Creato da elioerato il 06/07/2009

Di Noi Due

una storia

 

 

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capitolo 14

Post n°14 pubblicato il 05 Settembre 2009 da elioerato
 


Le parole in auto scorrevano a flussi, come il traffico, a volte incerte, a volte veloci e qualche brusca frenata di silenzio imbarazzato. Nel breve tragitto avevano attraversato vari argomenti, dalla denuncia dei redditi, fino ad arrivare all'ultimo film visto al cinema.. parole che si susseguivano avvolte da quello strano senso di abbandono nei confronti dell'altro, una cosa nuova per entrambi, come se per incanto avessero potuto raccontarsi qualsiasi cosa, senza nessun filtro. Ed erano parole semplici, argomenti banali, eppure il mescolarsi delle loro voci stava assumendo una profondità sempre più crescente.
Seguendo le indicazioni di Alessandra, Valerio prese l'entrata del supermercato, vide subito un parcheggio all'ombra e ci si infilò. Iniziò a rovistare sotto il cruscotto, nel porta oggetti vicino al cambio, poi nei tappetini dell'auto.. nel portafogli..
"cosa stai cercando?" chiese Alessandra un po' divertita da questa sua agitazione nei movimenti, nel suo cercare non si sa bene cosa..

- cercavo una monetina per il carrello... ne lascio sempre qualcuna a portata di mano.. poi sistematicamente le uso per altre cose...
- non importa .. dai.. vediamo se hanno dentro quei cestini... non ti faccio comprare molte cose...

Si allungò , come in un ultimo tentativo nel portaoggetti davanti ad Alessandra. Perdendo l'equilibrio le piantò il gomito nella coscia per non cadere del tutto..

- grazie per il livido che mi verrà! sei proprio imbranato sai?

E scoppiò a ridere vedendo la serietà di Valerio. E sorridendo più dolcemente pensò: "siamo davvero degli imbranati noi due"
Mentre con la mano si massaggiava il futuro livido, quella di Valerio si sovrappose alla sua. Entrambi si sentirono come svuotati, nemmeno lui avrebbe immaginato di osare tanto. Le due mani mescolate in una confidenza liquida, le loro anime si sfioravano e si scambiavano e si accarezzavano senza nemmeno capire più dov'erano. Ed era solo una mano... appoggita nell'altra. Non esisteva più ne un luogo ne un tempo. Sarebbero potuti rimanere così per sempre ad assapore quella fine sensazione del lasciarsi penetrare dalle emozioni. Sarebbero potute passare ore o cinque minuti... non sarebbe cambiato nulla per loro. Solo il telefono di Valerio boccò quel momento, entrambi tornarono quasi alla normalità, ma ancora sotto l'effetto di quella strana chimica. Ritirò la sua mano per rispondere al telefono. Era Claudio. Si era scordato di avvisarlo che un loro vecchi amico lo aveva cercato, ma non riusciva mai a rintracciarlo.
- ti cercava Diego...
- quello della rivista?
- no.. quello dell'era glaciale... ma certo! quello!!
- ancora per quella cosa immagino...
- si... però ha detto che ti lascerebbe piena libertà.. non saresti costretto ad essere diplomatico.. potrai infierire quanto vorrai... come nel tuo primo ed unico tentativo...
- oramai sono passati anni.. e poi il mio non era un tentativo, ma un favore, mi ha chiesto una cosa ed io l'ho fatta...
- si si... comuque chiamalo e poi adesso come adesso... ti calza a pennello quel posto.
- va bene... lo chiamerò..

Ancora un po' delusa dal cambio di atmosfera, Alessandra lo vedeva di nuovo assorto in pensieri lontani e indecifrabili. Chiunque fosse stato al telefono, lo aveva di nuovo catapultato nella tristezza e nel ricordo di una vita che voleva allontanare.

- brutte notizie?
- no... non direi, però è come fare un passo avanti .. poi due indietro... poi tre avanti.. ma la direzione non si delinea mai..
- non ho capito molto.. ma sono convinta che ne salterai fuori.
Valerio la guardava, la osservava, e tutto, sembrava assumere una sfumatura migliore. Ogni dettaglio era più chiaro con lei accanto. E nemmeno voleva immaginare cosa passasse per la testa a lei, non gli importava che livello di interesse avesse lei per lui. Quella magia che si era creata, in quel momento era tutto, andava oltre ogni altro pensiero. Flussi di energia attraversavano i loro corpi, come elettricità. Invisibili come l'elettricità, i loro pensieri rimasero silenziosi, aspettando di ricominciare a pulsare in una azione immediata: Uscire dall'auto.

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