti è richiesta la costanza e la perseveranza, anche se i risultati tardano ad arrivare.
O forse loro non tardano nemmeno: sei tu che li vorresti vedere subito.
E allora, dopo aver deciso che non stai bene ed esserti fidato di qualcuno che ti ha prescritto la terapia, ci serve altro.
Ci servi tu.
Sempre!

ddc

 
 
 

Svoltando

Post n°15 pubblicato il 12 Luglio 2011 da due.di.coppe

Cambiare direzione non è facile.
Tuttavia spesso è obbligatorio.
Come quando ti ritrovi ad un incrocio con un senso unico: puoi andare solo dalla parte indicata dal segnale.
Non proprio: puoi anche provare a svoltare dall'altra parte.
Ma te ne assumi tutti i rischi.
Magari non li valuti tutti subito.
Ma poi il conto da pagare ti arriverà sicuramente.
E allora ti sentirai ancora più fesso, perchè, oltre al danno, anche la beffa del fatto che lo sapevi che poteva andar a finir così.
E allora, anche se seguire il senso unico vorrà dire fare il giro più lungo, metterci più tempo, fare più strada, ragionevolmente quella è la soluzione...migliore? giusta?
No, penso solo quella sia sa la soluzione indicata.
Le scorciatoie, di solito, poi presentano il conto.
Quindi?
Quindi svolto nella direzione indicata.
Che poi, in fondo, come la vedi la vedi, sta tutto in come la vedi.
E allora vedo di vederla bene!

ddc

 
 
 

Movimento paradosso

Post n°14 pubblicato il 08 Luglio 2011 da due.di.coppe

Pensavo a quanto perversa sia la natura umana.
A quanto il demiurgo abbia deciso di infondere nell'uomo dei modelli che vengono invocati e applicati automaticamente in certe situazioni e che portano al risultato opposto rispetto a quello desiderato.
Dei "movimenti paradosso" appunto, ovvero contro la logica del movimento stesso.
Il movimento a cui penso è estremamente semplice e lampante, cosiccome la risposta automatica e il risultato opposto che essa ottiene.
Quando la persona che ti è vicina si allontana da te, la prima cosa che ti viene da fare è quello di riavvicinarti più di prima a lei, colmandola di attenzioni lei, e di interrogativi e aspettative tu.
E in questo modo, il risultato è scontato: lei si allontenerà ancora di più da te, perchè si sentirà soffocata, non riuscirà ad avere quella libertà di star da sola che ha cercato allontanandosi da te.
Con il senno di poi, ma si sa che del senno di poi son piene le fosse, sarebbe ben più funzionale anche un nostro allontanamento.
In questo modo l'altra persona in primis avrebbe il tempo e lo spazio che chiede, e in secondo luogo non darebbe così per scontato la nostra vicinanza sempre e comunque.
Magari questo non risolverebbe la situazione, ma sicuramente eviterebbe di aggiungere tensione a tensione.
In fondo, la teoria del "rocchetto col gatto" funziona sempre.
Finchè fai muovere un rocchetto di filo davanti alla faccia di un gatto, questi impazzirà per cercare di impossessarsene, ballerà sulle zampe posteriori pure di raggiungerlo e farlo suo.
Ma non appena quel roccetto verrà lasciato a terra inerme, il gatto lo degnerà solo di qualche sguardo, e poi lo snobberà, andando in cerca di qualche altro gioco più interessante.
E allora, se questo è quanto, se la reazione più funzionale è quella che meno viene automatica, che risulta più difficile, che costa di più, perchè siamo programmati in modo così disfunzionale?
Un demiurgo burlone quindi, che si diverte a farci arrivare le cose che fanno al caso nostro sempre un po' più in la, mai a portata di mano.
Forse perchè non gli piaceva vederci pigri nel fornendoci facilmente le cose giuste per noi.
Beh, spero almeno lui si diverta.
Io proprio no!

ddc

 
 
 

Un giorno, una vita.

Post n°13 pubblicato il 07 Luglio 2011 da due.di.coppe

Un giorno, nemmeno molto lontano, mi è capitato:
- di sentirmi dire "ti amo" più volte di quante non me lo sia sentito dire in una vita intera;
- di aver fatto l'amore un numero di volte che non avrei mai creduto, e tutte le volte in maniera assolutamente perfetta;
- di aver il cuore trafitto da stilettate precise come nessun'altra volta prima;
- di scoprire che una persona può essere innamorata di una persona, ma non sentirsi la sua compagna;
- di imparare che, per paura di mettersi in gioco, si può scegliere deliberatamente di soffrire, lasciando ciò che si ama per rifugiarsi nella familiare tana di dolore solitario dove i conti si fanno solo con se stessi;
- di osservare che le parole dicono "ti lascio!", i gesti dicono "rimango quì!";
- di sentirmi dire "...e adesso cacciami tu perchè io non riesco ad andarmene!" dalla stessa bocca dalla quale poco prima era uscito "Non posso chiederti altro. E' meglio che chiudiamo qui!";
- di scoprire di aver il coraggio, forse dato dalla disperazione, di dire "Ma dove vuoi pensi di andare? Tu credi di riuscire a starmi lontana ma alla fine sempre qui torni!";
- di dover prendere atto che la chimica tra due persone esiste, e quando c'è, ha effetti dirompenti!;
- di dover prender atto mio malgrado, che se una persona sceglie di non sceglierti nonostanto tutto, questa cosa ti fa un gran male.

