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Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 19 Luglio 2008 da elisabetta982

 
 
 




Esistono momenti nei quali alzi lo sguardo e in pochi istanti la tristezza e il dolore che si hanno dentro si attenuano, come risucchiati all’improvviso da un qualcosa che si paventa davanti all’improvviso, ma che ti regala un attimo di semplice serenita’.

Stavo in una sala di attesa, una come tante. Le pareti bianche, quasi asettiche, come le persone che di solito si possono incontrare in luoghi come questi. Me ne stavo seduta in un angolino, nn avevo nulla con me da leggere e allora, nn sapendo che fare, cominciai a volgere lo sguardo intorno a me. Nulla attirava pero’ la mia attenzione, tranne un signore, seduto dall’altra parte della stanza. Era molto anziano, ma di una bellezza che ti colpiva all’ istante. I capelli erano di un bianco che nn avevo mai visto, ma un bianco ‘soffice’, che ti veniva voglia di toccarli per vedere se davvero fossero veri. Indossava un completo grigio chiaro con delle sottili e quasi impercettibili righe nere, era ben curato nei particolari e teneva tra le mani abbandonate sulle gambe, un vecchio panama. Accanto alla sua gamba sinistra era appoggiato un bastone di legno scuro, che terminava con una testa di animale intarsiato. Mi sarebbe piaciuto avvicinarmi per capire di che animale si trattasse, ma certamente nn sarebbe stato questo un comportamento corretto ne’ educato.

Se qualcuno gli avesse scattato una foto in bianco e nero, sicuramente sarebbe sembrato uno di quei distinti signori dei primi anni del novecento, tanto il suo aspetto e le sue movenze ricordavano quel periodo.

Poi lo chiamarono e scomparve alla mia vista. ‘Peccato’, ho pensato tra me e me, mi ero deliziata nell’osservarlo ed ora ritornavo di colpo e tristemente, alla realta’ del luogo. Dopo poco tempo, ecco che una porta si apri' e quel signore, salutando un’altra persona all’interno della stanza, usci' e si avvio' verso l’uscita. Aveva qualcosa in mano, ho creduto fosse il portafoglio e, nel mentre si stava sistemando con gentilezza il suo vecchio panama sul capo, qualcosa gli scivolo' via, per terra. Credendo che nn se ne fosse accorto, mi alzai per andare a raccoglierlo. Mi stavo chinando, lui fece lo stesso in quel preciso istante, ma per fortuna si accorse di me e si rialzo' di colpo. (Meno male, altrimenti una bella ‘craniata’ nn ce l’avrebbe risparmiata di certo nessuno…). Raccolsi velocemente il pezzo di carta che gli era caduto, lo guardai negli occhi mentre glielo porgevo, scoprendo cosi' due splendidi, profondi e luccicanti occhi azzurri, piu’ belli del cielo che appena fuori stava sulle nostre teste. Mi disse un ‘grazie’ sorridendo e con la mano mi regalo' una lieve carezza sulla guancia e se ne ando' via… Ero rimasta immobile, fissandolo mentre si allontanava leggermente zoppicando, appoggiandosi con delicatezza a quel suo bastone di un tempo che fu, con quel suo completo che profumava di ricordi ormai lontani e con il capo coperto da un vecchio e consunto panama. Quella carezza… fatta con dolcezza, con assoluta innocenza, regalatami come riconoscenza per un mio gesto istintivo e di poco conto, mi aveva lasciato uno spicchio di serenita’, una piccola gioia di un istante che nn sempre si vive. E’ rimasto in me un affetto che nn so nemmeno spiegare, avrei voluto fermarlo, sedermii con lui su di una panchina e discorrere con le sue tante rughe, che mi avrebbero inevitabilmente raccontato mille e mille storie di una vita. Ecco… questo avrei desiderato fare in quel momento, ma poi mi sono voltata e sono tornata mestamente a sedermi.

Questo e’ successo lunedi’ scorso e ancora oggi, se mi soffermo a pensarci, mi convinco che mai nessun incontro e’ vano e mai nulla accade per caso. Tra tante persone anonime, io ho avuto la fortuna quel giorno, di incontrare una piccola luce che mi ha donato un sorriso diverso dagli altri, un sorriso che conservo ancora,che mi ha donato una carezza che la sento ancora sulla guancia e che mi fa compagnia nei momenti piu’ difficili. Tutto questo potrebbe apparire strano o a dir poco bizzarro, forse lo sara’ per chi legge solamente con gli occhi, per me e’ stato molto di piu’. Ci sono tante cose tristi, ma esistono anche quelle belle, che ti capitano in momenti particolari e che ti fanno comprendere ancora di piu’ che la vita nn e’ fatta unicamente di dolore, a volte basta un nonnulla per riaccendere il focherello della speranza e cosi’ ci si accontenta anche delle piccole cose, che poi tanto piccole neanche lo sono. Questa e’ la mia visione della vita, ora…

Elisabetta

 

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Commenti al Post:
seilamiamusica
seilamiamusica il 19/07/08 alle 08:07 via WEB
SONO I PICCOLI GESTI, CHE TI RIMANGONO NEL CUORE, E LI PORTI CON TE... DOLCI RICORDI CHE TI FARANNO COMPAGNIA... T.V.B. CUCCIOLA , UN BACIOTTO...
 
 
elisabetta982
elisabetta982 il 19/07/08 alle 13:18 via WEB
E' proprio cosi' e si deve tenerli da conto. Ti voglio bene anche io, un bacione.
 
piumadi1angelo
piumadi1angelo il 19/07/08 alle 09:42 via WEB
ciao eli...un bacio...
 
 
elisabetta982
elisabetta982 il 19/07/08 alle 13:19 via WEB
Piuma, che bello vederti qua... Buon sabato e un bacione
 
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quel che di reale rimane.
Nascondi alla vista dove
poserai delicatamente
quel che di reale nn e'.
Il tuo giorno e' finito
e senza che nessuno
se ne accorga, ritorni
nella tua dimora.
Lontano.

 

Elisabetta

 

 

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