ElettriKaMente

Rimestando Baudelaire, Ludovic Halévy ed Henri Meilhac


 Chi mi conosce un po’, o ha letto qualche volta qualche mio scritto, è al corrente di quanto  sia dedita alle…lecite mistificazioni da contaminazione ispiratirice o...ispirativa (termine un po' meno autorevolmente corretto, ma che preferisco).E sa quanto mi piaccia mecurialmente sovvertire, disfacendo poi ogni forma carpita al fine di reimpastarla stregonescamente (adorabile avverbio...) in un' altra, dall’essenza mutata.Ho letto sul blog di woodenship, attento poeta di Libero di matrice classica che alterna liriche discendenti dai sonetti costituiti da coppie di quartine e terzine a componimenti in lingua italiana espressi in stile haiku (seguendo il modello giapponese più classico di 5-7-5 sillabe), il suo tango che "obnubila la vista fino a confondere" (la sua lirica è qui http://blog.libero.it/rimanescenze/)E dopo averlo ascoltato, ho scritto la mia rimestata habanera.                           
  La sua risposta al mio commento nel suo blog mi ha convinta così tanto che l’ho interamente estrapolata per utilizzarla nel mio, come incipit per questo post:“Il tango dice molto di questo regalo di vita, dice del nostro venire dal buio danzando in tono di sfida alla morte, dice del nostro venire al mondo rigirandoci attorno, avvinti l'uno all'altra. Come due cellule che ricercano la terza. Perché in essa è il casquet che ci apre la visuale all'infinito. Due onde di sangue, fondendosi nella milonga, danno origine ad una terza: onda emozionale, questa, che continuerà a danzare senza spazio e né tempo. Anche molto tempo dopo, quando solo le ombre dei ballerini saranno rimaste ferme sulla pista ad ammirarsi eterne...” Grazie woodenship per questo suono.Sentita la musica dentro queste parole?Io si…e per questo le voglio danzare.Rimestando Baudelaire, Ludovic Halévy ed Henri Meilhac. L’amour est un oiseau rebelle que nul ne peut apprivoiser… che scopre le cosce in porzioni di pelle lentamente accarezzate dagli occhi di chi ancora non danza... Uno parla bene, l’altro, invece, tace. Non ha detto niente, ma forse è questo, del tango, oscuramente, il suono che più piace… Tout autour de toi vite, vite, il vient, s’en va, puis il revient – Tutto intorno a te, veloce veloce, viene, se ne va, poi ritorna – L’amour est enfant de bohème, il n’a jamais connu de loi...Ma quando le bolle di piacere, scoppiano in sospiri, la luna blu talvolta decide di rispondere: …you saw me standing alone, and suddenly there appeared before me the only one my arms could ever hold… Mon désir gonflé d'espérance sur tes pleurs salés nagera… Il cuore inebriato dai singhiozzi di chi si desidera e che ci son cari, echeggerà come un tamburo che batte la sua carica… in un falso accordo nella divina sinfonia… Tutto il nostro sangue, allora, tutto, diventa questo nero veleno: tu crois le tenir, il t’évite, tu crois l’éviter, il te tient… E chi danza con lei, non è che lo specchio in cui si guarda la strega… Perché questo è il ballo… Tu credi di tenerlo, lui ti evita, tu credi di evitarlo, lui ti tiene.  Si tu ne m’aimes pas, je t’aime…si je t’aime… prends garde à toi!    L'immagine utilizzata per il post è di Juan Medina.