Balla coi lupi dal romanzo omonimo di Michael Blake. Nel 1863, durante la guerra di Secessione, il tenente John J. Dunbar decide di aggregarsi a una tribù dei Sioux. Film epico che nasconde una leggenda (il paradiso perduto), racconta un programma (confondersi con la natura invece di distruggerla) e rappresenta un incubo (distruggere i pellerossa, americani nativi). Colazione da Tiffany Holly è una provinciale - ma molto sofisticata - che vive a New York. Ha frequentazioni di gente di ogni tipo: artisti, ricchi, malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto da un'amante più anziano di lui. Holly e Paul abitano nello stesso palazzo. Si conoscono, diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all'altra, rincorre il tempo, è fragile, passa da depressioni profonde a esaltazioni sfrenate. Ma non manca mai, la mattina, rientrando da una festa, di far colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria. Un classico della commedia americana, ma con tanti valori aggiunti, a cominciare da Truman Capote, autore del romanzo.C'è poi la canzone Moon River di Henry Mancini, diventata uno dei grandi temi abituali del cinema, sempreverde, appunto, e frequentatissimo. E poi Tiffany: impari, per esempio, che lì puoi comprare anche spendendo solo dieci dollari. Duello al sole
...i miei 5 films...
Balla coi lupi dal romanzo omonimo di Michael Blake. Nel 1863, durante la guerra di Secessione, il tenente John J. Dunbar decide di aggregarsi a una tribù dei Sioux. Film epico che nasconde una leggenda (il paradiso perduto), racconta un programma (confondersi con la natura invece di distruggerla) e rappresenta un incubo (distruggere i pellerossa, americani nativi). Colazione da Tiffany Holly è una provinciale - ma molto sofisticata - che vive a New York. Ha frequentazioni di gente di ogni tipo: artisti, ricchi, malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto da un'amante più anziano di lui. Holly e Paul abitano nello stesso palazzo. Si conoscono, diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all'altra, rincorre il tempo, è fragile, passa da depressioni profonde a esaltazioni sfrenate. Ma non manca mai, la mattina, rientrando da una festa, di far colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria. Un classico della commedia americana, ma con tanti valori aggiunti, a cominciare da Truman Capote, autore del romanzo.C'è poi la canzone Moon River di Henry Mancini, diventata uno dei grandi temi abituali del cinema, sempreverde, appunto, e frequentatissimo. E poi Tiffany: impari, per esempio, che lì puoi comprare anche spendendo solo dieci dollari. Duello al sole