Io, a volte

...sogni...

da studentessa sono stata affascinata dai peripatetici e da insegnante mi sarebbe piaciuto diventare una seguace di quella scuola... Passeggiare e tenere lezione mentre i miei alunni mi stanno intorno... La realtà è stata sempre ben diversa, aule che tali sono solo di nome, il minimo spazio vitale consentito per muoversi all'interno di locali angusti, una pessima acustica che non permette la trasmissione dei suoni all'interno ma è di manica larga con quelli provenienti dall'esterno creando un rimbombo sordo e cupo, e di luce solare se ne vede ben poca, ci accompagna la fredda e scarsa luce dei neon al soffitto...

Passano gli anni e insieme passa anche l'entusiasmo...Così mentre prima si accoglieva quasi con gioia una circolare dell'allora preside...tutte le insegnanti che hanno più di un buco ne mettano uno a disposizione della scuola per esigenze di orario... stamattina ho approfittato del mio buco e, in barba a tutte le disposizioni di questo mondo, mi sono seduta in una panchina di piazza Castello, da poco restituita agli onori dell'antica vestigia e al piacere della popolazione locale...

E mentre fumavo una sigaretta in piena libertà ho immaginato i miei ragazzi seduti in quelle panchine, sotto la benedizione del cielo azzurro e terso, finalmente senza pastoie...e recettivi all'osservazione del mondo attraverso le mie parole...

Un breve sogno, purtroppo! Neanche le ore sono quelle di una volta, per quest'anno durano solo 50 minuti...