elioslibri

editoria

Creato da elioslibri il 02/06/2007

Area personale

 

sponsor

  

Comprare libri su Internet
Cerchi un libro? Trovalo qui con bol.it
Titolo Autore Parola chiave ISBN
a cura di: www.bol.it

 

Uno scambio di link con

promo buy1ebook.com

Contatta l'autore

Nickname: elioslibri
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 57
Prov: SP
 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

mamoc1cantalupoantonioandreasperelli03leggere_librimgv6luigi1503mr_millsciemmetremette44823In_Chiave_di_Violinomi.descrivoelioslibricomunitapitellielioslibri0
 

Ultimi commenti

e poi?
Inviato da: serena.gobbo
il 01/07/2011 alle 14:50
 
Accetto, ma non è per l'immediato: voglio fare una...
Inviato da: elioslibri
il 30/05/2010 alle 15:36
 
Ho provato a mandarti un messaggio ma hai la casella...
Inviato da: LadyAileen
il 30/05/2010 alle 12:13
 
Complimenti per il tuo blog. Mi piacerebbe ospitarti sul...
Inviato da: LadyAileen
il 04/04/2010 alle 16:53
 
A presto allora, via aspetto! Buonanotte e bentrovati ^__^
Inviato da: martha76.mt
il 15/02/2010 alle 23:33
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Messaggio #70Pico Della Mirandola e ... »

il mio incontro con Primo Levi

Post n°71 pubblicato il 26 Luglio 2007 da elioslibri
 

Negli anni antecedenti il Liceo
leggevo molto. Nell’esplorazione dello scibile che compii allora trovai il
mondo di uno scrittore torinese, personaggio pubblico e persona riservata ad un
tempo. Avevo letto di lui ‘Se questo è un
uomo’, romanzo dell’immediatezza dello scrivere, e ‘La tregua’ romanzo del
ripensamento. Mi accingevo a leggere ‘Il sistema periodico’ del 1975, dai tipi
di Giulio Enaudi, era il 1979, e telefonai a Primo Levi. Non che me lo avessero
‘insegnato a scuola’, fu una mia iniziativa; anzi a scuola, ricordo una classe
dall’insegnamento feroce, in terza media, dove ci fu una docente che si stupì
di tale mia iniziativa di qualche mese prima. Primo Levi fu molto gentile.









Mi parlò dei suoi romanzi: di
quelli letti da me fino ad allora, i primi due suoi, e di come passando a
quelli di narrativa, di racconti, non necessariamente ‘brevi’, si era
‘spogliato completamente della mia qualità di testimone e di ex deportato’ .
Era diventato scrittore. Gli chiesi di un altro scrittore. Gli dissi di come lo scrittore
Beppe Fenoglio si dichiarava sorpreso perché i critici scoprivano alcune cose
della sua scrittura, mentre ne ignoravano completamente altre.Mi rispose parlando della
distanza che vedeva i critici accentuavano tra i primi due romanzi: ‘Se questo
è un uomo’ e ‘La tregua’ e altri due libri, stavolta di racconti: ‘Storie
naturali’ e ‘Vizio di forma’. Levi mi disse che i critici dicevano di lui che
egli paragonava i Lager delle SS, con ‘moderni lager contemporanei’ come glieli
definii io allora, e mi disse che non era d’accordo. Mi raccontò inoltre che mentre
aveva scritto ‘Se questo è un uomo’ di getto, scrivendo a casa, in laboratorio
e in tram, ‘La tregua’ era stato un romanzo più meditato, scritto con
riflessione, ‘un capitolo al mese’. Iniziamo a parlare di lavoro quando gli
chiedo della sua professione di chimico. Dei suoi tentativi, riusciti, di
riallacciare i contatti dopo l’esperienza del Lager; esperienza che non si
cancella, afferma. Il lavoro lo ha salvato. Questo lo afferma in ‘Se questo è
un uomo’ e questo io ho letto e quando lo ho incontrato, gli ho chiesto. Il
lavoro sì era importante, mi spiega, ma non era lavoro che ricompensava chi lo
faceva, serviva a salvarsi la vita: Levi si è salvato poiché era Chimico, ma
soprattutto perché si seppe organizzare sin dal primo momento della prigionia.
Imparare la lingua tedesca, la lingua dei suoi carcerieri fu il primo
imperativo; capì subito, già dalle prime adunate dei prigionieri, che chi
capiva il tedesco, o sapeva rispondere in tedesco, si trovava su un altro
livello. Era più facile che sopravivesse. Quindi Levi inizia subito una studio
mnemonico e difficile di quella lingua. Impara a senso, come scriverà nel suo
memoriale. Levi ad Aswhitz lavora come Chimico in una fabbrica per la
lavorazione delle gomma. L’inverno tra il 1944 e il 1945 trascorre
sufficientemente bene per lui, da non morire di freddo e di stenti come altri
prigionieri. Quando arrivano le voci di un imminente arrivo dell’Armata Rossa,
Levi lavora molto lentamente dirà. Quanto per boicottare non visto il lavoro di
ricerca. Capisce che ormai il tempo della liberazione è arrivato, ma continua a
lavorare non alacremente. Poi con i suoi compagni di prigionia si trova solo
nel lager, tutte le SS sono fuggite, nel campo regna il caos, e molti muoiono
proprio ora, a un passo dalla libertà. Infine una mattina, in un’atmosfera
irreale, in un campo di prigionia ormai senza recinzione, si scorgono i primi
soldati dell’Armata Rossa. Levi e i suoi compagni sono salvi. Ma se per alcuni
la via del ritorno fu facile così non lo fu per Levi. Insieme ad alcuni
compagni di viaggio, più o meno occasionali, percorre le vie ferrate
dell’Europa post bellica. Spesso i treni subiscono lunghi ritardi, a volte
nessuno sembra poter fornire spiegazioni, altre il treno è costretto a giri
tortuosi per spostarsi tra le città della immensa Russia. Vorrei dire ai
lettori di Primo Levi, a coloro che iniziarono a conoscerlo dopo la tragica
scomparsa, o dopo le ultime due pubblicazioni editoriali, di ricordare
soprattutto la persona umana di Levi, non solo il suo predominante ruolo nella
letteratura italiana del secondo Novecento. Quello che visse nel Lager fu
l’uomo; l’idea dello scrivere e del documentare sarebbe nata dopo la Liberazione: allora
Primo lo potevi vedere sul tram in centro a Torino prendere nota di appunti
preziosi, pensare al romanzo sempre e comunque. In effetti Levi cerca subito di
pubblicare il suo primo libro, ‘Se questo è un uomo’, dopo il ritorno a Torino.
Questo volume resterà l’unico nella produzione del Dottor Primo Levi, Chimico,
come amava definirsi. Quando esce ‘La tregua’ non è ancora iniziata la fortuna
di Levi romanziere, ma già se ne delineano le prime tracce. Ma nel 1947,
parallelamente alla ricerca di un lavoro come Chimico, c’è per Levi la ricerca
di un Editore. Einaudi rifiuta il libro,
l’Editore De Silva pubblica 2500 copie di cui gran parte venduta a Torino.

