Ben trovati lettori di ArgutaMara
sono qui perchè invitato
in qualità di assistente della mia diletta ancella
qui a supportarla nel suo comunicare con le genti
sono un elfo di campagna reincarnato temporaneamente in uomo
condannato a pensare per vivere
ed a vivere per pensare.
Saluto e scappo via
un risotto al nero di seppia mi aspetta
voluttuoso invitante,
così terribilmente nero
ardente come il lutto
nero come il mistero
come la sobria eleganza
nero come un caffè bollente
nero come la notte
nero come noi due
diletta Mara.
Rosso scarlatto, qui da te
dilagante, svenante;
inzuppa la terra riarsa
gronda dai rami
trabocca dai monitor
stempera irriverente
l’azzurro del cielo
il blu del mare
il verde dei prati
il bianco dell’anima mia
il nero del nostro mistero.
Non m'importano parole d'amore adesso
Io di parole ne ho un cuore pieno.
Ti ascolto piuttosto e
maledettamente mi lascio sedurre,
ti ascolto piuttosto
sussurrare le tue rosse tentazioni.
Adesso ascolterai le mie nere emozioni...
Ti odio,
come si odiano i peccati.
Ti voglio,
come si vogliono i piaceri.
Liberami dal mio peccato
e suggellami al tuo.
Torno nel mio mondo e scusate l'intrusione
il mio nero risotto si fredda.
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Inviato da: cassetta2
il 20/09/2020 alle 10:39
Inviato da: Recreation
il 08/02/2018 alle 13:09
Inviato da: amandaclark82
il 30/12/2016 alle 15:40
Inviato da: TrinitaDeiMonti
il 23/09/2014 alle 11:01
Inviato da: fosco6
il 31/12/2013 alle 12:02