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Google, Kansas. Ok, ma Topeka mi piaceva di più.


Chissà se qualche comune italiano prenderà mai un'iniziativa così: cambiare nome per uno scopo commerciale.Negli Stati Uniti lo fece più di dieci anni fa Halfway, un minuscolo centro dell'Oregon. All'epoca contava 360 anime, che si trovarono concordi nel modificare il nome in Half.com, in cambio della concreta gratitudine dell'omonima società del gruppo eBay.Ieri l'ha fatto Topeka, città di 120.000 abitanti e capitale del Kansas: per tutto il mese di marzo, la città si chiamerà "Google, capitale delle fibre ottiche", come sancisce la delibera del sindaco. La mossa è un "arruffianamento" nei confronti di Google, in questi giorni alla ricerca di città degli States da cablare con connessioni ottiche a 1 GBit/sec, a prezzi estremamente vantaggiosi, almeno per la durata dell'esperimento.Il sindaco di Topeka, anzi no, di Google, spera che la mossa possa convincere l'altro Google a scegliere proprio la sua città, cosa che darebbe una grande opportunità di crescita al business locale, ma ci tiene a precisare: «Tra un mese si torna a Topeka, eh.»Trovo giusto che ci tengano alla loro storia, anche se l'origine del nome non è che sia sconvolgente: nella lingua degli Shawnee, i pellerossa della zona, voleva dire "posto ideale per crescere patate".Da noi? L'unica che mi viene in mente potrebbe essere una sponsorizzazione di qualche libro di grammatica: Abbiate (congiuntivo), Abbiate-grasso (imperativo).Si potrebbe anche lanciare una campagna di grammatica e creatività: trovate un senso compiuto a verbi come linare (Linate), mezzare (Mezzate), segrare (Segrate). Basta trovare qualcuno che finanzi.Buon mercoledì.[Nell'immagine: è nativa di Topeka Annette Bening, deliziosa Sarah in "A proposito di Henry"]][Tutti i post su attualità.]