LITTLE STOP!

momenti di isola

Forse Berne aveva ragione con i giochi, i copioni... ma cosa succede quando due persone fanno lo stesso gioco e hanno lo stesso copione? Uno dei due prevale credo... ma perchè quella che rimane incastrata nel copione sono sempre io?

In ogni caso... quello a cui ho pensato nella fuga dal mio copione (come se io in fondo non scappassi mai!) è che anche Baricco aveva ragione... torniamo sempre nei posti che ci hanno spezzati... probabilmente, aggiungo io, perchè prima di spezzarci ci hanno costruito.
Ci sono persone, secondo me, che ti spezzano perchè ti conoscono molto bene...non ti hanno capita, ti conoscono proprio... non credo, dato che ultimamente "è presto" è il MUST della mia vita, sia una cosa che venga con il tempo...
Il tempo non c'entra... so che c'è qualcuno che mi ha conosciuto in pochi giorni e non era una conoscenza fittizia era una di quelle che poi mi ha spezzata.
Mi ritrovo ad aver consapevolezza dei perchè, della realtà dei fatti e anche dell'età... eppure ci sono quelle cose in cui mi rifugio quando va male, quando l'età ha scavato troppo nel profondo e quando tutti vogliamo essere così maturi senza sapere che cosa sia la maturità e senza accettare che qualcuno è maturo anche se non è un duro, un posato, un noioso, un pacato, un banale...
Credo nella maturità che ti sveglia alle 4 di mattina... anche se ho 27 anni e mi reputo matura in linea di massima.
Un giorno ho detto che è da ragazzini mai cresciuti cercare adrenalina continua... l'ho detto con un tono di voce forse più alto di quello dovuto, in un'ora in cui le ragazze "mature" dormono, in una situazione in cui una "donna intelligente" non si sarebbe mai messa...
Ed è arrivata la risposta pacata... piano... "lo fai anche tu..." - "COSA FACCIO IO?" - "cerchi l'adrenalina...sei qui per questo. Siamo stati qui sempre per l'adrenalina, quella che provi quando ti chiamo alle 4 e ti dico scendi che ho voglia di vederti, quella di quando avevamo 18 anni e nessuno doveva vedere quello che c'era, quella delle corse disperate per tornare a casa di nascosto...hai un'unica certezza: che io non posso smettere di fare questo, di cercarti, di vederti, di litigare, di fare pace, di guardarti, di cercarti...e quando tu non lo farai io farò qualcosa di forte. E tu lo sai, il bello è che non sai mai cosa... era amore lo stesso, forse di più..."
Era adrenalina pura che conosceva anche il cielo, quando per metterci del suo tirava giù la neve per colmare un silenzio...sorpresa dal cielo...noi le avevamo finite...
Da grande voglio un'altra cosa ma voglio qualcosa in cui sia inclusa quella... voglio la sveglia alle 4 di mattina! Voglio una canzone sparata a palla fregandosene del paese sotto la finestra che interrompe il mio folle studio pre-esame, voglio girare l'angolo e incastrarmi in un bacio perfetto, voglio stare nella stessa stanza e ricevere un sms con scritto "...stelle?"
Forse per molti è stato solo l'oggettività, forse per me è stato di tutto compresa l'oggettività che tutti vedono... ma una cosa la so: era qualcosa che mi conosceva davvero. Anche io voglio l'adrenalina... non è da persone mature? non è da grandi? Ma quando due persone sono insieme...esiste un regola da tenere per apparire anche ciò che si è? Ci si può permettere di non essere perfetti solo nelle isole? E domanda ancora più importante che mi è rimasta aperta... l'amore è una cosa da persone mature oppure l'amore è una cosa che necessita di talmente tanta adrenalina che, se per definizione l'adrenalina è da immaturi con la corteccia prefrontale non totalmente sviluppata, è da immaturi?
