Nulla dies sine...

Post N° 36


Nella mia vita ho sempre seguito l’istinto, l’irrazionalità, per la mia irrequietezza senza badare mai alle conseguenze, mi sono fatta male, tanto, ho fatto male. Ho voluto vivere con l’acceleratore spinto al massimo, per rubare dalla vita ciò che non mi era mai stato dato.Ma quando rimane un minimo di dignità e di amore per il prossimo, ci si rende conto quando è il momento di fermarsi anche a costo di perdere una delle gioie più belle che Dio avesse potuto regalarmi… anche se era diventata una tra le più belle rose del mio giardino. Ho deciso di regalarla. Sentirò tanto la sua mancanza. Ogni tanto guarderò dalla mia finestra quel punto del terreno in cui era  stata piantata. Ma il più grande gesto di amore e generosità è dare soprattutto quando costerà tanto. L’ho restituita al Piccolo Principe. E altre rose ho mandato via.Miei cari amici, scrivere per me rappresenta un gesto di forte introspezione, qualcosa di estremamente intimo, perché scrivo ciò che sento e provo. Prima di questo blog non avevo mai avuto un diario, da piccola li ho sempre odiati, così gelosa dei miei stessi pensieri.  Avete mai provato a scavare profondamente dentro voi stessi? Un Io davanti a un Me, senza veli. Più spali e più la buca diventa profonda. Più spali e ti rendi conto che ancor più devi scavare. E scopri che non ci sono certezze,  basta svegliarsi una mattina e scoprire il castello di carta costruito con cura certosina è crollato sotto il peso di una farfalla. Scopri che il fatum e i sentimenti non sono gestibili, per quanto si tenti di controllare la propria vita. La continua lotta tra la ragione e il cuore.Qui in questo blog, posso avvertire ancora le mie risa, le mie gioie, le mie paure, i miei pianti. Si è ascoltata tanta musica e tante fotografie mi hanno emozionata. Tutto questo insieme a tutti coloro che mi sono stati vicini, hanno profuso saggi consigli o passavano per un semplice saluto. Volevo dirvi…GRAZIEOggi c'è stato un forte temporale ed ora Roma, mia tanto amata/odiata città adottiva, mi dona uno dei suoi più magnifici tramonti. Chissà a quest'ora la mia Trastevere sarà bellissima. Il rifugio dei miei pensieri e delle lunghe passeggiate.Ho deciso di allontanarmi da qui e da Roma per un tempo che io stessa non so dirvi. Forse a sud, o forse in giro…chi lo sa… Ho bisogno solo di ricominciare.Spengo la musica. Chapeau.