cerveau des femmesNel cervello delle donne l’amore è a sinistra e viaggia sulle parole... |
DESTRA VS SINISTRA
Per capire quale emisfero del vostro cervello ha la meglio sull'altro, se il destro o il sinistro, basta osservare la ballerina: se la vedete girare in senso orario allora e' l'emisfero destro predominante, se in senso antiorario allora il sinistro.
Le funzioni celebrali legate algli emisferi sono :
Sinistra / Destra
uso della logica / usa i sentimenti
orientamento ai dettagli / orientata al "grande disegno"
contano i fatti / conta l'immaginazione
parola e linguaggio / simboli e immagini
presente e passato/ presente e futuro
matematica e scienza / filosofia e religione
capacita di capire / puo' "afferrare" ("intuire")
conoscenza / crede
riconosce / apprezza
percezione di ordine e struttura / percezione dello spazio
conosce i nomi degli oggetti / conosce la funzione degli oggetti
basata sulla realta' / basata sulla fantasia
crea le strategie / fornisce le possibilita'
pratica / impetuosa
e' sicura ( contrario di pericolosa) / assume il rischio
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Post n°15 pubblicato il 29 Luglio 2008 da eclectiquee
Ci sono dei giorni in cui vorresti cambiare sceneggiatura. Prendere il tuo canovaccio, rivederlo, cancellare e dire altre parole. Solo che il tuo canovaccio originale, di poche parole e tanta amarezza, ormai è stato impresso e non c’è nulla da fare, se non rimuginare. Rimuginare sul detto e non detto, il fatto e non fatto. La riflessione postuma è fonte di ansia e sconforto e pessimismo. Ma è inevitabile per la mia coscienza.
Ci sono dei giorni in cui ti cade tutto addosso. I credo, la fiducia incrollabile, l' ottimismo, la voglia di guardare il bicchiere mezzo pieno. La sensazione che la tua voglia di fare sia improvvisamente caduta in un tombino. Ci sono quei giorni in cui l’unica cosa che riesci a pensare è che il miglior modo di spenderli sarebbe entrare in letargo e svegliarsi in un momento migliore. Giorni di eventi che esplodono.
Lo chiamo il giorno del crollo e mi arriva dopo lunghi periodi di forza e coraggio. Passo dalla convinzione di farcela che mi accompagna ogni giorno alla considerazione che non ce la farò. Qualsiasi cosa sia, penso non ce la farò.
Invoco una tabula rasa alla mia anima.
Lascio da parte le amarezze e montagne scoscese da scalare. Lascio da parte la stanchezza, i dolori fisici ed emotivi, lascio da parte gli occhi disillusi.
Prima o poi arriva, il giorno dell’anno in cui il punto di vista si inverte e tutti i mezzi bicchieri diventano vuoti. Implodo, aspetto la via giusta per esplodere. Guardo dritto davanti a me, tengo il marcio fuoricampo. Lo voglio fuori dalla mia visuale, che resti pure agli angoli. Presto godrò i frutti della mia incazzatura, foriera di nuove energie e buoni propositi. Spero solo che il presto arrivi presto. |
Post n°14 pubblicato il 29 Luglio 2008 da eclectiquee
E’ un attimo, e tu non te ne accorgi neanche. E’ solo un attimo. Un piccolissimo e fottutissimo attimo. Un attimo e la tua vita cambia. Può essere l’errore di un attimo, ma la tua vita cambia per sempre. E tu, non ne sei neanche consapevole. Ti alzi un giorno e non sai più chi sei. Ti alzi un giorno e non sai più cosa vuoi dalla tua vita. Da quella vita, che ci ha messo un solo attimo a cambiare. A evolvere O a regredire. Inevitabilmente. Inesorabilmente. Ti alzi un giorno e ti guardi allo specchio. Non ti vedi più. Non riesci più a guardare il tuo riflesso nel vecchio specchio del tuo bagno. Ti alzi un giorno e non parli più. La tua gola è secca. La tua saliva è stata prosciugata. Ti alzi un giorno e ti guardi intorno. Giri su te stessa e osservi tutto quello che ti circonda. Tutto cambiato. Tutto evoluto. O tutto regredito. Ti alzi un giorno e non sorridi più. Non sorridi più di fronte al cane che scodinzola felice davanti a te in attesa di una tua carezza. Non sorridi più di tutte quelle piccole cose che hanno sempre riempito la tua vita fino a farla scoppiare di felicità. Ma ancora piangi. E sai di essere ancora viva. Perché senti le guance bagnate, provi freddo in quel piccolo solco invisibile segnato da quella rugiada, ti bruciano gli occhi che si sono improvvisamente arrossati. Sei ancora viva, quando piangi. E poi, un giorno ti alzi, e non piangi neanche più. Ed è a quel punto che ti chiedi: sono ancora viva? No, non lo sei. Non lo sei dentro. Ma puoi tornare ad esserlo. Puoi riaprire gli occhi e tornare a vedere, vedere davvero, quello che prima vedevi senza alcuno sforzo. Puoi uscire durante una giornata di pioggia e lasciare che le tante goccioline di acqua comincino a scorrere sul tuo viso. Puoi uscire durante una giornata di sole e lasciare che i raggi inondino i tuoi capelli e la tua pelle. Puoi dare il tempo alle cose a cui lo avevi sottratto. Puoi dare speranza al tuo cuore. Ed è lì. Lì che ricominci a vivere. E’ da lì che torni ad essere te stessa. E così, ti alzi un giorno e ricominci a sorridere. Ti alzi un giorno e ti guardi intorno ricominciando a vedere tutto ciò che vedevi un tempo. Ti alzi un giorno e ricominci a parlare. A parlare. A parlare. Parlare. Parlare. Più di quanto tu abbia mai fatto in una vita intera. Ti alzi un giorno e ti guardi allo specchio, riconoscendoti. Ti alzi un giorno e sai cosa vuoi dalla tua fottutissima vita. Ti alzi un giorno e sai chi sei. Ti alzi un giorno e piangi. Perché? Perché sei viva. |
Post n°13 pubblicato il 22 Luglio 2008 da eclectiquee
A te che sei l’unica al mondo |
Post n°12 pubblicato il 18 Luglio 2008 da eclectiquee
quando ti chiedi se la vita vale la pena di essere vissuta e non sai darti una risposta..
popper ed ecstasy e prendo coraggio
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Post n°11 pubblicato il 18 Luglio 2008 da eclectiquee
Bella scoperta eh?! Ma quando non succede nulla di particolare e comunque cadi giù, allora cosa è stato? Quando fissi il vuoto con in testa pensieri senza senso e una bambina nel suo mondo che ti ronza intorno Quando ottieni qualcosa a cui aspiri da un po' e poi ti rendi conto che non era così che te lo immaginavi Quando non potresti neanche essere una virgola, perchè il tuo nome sul referto non ci sarà, di nuovo Quando non c'è nulla da fare e le persone intorno diventano irrimediabilmente ... Quando vorresti una risposta e quando non hai neanche il coraggio di fare la domanda "La solita me triste, la solita me incazzata, la solita me che se ne frega, la solita me triste e inutile come la birra senz'alcool..." |
Inviato da: anima_82
il 22/07/2008 alle 18:36
Inviato da: anima_82
il 12/07/2008 alle 21:42
Inviato da: anima_82
il 10/07/2008 alle 21:23
Inviato da: anima_82
il 05/07/2008 alle 21:48
Inviato da: anima_82
il 04/07/2008 alle 21:54