In ogni caso, è vero, sono drogata anche io di adrenalina...quando non la sento, chiudo gli occhi e torno sulla mia isola... sono momenti in cui so che sto regredendo e che qualcosa non va... ma mi sento come un piccolo pescatore che con una barca a remi cerca di raggiungere la terra ferma, nel frattempo, ha appena affrontato una bufera e dopo averla superata si rende conto che il suo obiettivo è in realtà attraversare l'oceano ma ha bisogno di un po' di corrente favorevole perchè è stremato... e lì in mezzo al mare si ricorda della sua isola in cui era prigioniero ma che ogni tanto gli regalava l'adrenalina di un sole tropicale...io non voglio un'isola, voglio la terra ferma ma mi sono resa conto che ho sempre la solita barchetta a remi e da sola non ce la faccio più...
Anche io merito di essere una barca ogni tanto... credo questo... se non posso avere una barca almeno la sabbia...
Non è una questione di tempo...è la mia visione... mi fido che un giorno, qualcuno, mi darà anche quando non sarà obbligato a farlo...ma al mondo, se possono, tutti quando si tratta di dare preferiscono l'economia...
Non è una questione di tempo... io mi ricordo che ha nevicato dopo due anni di silenzio... mi ricordo che era agosto e faceva caldo e avevo un paio di jeans che mi facevano un bel fisico, talmente bello che tutti facevano gli scemi e io facevo la scema, apparivo molto diversa da quella che ero ma volevo così...volevo l'adrenalina del piacere... poi quello che odiavo, mi odiava, ci odiavamo e che mi guardava sempre storto in disparte da tutta l'estate, si è avvicinato e ha detto: "vai all'università?" - "si"- "e che studi?" - "psicologia" - "bella!" - "...ah ah e non ti leggo nella mente" - "si lo so, fortunatamente studiate altro altrimenti sapresti che mi sto chiedendo perchè stai facendo la stupida con degli stupidi fumando una sigaretta che non aspiri quando potresti passare una bella serata"
Era un'estate leggera... è diventata una bella estate.
Ho scontato per anni non aver dato ciò che era giusto perchè mi veniva già dato da qualcunaltro... parte delle mie giustificazioni negli anni derivano da questo. Poi gli errori ci sono stati, questa cosa non è stata distrutta da me... però ho capito che quella è stata, dopo, una bella serata e una bella estate e in questi anni alcune cose di me le ho imparate così...
La bella serata non aveva discoteche, cose assurde, complesse...aveva un torrione, il secondo, una chiacchierata di 5 ore, le stelle e l'adrenalina...
Dopo 5 ore non ero già più da conoscere... quello che so è che non è mai stata una questione di tempo ma sempre una questione di scossoni, di momenti idioti, di vere stronzate... quelle che nessuno poteva capire e che tutti giudicavano sempre... l'intero paese... ma a noi non interessava se era maturo o no, se era da me o da te, se era da inverno o da estate...
Non mi manca lui perchè so che ora ho qualcosa di più grande... lo sento già. Mi mancano le cose che non mi aspetto, le cose che mi fanno scappare da casa, le cose "segrete", le fughe su un'isola, quel filo che unisce due teste senza dover razionalmente stabilire i tempi... mi manca quella chiamata "...volevo solo sentirti..." - "ti mancavo?" - "...se scendi te lo dico..." - "sei matto! se ci becca nonno c'ammazza!"...scendere e trovarti solo con il casco perchè il motorino ha bucato e sentirti urlare "IN CARROZZAAAA" e poi scappare prima che nonno scenda! Forse quello che veniva dopo...nottate buttati in mezzo a un prato a chiacchierare e ridere... erano banali e stupide ma la verità è che io a quell'ora, quel giorno mi pensavo a letto e invece ero lì... e sentivo quell'esplosione dentro di qualcosa che era solo mia...o come avrebbe precisato lui: solo nostra, la nostra isola.
L'isola alla fine era una prigione... ma la passione per l'adrenalina mi è rimasta. La aspetto come se fosse la cosa che motiva ogni giornata...e, onestamente, ricordandomi com'è, non ci vedo niente di immaturo...è solo bello, rischioso, pienamente vivo... ma forse i maturi hanno paura di vivere?