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Post n°993 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da mara2003
Bastano poche mosse e il Diploma arriva, pronta consegna… Si parte da una denuncia anonima, qualcuno sta abortendo in bagno, e, giustamente, si mette in moto la macchina della giustizia… Poco importa se prima di fare la telefonata alla polizia, lo stesso anonimo ha chiamato la redazione di Striscia la notizia… e poco importa se a poche decine di metri una donna sta vivendo un dramma interiore… Ma il magistrato ha dovuto fare il proprio lavoro, e ha inviato una pattuglia perché indagasse su quanto annunciato dall’anonimo… La vicenda si era appena conclusa, in una sala operatoria e non in un bagno, una madre aveva deciso di rinunciare a portare avanti la gravidanza tra la 20^ e la 21^ settimana di gestazione. Quale la causa che l’ha indotta a fare questo sofferto passo? La diagnosi dell’amniocentesi: il feto è affetto dalla sindrome del Klinefelter, ovvero la trisomia XXY… Non voglio entrare nel merito delle reazioni, non mi piace chi si erge a giudice e si mette quasi a ridicolizzare una situazione pesantissima per chi la vive… La stessa persona che in settimana prossima si è proposto di sottoporsi ad alcune analisi perché il suo aspetto corporeo coincide con alcune delle caratteristiche della sindrome… Mi verrebbe da chiamarla malattia ma dicono che non è una malattia… Cosa importa se chi ne è affetto può beneficiare del 25% di invalidità civile, dato che la sindrome di Klinefelter è inserita, da un DM del 1992, tra le patologie congenite e malformative…. Si è detto tutto e di più in questi giorni… e soprattutto si è detto che tutta la sintomatologia della patologia potrebbe condurre ad una vita quasi normale… Poco importa se c’è uno sviluppo minimo dei testicoli e se il pene è più piccolo della norma (mi spiace che in campo medico tutto sia riferito ad un concetto di norma…), se c’è uno sviluppo maggiore delle ghiandole mammarie, questi sono tutti problemi che potrebbero essere risolti con una operazione chirurgica, se c’è una sproporzione tra le parti del corpo, se si è sterili, se una piccola parte dei soggetti potrà avere un ritardo mentale, se è un caso di intersessualità… E poi il futuro? Secondo un recente studio 4, la KS di per sé aumenta del40% la mortalità dei pazienti, riducendone la vita media di circa 2,1 anni, principalmente a causa di tutte lepatologie associate in varia maniera alla KS, quali il cancro, il diabete mellito, le infezioni e le patologie cardiovascolariin genere. (da un articolo del dott. Foresta, un luminare nel campo) Importante è essere lì al momento opportuno ed appropriarsi della vita altrui per farne il proprio cavallo di battaglia… I motivi di tale comportamento forse li sospetto ma non sono importanti neanche questi… Una madre è stata giudicata senza appello, senza conoscere nulla di lei e della sua vita… Molto spesso si arriva ad una conclusione perché ci si sente inadeguati a gestire situazioni troppo più grandi di noi, molto spesso non si è protetti da aiuto esterno e, da soli, è difficilissimo convivere con problematiche gravi… Dicono che l’incidenza del ritardo mentale sia di 1/500, e chi ci può dire se nostro figlio sarà il 499^ o il 500^? Il mio plauso va a chi da anni è sulla breccia perché la vita di una soggetto con sindrome di Klinefelter sia normale, l’Associazione italiana Klinefelter, una ONLUS che lavora nell’ombra e di cui nessuno sa niente finchè non scoppia il caso… Loro sì che si sono accostati alla vicenda di Napoli nel modo giusto, il modo di chi conosce il problema, ma loro non sono avvoltoi che si calano sulle tragedie per aumentare la propria visibilità… E Li ringrazio pubblicando le loro parole…. Ci teniamo a fare presente che sosteniamo la campagna delle Donne a difesa della legge 194. NON siamo assolutamente contro l'aborto, che è un diritto che deve essere tutelato sia dal punto di vista sanitario che economico e sociale.
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sorriso amaro, smack
se nei consultori non c'è chi fa informazione sulle alternative all'aborto è perchè gli antiabortisti non hanno voluto collaborare alla applicazione di quella parte della legge che era stata inserita solo per ascoltare le istanze cattoliche. Se abortire una persona che per vivere(!) avrà bisogno di un'altra persona o 2 o 3 a fianco per tutta la vita è eugenetica, beh io sono eugenetico, affrontando in faccia così questa speculazione, perchè l'eugenetica è la selezione per creare superuomini, cosa ben diversa dal non far nascere chi ha già in essere malattie per cui, diciamolo, senza la medicina moderna l'80% non avrebbe vissuto più di 3 anni.
Io non credo nel bel tempo antico, se era bello è perchè si ricordano solo le cose buone, che guarda caso sono tutte materiali, mentre la violenza del quotidiano si ricorda solo quando ha fatto grandi numeri.
Credo che, al di là di ritenere che la 194 vada bene così, o che vada migliorata o che sia opera del diavolo, tutti abbiamo chiaro che questo episodio si inquadri nell'assalto senza esclusione di colpi di una fazione sull'altra. E senza considerare il merito: c'è una Persona al centro della faccenda, colpita senza riguardo in un momento di particolare dolore, fragilità, dubbi angosciosi. Tutto questo è disumano, e questo attributo se lo sono meritati sul campo tutti quelli che hanno fatto dell'episodio "un caso".
Andando invece al punto se è giusto o meno fermare una vita che sarebbe destinata a essere brevissima, o tremendamente mutilata, mi pare che la 194 non crei obblighi, ma rimandi la scelta ad una decisione della madre, in casi per i quali sono stati fissati dei criteri precisi.
Che si lavori sui criteri, se ne discuta, se si ritengono troppo ampi.
Ma che chi si riconosca nella religione cattolica debba ritenersi di imporre i propri valori agli altri, ecco, questo non mi troverà mai, nel modo più assoluto d'accordo. Va bene il confronto, ma se io non entro nei loro valori, loro non entrino nei miei.