Creato da spirito_avventuroso il 26/07/2005
come un soffio di vento sulla sabbia del deserto...
|
Area personale
Cerca in questo Blog
Link Sparsi&Sconnessi
- Wikipedia: Comoda Enciclopedia On Line
- Ondarock
- Scaruffi: musica e molto altro
- Avventure nel Mondo
- TNT audio (hi-fi)
- MartinMystere, DylanDog e co.
- Lisa Gerrard la mitica vocalist dei Dead can dance
- Albert Schweitzer
- Guide Viaggio
- Egitto e dintorni
- Biografie interessanti
- Franca presta a tutti i suoi libri!!!
- Oggetti storicamente impossibili
- Internazionale
- TV in internet
- krishnamurti
- la pittura di Maria
- Neutral Tennis
- Illusioni ottiche e Co.
- Psicosintesi
- Matematica divulgativa
- Fisica quantistica
- Skype - Telefonate da internet
- Settimana Enigmistica online
- Linux
- Voli low cost
- Sms solidali
- Frasi d'amore
- Lavoce.Info
- Fisicamente
- Astrologiainlinea
- Biografie Scrittori
- Economia all'Idrogeno e co.
- Meditare
- Cosa si fa a PA ...
- Corriere della Sera
- Repubblica
- Archeosofia
- Vetrate Artistiche
- Sito Truppa Noddica
- ISTAT
- In Video Veritas
- SI VOLA (quasi quasi) ...
- *** BEPPE GRILLO ***
- *** TRAVAGLIO e dintorni ***
- Giochiamo a mescolare i colori
- SAPIENTONI (mettetevi alla prova)
- Pandora: Progetto Genoma Musica
- Islamismo
Menu
I miei Blog Amici
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
a cosa sto pensando... in questi giorni ripenso spesso agli anni trascorsi a pattinare nella pista del giardino inglese... ero piccino ma già gran camminatore, da casa alla pista una ventina di minuti, prima di accedere alla pista adoravo attraversare il giardino, stavo a guardare i viottoli all'epoca in terra battuta, gli anziani che foraggiavano i piccioni, gli alberi, dei ficus, altissimi e dalle foglie tanto verdi e molto dense, da sembrare quasi di plastica.
arrivato al giardino la prima tappa era la fontanella dell'acqua presso cui mi abbeveravo, poi all'ombra di un ficus veramente gigantesco incontravo la fontana, d'estate diventava la piscina dei ragazzini di strada, con mio gran stupore ci sgauzzavano a meraviglia, all'epoca li guardavo incuriosito.
Poi, superata la fontana, dopo la piazzola, mi incamminavo sul sentiero che in fondo ospitava la pista, lì giunto mi avviavo allo spogliatoio, mi allacciavo i miei boiani e giravo e giravo in tondo con terrore dei principianti, specie se eravamo in gruppo... in gruppo, a ben guardare il pattinaggio è uno sport per solitari, anche allora come ora ero un solitario...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
all'uscita da una moschea mi avvicina una vecchina che mi porge un biglietto verde.
'mi starà proponendo una sorta di lotteria' penso, peraltro era il periodo del ramadan e chissà, anche li in favore delle moscheee faranno la raccolta di fondi con le lotterie, non conoscndo il farsi era un pochetto complicato capire.
ella mi porge il biglietto verde e chiede in cambio di biglietti di denaro sonante, mi chiede un tot che io decido di corrisponderle, caso vuole che mentre caccio il dinero vede gli altri biglietti contenuti nel portafoglio...
non ho potuta vederla negli occhi, era controsole e, al contrario delle giovani, completamente velata, ma mi è sembrato di vedere un luccichio...
allunga l'ingorda mano verso gli altri soldi, non so come riesce ad arraffare una banconota di valore doppio a quello richiesto e se ne impossessa.
a nulla valgono le mie rimostranze, dato l'irisorio valore e per non scatenare un incidente diplomatico non protesto più di tanto.
mentre me la rido con i miei compagni vedo che intorno la vecchina si fa un capannello di donne nerovestite che confabulano e guardano verso di me, forse volevano convincerla a restituire il maltolto ma senza riuscirci...
visto che era quello che mi aveva messo in moto, mi avesse almeno elargito quella specie di biglietto verde della lotteria, la maramalda...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
devo confessare a me stesso che i pensieri corrono a passo di lumaca, così arrivano piano piano all'evidenza della mia esistenza nel frattempo alquanto stratificata.
rispetto al pensiero in essere dico.
sono ancora in iran, pare di non essermene mai andato, vabbè il viaggio è stato molto bello, un viaggio anche comodo, anche per i miei, dico la mia mamma e il mio papà si sarebbero trovati a loro agio, dico, convinto.
