Io, a volte

...una giornata particolare…

Ovvero: un giorno da principe!!!

Solitamente non mi faccio prendere rapidamente dall’entusiasmo, cerco sempre di essere razionalmente a posto soprattutto quando non sono in gioco i miei sentimenti, ma la situazione è veramente intrigante, non capita tutti i giorni di incontrare un’altezza reale…

E così di buon mattino, anziché prendere la prima cosa che capita dall’armadio, il solito abbigliamento rassicurante e pratico, maglione e jeans, sono passata alla seconda cosa, il comodo tailleur pantaloni nero, rigorosamente a righe ma con un gioco di tinta su tinta che lo rende insolito, morbido maglioncino con lieve collo alto (si chiama coreana?), un filo di pietre dure (rigorosamente false ma d’autore), nemmeno un filo di trucco (e che lo metto a fare, dopo 5 minuti me ne dimentico e tendo a stropicciarmi gli occhi con il risultato di avere strisciate multicolori sul viso), uno sguardo ai capelli e una semplice sistematina con le mani (meglio evitare spazzola e pettine a rischio di avere dopo una criniera), nessun arteficio per elevarmi (le scarpe con il tacco a spillo non sono adatte al mio passo lungo e dinoccolato e poi in verità specialmente nell’ultimo periodo mi piace crogiolarmi nell’antico detto “altezza mezza bellezza”, il problema sarebbe per l’altra metà ma giuro che cercherò di attrezzarmi); unico tocco di diversità una cosa dal nome indefinito, a metà tra un poncho e una mantella che ho indossato con noncahlance sulla spalle e che dava all’insieme quel tocchetto di strascico corto tanto pendant con l’occasione… E via, pronta all’incontro della mia vita di questa prima parte di secolo….

Ora arriva, ora spunta, macchè…è stato trattenuto, ritarda 20 minuti…ma no, si è liberato…eh no, la scorta della polizia non è pronta, ancora 5 minuti e sarà lì…Eccolo…è arrivato…senti quanti clacson, le sirene…tutti impettiti e poi, un camion per la raccolta dei rifiuti che aveva il passaggio impedito…Capperi che apripista… (Ci starebbero meglio le olive ma ancora non è stata coniata l’esortazione “olivette che disdetta”)…  Tutte le donne della stanza dei bottoni sul marciapiede ad attenderLo, i più bei ragazzi e le più belle ragazze a far da cornice come steward&hostess…
E poi finalmente arriva…In effetti anche se non si chiama Cesare e non gli si può attribuire ciò di Cesare è bisogna riconoscere che è un bel pezzo di figliolo; alto almeno più di 1,85, peccato non avere avuto molto tempo altrimenti sarei stata più precisa, biondo, sicuro di sé, un occhio destro azzurro dallo sguardo languidamente attento (l’altro penso pure solo che l’ho visto sempre dallo stesso lato); ma la cosa che mi ha sopreso di più è stata la sensazione di buona salute che saltava fuori dai suoi pori, vigoroso ecco, con un bel paio di spalle, possente….
Insomma si dovesse tornare alla monarchia, e Amedeo permettendo, avremmo un bel re e sicuramente una bella progenie…

Per ragioni di protocollo, la segreteria del principe aveva voluto conoscere in anticipo le domande che i ragazzi gli avrebbero rivolto, alcune preparate in francese e altre in italiano…

Poi la ristretta delegazione (erano più gli esterni, tra guardie del corpo, politici, ecclesiastici, addetti  stampa, fotografi,  che i nostri) si è chiusa in presidenza..
Ed è capitato ciò che nessuno avrebbe voluto capitasse… Dopo le domande di rito, l’ambiente si è ammorbidito e SAR  ha rivolto la parola ai ragazzi, un po’ fuori dalle righe, ha notato una delle ragazze, difficile non notarla, è un autentico peperoncino…Le ha chiesto come si chiamasse e quando ha saputo che è una Emanuela proprio come Lui ha voluto che facessero una foto insieme e così la nostra eroina ha perso alcuni freni inibitori e ha chiesto se poteva rivolgergli una domanda…E il gelo calò sui presenti! Una domanda fuori dal protocollo, avrà pensato il segretario del principe…Oddio, hanno sicuramente pensato le mie donne dei bottoni conoscendo quanto Emanuela possa essere una mina vagante….Ma il principe toglie tutti d’impaccio ed esclama soavemente…mais certainement…Stamattina ho sentito alla radio che a Vibo l’hanno fischiata… Altro che gelo adesso…Tutti sono letteralmente impietriti, qualcuno già non respirava più, alcuni o pronti con i sali ed altri già pensavano all’incidente diplomatico… Solo che Emanuela deve ancora finire la domanda, è inarrestabile…Dicevo, il fatto che a Vibo l’abbiano fischiata non Le avrà fatto cambiare opinione sui calabresi? Inutile dire che il sospiro di sollievo generale è stato ben più ampio di quello della pubblicità alle caramelle al mentolo di qualche anno fa…

Un’ora…Solo un’ora è durato l’incontro…Ma che emozione! Stento ancora a riprendere a camminare a contatto con il suolo…

Cero che il 30 marzo 2007 sarà un giorno da ricordare…e pensare che una settimana fa è stata diramata una circolare interna in cui per oggi si preannunciava una giornata di sciopero e come sempre i docenti accanto alla firma devono anche dichiarare se aderiranno o meno allo sciopero in modo che la dirigenza sia in grado di avvertire le famiglie che per quel giorno non potrà essere assicurata la vigilanza…Io ho a lungo titubato, di solito sono tra i pochi scioperanti…Il programma odierno poi era ben nutrito a Reggio, c’è stato anche il cavaliere Berlusconi, ho avuto ben tante possibilità di scelta…Alla fine ha prevalso la curiosità, Emanuele Filiberto di Savoia ha vinto su Silvio da Arcore…Mi pentirò? Non lo so, può darsi…I miei occhi sicuramente ringraziano, Silvio non aveva alcuna possibilità di vittoria….

Non vorrei essere accusata di mancato rispetto della par condicio…Oggi a Reggio c’è stato anche Fassino, di alto è alto ma non mi avrebbe dato la stessa sensazione di vigore e possenza di Emanuele…Ho bisogno di aggiungere altro???