Ho ripensato al post n.43 che stamattina ha pubblicato Geizyutuka, in cui parla di segnali o di segni convenzionali di linguaggio e tra l’altro ci ha fornito anche la notizia che a Mosca nel 1996 è stata aperta una scuola di autostop, cosa che , secondo me, ha dell’incredibile; un grande segno di cambiamento, di trasformazione in ogni caso…Ma, come dicevo, riflettendo, mi è venuta in mente un'altra forma di comunicazione, quella gestuale, ora biosogna riconoscere che il popolo maestro nell’arte del gesticolare siamo proprio noi italiani e sopra tutti i napoletani, e allora la mia curiosità mi ha spinto a fare ricerca sulla gestualità partenopea ed è venuto fuori un quadro simpatico dei segni nati alle pendici del Vesuvio ma ormai di fama internazionale… Le informazioni reperite sono abbastanza precise e complete di immagini oltre che di spiegazioni passo passo, utili per chi si volesse cimentare con un gesto particolare per la prima volta…Buon divertimento….
Ma che ‘vvuò?
“Ma cosa stai dicendo?” - Il pollice viene unito a tutte le dita della mano rivolte verso l’alto ed il polso oscilla ripetutamente puntando la spalla. Riferito a persone che parlano tanto senza farsi comprendere
“Cosa vuoi?” - Spesso però può essere molto piu’ di una domanda, perché sottindende un tono minaccioso, quasi di sfida lanciata a chi magari ti sta guardando e per questo molestando.
‘E ‘ccorna
“Tiene ‘e ‘ccorna” (Hai le corna) - Questo forse e’ uno dei gesti che è bene imparare subito, benchè sia uno dei più popolari e noti. Se rivolto ad un maschio è l’offesa peggiore che possa essere arrecata, perche’ significa che la compagna lo tradisce.
“Uocchio e maluocchio” (Scongiuri) - Se invece rivolto verso il basso ha un significato scaramantico. Spesso può capitare di notarlo se nei paraggi si aggira un portatore di malocchio.
Se t’acchiappo/Mannaggia
Se ti prendo poi vedi che ti faccio! La mano posta in mezzo ai denti serve quasi a frenare la lingua dalle intenzioni minacciose di chi fa questo gesto. Spesso usato dalle mamme per tenere a bada i propri figli, che ben sanno che alle minacce non seguiranno mai i fatti.
Invece, se all’atto del mordere è associato un movimento ondulatorio del capo può anche assumere il significato di “Mannaggia!”
Si n’allocco, nu’ turzo
Sei un allocco, uno sciocco – L’avambraccio è posto ben in evidenza ed in posizione verticale mentre la mano ruota lungo l’asse maggiore dello stesso. Gesto rivolto a persone ritenute creduloni e facilmente raggirabili.
PS...questo segno oggi è ancora più famoso grazie a tale Orlando, non quello furioso ma il marito della cavagna, non ricordo il cognome, non è partenopeo ha origni calabresi, Bagnara, trapiantato a genova...Per chi non ci avesse fatto caso è il gesto delle cammellate, tricche ballacche per gli intenditori...
Ma chi t’ha fatto fa’?
Le mani giunte vengono portate al torace e poi allontanate ripetutamente.
È un gesto dai molti significati, per la cui comprensione è fondamentale il contesto in cui viene fatto e l’espressione del viso.
Può indicare impazienza, “Ti vuoi muovere?”, ma anche rassegnazione e principio di rabbia quando non si hanno più risorse: “Ma cosa vuoi ancora da me?”. Spesso è anche impiegato col significato di “Ma chi te lo ha fatto fare?”, in questo caso l’ampiezza delle oscillazioni è più contenuta, ma la frequenza maggiore.
S’hanno accucchiate!
Hanno fatto combutta: usato per indicare che due persone se la intendono. Può essere riferito a due amanti, ma più spesso a due tipi che uniscono le loro forze per scopi che possono anche essere poco legali!
Amici per la pelle
Stabilire un’amicizia duratura. Gesto alquanto diffuso in tutto il mondo e non necessariamente legato all’ambito culturale napoletano. Spesso anche conosciuto tra i bambini, da una certa generazione in poi, come “flic e floc” e serve per sancire un patto indissolubile.
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2020 alle 10:39
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il 08/02/2018 alle 13:09
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il 30/12/2016 alle 15:40
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il 23/09/2014 alle 11:01
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il 31/12/2013 alle 12:02