Nulla dies sine...

Post N° 31


Il valzer degli addiiInviato da EDEN81 il 26/03/08 @ 18:34 via WEBMai nulla è perduto...dici? Purtroppo spesso non siamo noi a scegliere, c'è chi sceglie per noi e bisogna accettare le volontà altrui, anche se fanno male, anche se ti lacerano il cuore, che sia amicizia o amore. Puoi combattere, urlare, scalpitare, fare tutto quanto è umano, ma quando non ti si dà più nessuna possibilità, l'unica soluzione è arrendersiMentre scrivevo queste parole alla mia cara amica La_Guardiana, ho iniziato a pensare ai distacchi, agli addii.Di quando bisogna lasciare andare gli altri, un po' come una barchetta di carta costruita con cura e poi liberata alla corrente di un fiume.Consapevoli che da noi non vi farà più ritorno. E allora bisogna guardare avanti, senza mai voltarsi, lei continuerà il suo naturale tragitto incontrando a volte vivaci discese altre volte pianure stagnanti, fino a giungere al mare.Come mio solito mi sono balenate due associazioni. Un libro ..."Il valzer degli addii" di Milan Kundera, autore da me molto amato. Una canzone..."The Promise" di Tracy Chapman, cantautrice afro-americana e voce di sottofondo della mia adolescenza. Ricordo ancora la copertina consunta di quel cd con un grande fiore al centro, forse un girasole, e con un titolo molto incisivo "New beginning". E sì, perchè ogni addio è sempre un nuovo inizio.