E non il finale di un melodramma, di un film strappalacrime, di uno spettacolo teatrale, di una telenovela.
No, questa è tutta vita.
Vita vera, vita che mi ha fatto fare un viaggio dagli inferi al paradiso, con ritorno nell'arco di poche ore.
Perchè, se per caso me lo fossi scordato, la vita è questo: solo delle fottutissime montagne russe, che ti fanno toccare il cielo, ti ricacciano in basso subito dopo togliendoti il fiato, per poi farti venir la nausea mentre ti fanno avvitare su te stesso.
Io non avevo pagato il biglietto per questo giro di giostra.
Non lo avevo chiesto io.
O forse non è vero.
Sto mentendo a me stesso: il biglietto lo avevo ben chiesto io.
E avevo pure insistito quando sembrava non ci fosse per me.
Quindi adesso non mi posso lamentare.
"Si ma io non pensavo, non credevo, speravo fosse diverso...."
We regret, but this is the game: if you say yes at the start, then you cannot leave it till the end.

Questo è per me, per la mia memoria, per non dimenticare quanto ci si possa fare male!!

ddc

 
 
 

Consigli - parte seconda

Post n°12 pubblicato il 07 Luglio 2011 da due.di.coppe

Che poi dar consigli non è nemmeno così semplice.
Perchè le situazioni non sono mai lineari, e i comportamenti umani non li trovi descritti precisamente nei manuali.
Che se fosse così, non ci sarebbe nemmeno bisogno di andar in giro a chiedere consigli: ti becchi il manuale, ti rompi le balle il giusto per leggertelo e li dentro trovi quello che ti serve.
Come quando ti compri la TV nuova: non la sai usare ma non è che rompi le balle mille volte al negoziante per farti spiegare questo come funziona e questo tasto a che cosa serve.
No, non si fa così.
Ci si prende la "Starting Guide" e si legge, e così si impara ad accenderla (che magari quello lo riuscivi a fare anche senza leggerlo) , a sintonizzare i canali, a impostare le preferenze dei colori, dell'audio e tutte quelle cose che ti permettono di utilizzarla.
Poi, se ti servono cose più "advanced", ti becchi la "User Guide" e te le vai a cercare.
Ma con le persone non è così: non esistono ne starting ne user guide.
Tuttavia, se si trattasse solo di persone la cosa non sarebbe particolarmente complicata.
Esistono almeno delle catalogazioni per cui si può riuscire a far rientrare ogni singolo individuo all'interno di un range di possibilità abbastanza ristretto.
Un po' come le disequazioni di ad una incognita, che si risolvono dando un range di valori all'interno del quale il risultato è verificato.
Il peggio succede con le relazioni tra le persone, dove hai due individui, che stanno ragionevolmente in range diversi, e il prodotto della loro interazione.
E qui le incognite diventano almeno 3: le due persone e la relazione.
Allora in questo caso dar consigli diventa veramente difficile.
E allora potrei rivalutare quanto scritto nel mio post precedente?
Me lo sto chiedendo da qualche ora, dopo che durante la pausa pranzo ho parlato con una "conoscente" che ha frequentato con me un corso, la quale mi ha preso in simpatia, e mi ha raccontato la sua situazione.
Che è complicata.
Mi son astenuto dal dare consigli, perchè sinceramente, in quel momento non mi pareva di aver nulla di onestamente saggio da dirle.
Non le ho comunque detto "fai quello che senti!".
In realtà qualcosa avevo in mente di dirle, ma non l'ho fatto perchè forse avevo bisogno di pensarci prima di dirle cazzate.
Ergo, non cambio posizione: "Fai quello che senti!" è una paraculata, non un consiglio.
"Le risposte le troverai dentro di te!" ci va ben vicino, anche se è la verità, ma una verità che non serve in quel momento.
Trovo più coraggioso e corretto esprimersi, dare un parere ragionato e ponderato che non farà sicuramente male: nessuno fa qualcosa se prima non si è convinto da solo a farlo.

ddc

 
 
 

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perchč nella vita nn scrivi libri?!?! sarai il tuo primo...
Inviato da: lollino950
il 13/06/2012 alle 16:49
 
sono piccolo č vero.. ma ti capisco!!!!!
Inviato da: lollino950
il 13/06/2012 alle 16:49
 
FANTASTICHE QUESTE FRASI!!
Inviato da: lollino950
il 13/06/2012 alle 16:48
 
DAVVERO!!
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il 13/06/2012 alle 16:47
 
scrivi davvero da dio!!
Inviato da: lollino950
il 13/06/2012 alle 16:47
 
 

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