il ricordo è legato ad un viso, in iran contrariamente ad altri paesi le donne tengono il viso al vento, il corpo invece deve essere ben nascosto, ma il nascondimento è subdolo per quanto è allettante di suggestioni, del resto le vesti aderenti, seppur nere e di modesta fattura, senza pretese fashion esercitano sempre un loro potere.
ma l'idea era il viso e non il corpo, in iran il contatto fisico tra le persone è considerato sconveniente, specie tra due persone di sesso opposto, specie in pubblico, non ricordo bene se è addirittura fatto divieto anche ad un abbraccio pudico, come quello che senza pensarci ci siamo scambiati io ed una mia compagna di viaggio, subito riporesa coscienza ci siamo guardati intorno.
imbarazzati.
non era la prima volta, mi accadde una cosa simile anche in yemen, ma quella è un'altra e è più pericolosa storia.
invero intorno avevamo visi che comprendevano il nostro imbarazzo e sorridenti, come a dei bimbi a cui si perdona una marachella, sorridenti a nostra volta.
i ragazzi ambosessi camminavano insieme, parlando tranquillamente e frequentando locali pubblici, mai si è visto però un contatto, esclusi i bimbi tutti stavano a debita distanza.
alle volte si scorgevano all'ombra di qualche albero due ragazzi che a debita distanza parlavano, quanto pudore emanava da quelle figure, molte ragazze sono avvezze ai rapporti con gli stranieri attaccando discorso per prime, ma quante erano invece che arrossivano, una dolcezza che mi sembrava scomparsa.
il pudore era manifesto anche nelle richieste di foto, forse per paura di pubblica riprovazione, forse per vero imbarazzo, certo che amme che sono sempre piaciute le fanciulle che arrossiscono è stato uno spasso.
dentro di me è sorta una nota controversa chiedendomi se è preferibile essere come loro e provare tanto pudore con qualche rossore o se è meglio il contrario.
mentre così mi interrogavo l'iran ha fatto di più, pensavo di avere dimenticato, di avere ormai superato, mi sono ritrovato anch'io ad arrossire...
addivenirà fotella.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ricordo molte cose, ma incomincio con le cose più immediate, per un certo verso soprendenti...
dice che è un paese in cui esercita il potere una dittatura islamica, ci si aspetterebbe di trovare una certa atmosfera, una cappa e un popolo oppresso...
certo, mancando certi presussposti, non saranno felici però...
però...
si, sono molto ospitali, alle volte ci venivano inconto anche solo per dirci 'wellcome to Iran', i benvenuti erano sinceri e frequenti, un senso dell'ospitalità raro...
essere invitati a consumare qualcosa con loro mentre fanno un picnic nei giardini pubblici capita spesso, anche sedersi con naturalezza a scambiare quattro chiacchere in libertà, anche di politica, della condizione del loro paese...
è sorprendente scoprire come tantissimi giovani conoscano l'inglese, la loro 'seconda' lingua, come tantissimi abbiano avuto o abbiano la possibilità di studiare all'estero, come tutte le strade fossero asfaltate e le relative indicazioni tutte in inglese...
ma la sorpresa più grande, parlando di un paese governato da una teocrazia islamica, l'ho avuta nella bella cittadina di Yazd: in quella cittadina vive, indisturbata, una parte significativa di gente di fede zoroastriana e anche cattolica!!!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ho avuto una sorta di rivelazione... dopo avere trascorso una vita inseguendo ansie, desideri, aspettative, cercando intanto perfino l'illuminazione... ricerche ed inseguimenti che hanno causato paura e tensione, delusione... improvvisamente scopro una grande stanchezza, cerco semplificazione, ridurre ai minimi termini me stesso e il circostante... don chisciotte non poteva mai abbattere i mulini a vento, manco io potevo e posso farlo... ne i mulini esterni, ne tantomeno quelli interni, i più bastardi, che si alimentano e vorticano tanto più quanto più impeto radica in me... dopo tanti giorni, mesi, anni ho fatto una cosa che mi ha portato ad una semplice conclusione. semplice come la cercavo, semplice come spesso è la realtà a guardarla da fermi, mentalmente fermi, così semplice che la si può considerare banale. paradossalmente è stata una illuminazione, quella che avevo smesso di cercare, come novello buddha mi giunse improvvisa... e adesso per me chiedo una sola cosa, intima, piccola, sole quattro lettere: PACE!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
sarà malinconia, sarà la notte, saranno i 40 anni suonati, sarà che il 2000 sembra trascorrere spazzando le illusioni, eppure, pensando ad altri tempi, altre figure politiche, a questa canzone
ogni volta al pensiero di quei tempi, di quella canzone, fremo...