 

Poi inizia la carriera di
scrittore; ma questa come si dice: è un’altra storia.
 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/elioslibri/trackback.php?msg=3040471

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
silvia.to
silvia.to il 26/07/07 alle 16:03 via WEB
oggi ho una brutta notizia, e quindi se non vuoi venirmi a trovare lo capisco. Bello hai messo la scrittura più grande, adesso leggo bene, che è hai scoperto quanti anno ho, e hai ingrandito le scitte per farmi leggere meglio? silvia
 
 
elioslibri
elioslibri il 26/07/07 alle 17:40 via WEB
Dovrei dire la stessa cosa, ho passato gli 'anta' da un anno; è stato come andare dall'ottico, provare un paio di occhiali e dire: "...come ci vedo bene!".
 
   
silvia.to
silvia.to il 27/07/07 alle 00:06 via WEB
IO PERò NE HO 10 DI PIU', NON E' UGUALE SILVIA
 
silvia.to
silvia.to il 26/07/07 alle 16:05 via WEB
Gli incontri con certi personaggi accrescono la nostra conoscienza e arricchiscono la nostra vita, non credi? ciao silvia
 
 
elioslibri
elioslibri il 26/07/07 alle 17:42 via WEB
Sono d'accordo. Mi ha lasciato un grande ricordo; una di quelle persone cui devo la passione per la lettura e la scrittura.
 
silvia.to
silvia.to il 27/07/07 alle 00:03 via WEB
QUELLO CHE RECRIMINO AGLI INSEGNANTI NELLE SCUOLE è CHE NON DANNO LO STIMOLO A LEGGERE AI RAGAZZI, IO DOPO AVER FINITO LA SCUOLA, CON RISULTATI MEDIOCRI, HO LETTO TONNELLATE DI LIBRI, DI OGNO COSA DI CUI MI INCURIOSIVO, COMPRAVO UN LIBRO, CERTO ORA CON INTERNET è PIU' FACILE, MA CONTINUO A COMPRARE LIBRI LO STESSO, E CONTINUO A NON SAPERE PIU' DOVE METTERLI, DEVO FARE COME NEL MIO FUMETTO PREFERITO MARTYN MISTERE, CHE NON AVENDO PIù PARETI IN CASA PER METTERE LIBRI COMPRA UN'ALTRA CASA PER METTERCI LIBREIE E LIBRI. SILVIA
 
 
elioslibri
elioslibri il 28/07/07 alle 09:20 via WEB
La nostra generazione si è presa una grande rivincita con internet. Spesso ho usato la scuola come mezzo per formarmi culturalmente, più che per gli attestati ufficiali. Poi, sai, quelli servono per trovare un lavoro non da cani; magari da schiavi moderni al computer, ma almeno in un ufficio, fresco d'estate e caldo d'inverno.
 
 
elioslibri
elioslibri il 28/07/07 alle 09:23 via WEB
I tecnocrati esaltano chi, già da bambino, usa internet. Cominciare con internet dopo anni di studi, diplomi e lavoro è altrettanto importante perchè i progressi sono molto rapidi, ed è grande l'assimilazione di una memoria allenata.
 
silvia.to
silvia.to il 27/07/07 alle 00:08 via WEB
HEI NON HAI VISTO LE MIE BARCHE CON I MIEI BOCCALI, VIENI A VEDERE, HO FATTO ANCHE UN POST INFORMATIVO SUL VIAGRA, LA GENTE LO PRENDE COME SE FOSSE UNA CARAMELLA, SENZA LEGGERE SILVIA
 
silvia.to
silvia.to il 27/07/07 alle 19:50 via WEB
c'è un blog che stà facendo la stessa cosa, chiede di mandare storie che poi lui o lei pubblica, vai a vedere si chiama /100X100/ naturalmente l'indirizzo prima è quello di libero. ciao Silvia
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963