elaborando

Semplice semplice


La ripetizione dell'aggettivo ha il senso di rafforzare: "semplice semplice" sta per "semplicissimo", giusto? Bene, questo giochino è davvero semplice e non ha niente a che fare con la matematica e l'abilità di calcolo, ma solo con la logica. E come promesso, è dedicato: a Mara e a Virgì, ma è naturalmente aperto a chiunque voglia dire la sua. Preso da "Probabilità, numeri e code - la matematica nascosta nella vita quotidiana", pag 171.Dispongo quattro carte da gioco sul tavolo come le vedete nell'immagine. Poi affermo: «Le carte su questo tavolo che hanno un triangolo su un lato, hanno la faccia posteriore con un disegno a strisce oblique». Dovete verificare se la mia affermazione è vera o falsa, girando il minor numero di carte.Quali girate? E perché?Tecnologia. Ieri mi è tornato in mente un Natale di alcuni anni fa, quando a mio nipote fu regalato uno di quegli accidenti con joystick da collegare al tv. Uno dei giochini disponibili consisteva nel guidare un ometto, tale SuperMario, attraverso un percorso sugli sci carico di insidie. Il tutto cominciava coll'omino che usciva dalla sua baita e poi bisognava guidarlo lungo una stradina innevata in discesa, a forma di esse, prima di cominciare con le insidie vere e proprie.Bene, ho perso un paio d'ore quella mattina di Natale a cercare di far percorrere all'omino la esse, senza perderlo nel burrone; niente, mi mancava il coordinamento, o forse l'abitudine, e mollai mandando al diavolo i videogiochi.So che però a molti quei giochi piacciono, la playstation fa felice più di un adulto. Credo ci sia solo da superare l'imbarazzo di farsi trovare a giocare come un ragazzino, quando ci si aspetterebbe un comportamento più adulto.Adesso l'alibi c'è: se dovessero trovarvi ad armeggiare con una playstation, potrete sempre dire che partecipate a una ricerca astrofisica, quasi foste colleghi della professoressa Margherita Hack; anzi, se avete una faccia abbastanza bronzea, potete riferirvi a lei come "Margie".La teoria della relatività di Einstein prevede che, quando una stella viene inghiottita da un buco nero, si generino delle onde di gravità che si propagano alla velocità della luce. Se si verificasse che è effettivamente così, sarebbe una conferma della teoria del buon Albert.Uno dei modi per verificarlo è creare al calcolatore un modello della stella e del buco nero, e calcolare cosa combinano i due quando si avvicinano.Questo tipo di problemi richiede una potenza di calcolo molto grande e, fino a oggi, costosa, roba da supercomputer. All'università del Massachusetts hanno però realizzato che una playstation PS3s è particolarmente adatta a risolvere questo tipo di problemi: ne bastano otto collegate tra loro per fare quel lavoro alla stessa velocità di un supercomputer; così, dopo aver opportunamente riadattato il software, sono partiti a calcolare.Incredibile: otto ragazzini hanno tra le mani la potenza di calcolo di un supercomputer. Sto invecchiando, il calcolatore su cui ho "provato" la teoria della mia tesi aveva 16k di memoria. Esatto, sedici cappa, non mega o giga, kappa!!!Buon venerdì, va.