purtroppo, non c'ero...
testo originale, tradotto in italiano e cronaca: qui
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
stavo fermo, poggiato sulla mia moto, guardavo con occhio distratto il traffico che scorreva davanti a me... avevo del tempo da perdere, uno di quei momenti in cui si è puntuali ad un appuntamento mentre la truppa ritarda, avete presente??? non pensavo a nulla in particolare, aspettavo e basta, mi trovavo in un posto del centro storico della città, lo sguardo distratto si posava qua e là... poi l'occhio mi cade ancora sul traffico, in quel momento arriva una opel corsa rossa, nulla di più, nulla di meno... una opel corsa rossa. shaaaammm!!! ... prima che me ne renda conto mi si apre una finestra spazio temporale, avete presente??? mi riporta a qualche anno fa, ad una dolce fanciulla, sarebbe una donna ma preferisco pensare a tutte le donne come fanciulle... vedo il suo viso, sento il suono della sua voce, un attimo e sono con lei, stiamo percorrendo la statale ligure che costeggia le cinque terre, zona incantata di mare, lei quasi bimba osserva e commenta, quasi innocente... sorridevo, mi divertiva quando prendeva questa piega, lei lo sapeva, la sentivo più vicino e le volevo più bene, forse ero felice e non lo sapevo. non ho mai saputo quando ero felice, ho sempre cercato la felicità altrove... sono ancora dentro quella scena e sorridendo partecipo, osservo i suoi occhi verdi, il suo bel sorriso e quel suo essere una donna molto fanciulla... la cosa va avanti per un pò, mi stupisco di quanto potere possa avere una cosa del passato, non è la prima volta che mi accade... poi penso al seguito della storia, vedo me che parto per vacanza, me che conosco un'altra fanciulla, me che torno e la deludo brutalemente... poi vedo me che parto stavolta definitivamente, la rivedo, ne riconosco l'odore, il sorriso, forse l'alone di felicità che mi ha donato... ero felice e non lo sapevo, avete presente???
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
dormire, sognare forse, sognare...
dormire, magari non sognare, magari...
sognare, ma che sognare???
dice che il sogno è rielaborazione, nel sonno il sogno è realtà trasformata, sognata...
ma se la realtà è priva di sogni, i sogni forse diverranno più realistici...
dormire, sognare forse, forse, molto forse...
sognare dei sogni che non siano realtà, forse bisognerebbe, nella realtà, sognare.
sarebbe un dormire sognare...
senza forse.
la vita come sogno, la vita è sogno, se non lo è concediamoci di dormire e sognare...
pensare a dei sogni, costruirseli, procacciarli...
così l'elaborazione della realtà, il sogno, diviene elaborazione del sogno, una sorta di doppio sogno...
dormire, svegliarsi senza sognare, andare a ritroso nelle pastose ore passate, chiedere alla propria memoria di che sogno è stata la notte...
prima bisogna chiedersi di che sogno è il giorno.
il sogno del giorno sarà il sogno della notte e poi...
dormire, sognare.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
un collezionista compra una bellissima tazzina di porcellana che da tempo desiderava, da tempo cercava, quella giusta, quella perfetta.
è una tazzina preziosa di cui va molto orgoglioso, da cui trae molta gioia e di cui ha molta cura, arriva ad amarla ...
l'ammira spesso e spesso racconta di questa tazzina gonfiandosi il petto di soddisfazione, in effetti la tazzina merita questa considerazione ...
ma un giorno ... nel modo di contemplare e tenere la tazzina gli sfugge dalle mani, si rompe, per fortuna solo in due pezzi interi, senza schegge.
il collezionista visto che il danno è limitato si rincuora, utilizzando una buona colla riesce e rimettere insieme la tazzina, apparentemente è tornata perfettamente integra.
ma in realtà il collezionista sa come stanno le cose, quella tazzina non gli da più quella gioia di una volta, non può certo dimenticare che quel pezzo che lo rendeva tanto orgoglioso è rotto, nonostante la sua apparente integrità si tratta di una tazzina incollata e ... si disamora.
un pò come le relazioni: quando si rompono poi si possono risaldare, ma non sarà mai più lo stesso sarà una relazione incollata, come quel collezionista ...
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
« Precedenti | Successivi » |
Inviato da: apiccolichicchi
il 23/09/2010 alle 23:23
Inviato da: redsdgl0
il 17/08/2008 alle 13:52
Inviato da: spirito_avventuroso
il 08/05/2008 alle 10:53
Inviato da: rox.rg
il 06/05/2008 alle 14:54
Inviato da: spirito_avventuroso
il 27/02/2008 alle 13:21