Il richiamo dell'authority che vigila sulle assicurazioni riguarda il rispetto dei doveri di correttezza, buona fede e trasparenza nei confronti degli assicurati/consumatori. Nella lettera al mercato l'Ivass sottolinea che l'attività ispettiva effettuata dall'Istituto ha messo in luce "prassi diffuse di collocamento delle coperture assicurative abbinate a mutui, prestiti e finanziamenti non accompagnato da valutazioni dell'adeguatezza del contratto offerto".Chiunque assuma la veste di intermediario "contraente interessato" non può, invece, sottrarsi dall'applicare tutte le disposizioni in materia di esercizio dell'intermediazione assicurativa e i richiamati principi di correttezza, buona fede e trasparenza, non possono mutare fisionomia e connotazione, a seconda della formula contrattuale (individuale o collettiva), attraverso la quale il contratto stesso viene stipulato, sottolinea l'Ivass. La quale sprona le imprese a effettuare maggiori controlli sulle modalità di collocamento dei contratti di protezione del credito Alla luce di tutto ciò, l'Ivass chiede alle imprese di "sensibilizzare gli intermediari ad effettuare le prescritte verifiche di adeguatezza dei contratti, di individuare più efficaci azioni di enforcement dei presidi sull'operato della rete di vendita affinché gli intermediari si attengano a condotte che, anche sul piano sostanziale, tengano conto dei su elencati principi". A tal fine, le imprese dovranno prevedere idonee procedure di monitoraggio delle prassi commerciali e della modulistica contrattuale, anche ricorrendo a specifiche azioni mirate a individuare comportamenti non conformi alle disposizioni di tutela del consumatore. Fonte: finanza.tiscali.it /news/dettaglio_news.asp?id=201312191149143349&chkAgenzie=TMFI&tipoNews=CAL
Inviato da: principessa_fatina
il 25/06/2008 alle 09:53