mamma io?!

CHI DICE NONNA, DICE... TANTO!

Non riesco a ricordare l'anno esatto in cui è morta mia nonna, la mia seconda mamma, a volte era praticamente lei mia madre. Dal 2002 al 2006 sono tutti buoni, non lo so proprio, so che è morta a settembre, basta. Non che non ci fossi, anzi, l'ho assistita anch'io quando era malata: mia madre, mia sorella ed io ci davamo il cambio; le cambiavo il pannolone, la pulivo, le tenevo compagnia, sperando di intravedere in sorriso tra le pieghe paralizzate del suo viso.

Non voglio ricordare l'anno esatto in cui è morta, perchè mi darebbe l'idea reale del tempo che ci separa, sarebbe troppo doloroso tenere il conto degli anni che passano, è una cosa che faccio già con mio padre, e quando ho realizzato che ormai erano più della metà della mia intera vita è stato davvero brutto... lancinante.

Quando mia nonna ha avuto il primo ictus, non mi parlava già da un po': frequentavo un uomo sposato e di 12 anni più vecchio di me. Il perchè lo facessi, è una cosa che mi domando tutt'oggi, la risposta semplice che mi do, è che non ero io, che qualcun'altra era entrata in possesso del mio corpo, la risposta complicata e purtroppo veritiera, è che in fondo mi piaceva ribellarmi a tutto quello che ero stata fino a quel momento, e a tutto quello che mi avevano insegnato. Quella storia, e le altre avute nei due anni successivi, sono per me motivo di vergogna e di forti sensi di colpa, soprattutto verso mio marito e mio figlio, giunti in seguito nella mia vita.

La notte dopo il primo ictus, ho avuto il privilegio di assistere mia nonna in ospedale: era paralizzata e non poteva parlare, ma i suoi occhi... quelli avevano il fuoco dentro!! mi hanno dato la lezione più importante e speciale che il mio cuore potesse mai comprendere... ma che poi, una volta passato il pericolo di vita per lei, ho prontamente accantonato.

Secondo ictus, dopo una ripresa dal primo, a dir poco prodigiosa; non ho mai più sentito la sua voce, se non nei gemiti di rabbia e dolore che da lì fino alla sua morte non ha mai smesso di emettere. Non l'ho mai più vista seduta. E' morta e ho voluto lavarla e vestirla io da sola. L'ho pulita con una spugna zeppa di acqua e sapone, le ho messo la biancheria pulita e il vestito della fetsa, l'ho pettinata, e per vezzo le ho truccato leggerissimamente le guance per toglierle quell'aria di morte di dosso.

Mia nonna era una donna moderna, forte e indipendente.

Mia nonna mi diceva sempre di sposare un uomo con il quale mi piacesse parlare e che mi facesse ridere, perchè parlare e ridere sono le uniche due cose che puoi continuare a fare fino alla vecchiaia, per renderti bella la vita.

"Nonna, l'ho fatto, ed è bellissimo!!!"