Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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Perchè scrivere?

Post n°180 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da elliy.writer

elliy writer

"E' una domanda che la gente formula in modi diversi, talvolta con garbo e altre volte con rudezza, ma il succo è sempre lo stesso: lo fai per i soldi, tesoro?

La risposta è no. Né ora, né mai. Sì, ho guadagnato molto con i miei romanzi e racconti, ma non ho mai scritto una sola parola con il pensiero di essere pagato per averlo fatto.
Alcune cose le ho scritte per fare un piacere a questo o a quell'amico, come merce di scambio, potremmo dire, ma nella peggiore delle ipotesi, è da considerarsi un rozzo baratto.

Scrivo perchè mi appaga. Sarà servito anche a pagare il mutuo e a far andare i ragazzi all'università,  ma queste sono conseguenze: ho scritto per il piacere di scrivere, per la gioia pura che ne ricavo. E se potete farlo per il piacere, potete farlo per sempre.

Ci sono stati tempi in cui per me l'atto di scrivere era un piccolo atto di fede, uno sputo nell'occhio della disperazione."

Stephen King - "On writing" - Autobiografia di un mestiere

 

 
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Commenti al Post:
Dream_Hunter
Dream_Hunter il 10/12/09 alle 23:41 via WEB
La mia risposta a questa domanda è: per esistere e vivere le mie emozioni tramite le mie parole. Già, le mie e di nessun altro: con il loro duono e la loro sequenza intrecciano il mio mondo nella mente di chi legge e mi danno la possibilità di esistere anche nei loro sogni o nelle parole che diranno ricordando le mie. E questo non mi sembra poco. Un abbraccio ed un bacio notturno Ciao, Pietro :D
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:08 via WEB
Tradurre le emozioni in parole per poterle comunicare, ma anche avere la possibilità di ascoltare quelle che altri cercano di trasmetterci, entrare in contatto con altre realtà e a volte riconoscersi, a volte confrontarsi! E' moltissimo. Ciao Pietro :)
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 10/12/09 alle 23:48 via WEB
un piccolo atto di fede...il feroce respiro quando respirare si fa troppo difficile... un piccolo atto di fede...semplicemente dirti le parole che vorresti sentirti dire... un piccolo atto di fede...diventare Dio per un attimo finito,perche' essere Dio non e' da te e non ti piace... un piccolo atto di fede...trattenere pezzi di qualcosa che non c'e' e che sai mai ci sara'...un piccolo atto di fede...e sei amata e odiata e ami e odi e odori di gelsomino e una pietra ti parla ed il tuo cuore batte senza bisogno di decidere che batta...un piccolo atto di fede...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:13 via WEB
... che può - se non salvarci - almeno aiutare. un abbraccio Gabry :)
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 10/12/09 alle 23:49 via WEB
Bellissimo libro, una "lezione" di lettura da parte di un grande scrittore. Purtroppo lui ora i libri li fa solo x soldi oppure ha perso quel suo fascno letterario che irrorava le pagine inquietanti di "Carrie" o di "Cujo" o meglio ancora di "Shining". Cmq sia onori al maestro e anche ad elliy che ha riesumato questo piacevole libro, che consiglio a chiunque non lo avesse letto :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:17 via WEB
Si è riesumato da solo questo libro! E' tornato alla luce mentre facevo spazio per il presepe.... :)
Lettura da consigliare, sono d'accordo. Ciao Faro!
(Rispondi)
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 11/12/09 alle 08:18 via WEB
Urca, se non ha ragione uno dei miei miti letterari (anche se Faropoeta colpisce nel segno: ultimamente non scrive più con l'ispirazione di un tempo...singh!).
Tuttavia l'idea di guadagnersi la pagnotta col frutto delle propie celluline grigie e l'ausilio di scelte grammaticali originali, è una cosa che mi ha sempre fatto sognare. Niente colleghi, niente gerarchie, niente sveglia al mattino. Puoi lavorare in riva al mare o, ancora meglio, dopo aver guardato a lungo il cielo. Se sei uno di successo giri il mondo in cerca di ispirazione (WoW!) e ti si aprono senza problemi le porte di misteriosissimi archivi e biblioteche sacre...Sei autosufficiente, racchiudi tutto in te stesso...e tutti ti amano!
Giuro, la prossima reincarnazione voglio essere uno "scrittore famoso"....In questa mi contenterò di scrivere per scrivere (che non è nemmeno malaccio!)....e poi i biscotti dell'ultima provviggione erano buonissimi!!!!!;)))))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:26 via WEB
L'idea romantica dello scrittore che si ritira in una casa affacciata sul mare e si dedica soltanto alla sua arte mi perseguita da sempre! Ma è - appunto - un'idea romantica... uff! In realtà sono ben pochi coloro che riescono a guadagnare dalla scrittura.
Ma il piacere di riuscire a trasmettere un'emozione, a creare una storia e dei personaggi con cui entrare in contatto, con cui vivere e andare a passeggio per un po'... è gioia pura, sì. Oggi per esempio ero sull'autobus con i personaggi del mio prossimo "crepi il lupo" ... in lavorazione! eheheheeh!
Felice che i biscotti ottenuti dall'impasto non lievitato della elliy-torta siano risultati commestibili :)) baci Carpe!
(Rispondi)
socionica
socionica il 11/12/09 alle 15:21 via WEB
Scrivere semplicemente una specie di diario virtuale mi ha molto aiutata in un momento difficilissimo, ma è una passione che coltivo sin da quando usava scrivere solo sui diari di scuola completandoli con disegni o foto di attori..che alla fine dell'anno il diario pesava almeno 10 Kg ^___^....
Scrivere è davvero un piccolo atto di fede...e non smetterò di farlo, perchè per quello che mi riguarda è stato davvero uno sputo nell'occhio alla disperazione....
Abbracci a tutti, e uno speciale a e Ellyi
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:28 via WEB
Rende proprio bene l'idea, quello sputo nell'occhio della disperazione. Il potere terapeutico della scrittura! Grazie Chiara, un grande abbraccio a te :)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tesi il 11/12/09 alle 16:50 via WEB
Più chiaro di così!..."Scrivo perchè mi appaga."...bellissima motivazione,la condivido in pieno!...Che poi lui sia un affermato scrittore e guadagni cifre astronomiche è un particolare da nulla, appena appena trascurabile...:)))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/12/09 alle 20:40 via WEB
Uhm... sì, diciamo che il lato economico della questione, sotto taluni profili, potrebbe non essere così disprezzabile, anzi...
A questo proposito, leggendo la sua biografia ho scoperto che lui scriveva fin da piccolo. A sei anni, spronato dalla madre,
"scrissi allora un racconto in cui quattro animali magici viaggiavano a bordo di una vecchia macchina aiutando dei bambini.... Finito il racconto, lo consegnai a mia madre, che si sedette in soggiorno, posò per terra il suo libro tascabile e lo lesse tutto d'un fiato. L'impressione era che le piacesse, perchè rideva nei punti giusti, ma non avrei saputo dire se era perchè mi voleva bene e voleva farmi contento o perchè il racconto era buono davvero.
- Questo non l'hai copiato? - mi chiese quando ebbe finito.
Risposi di no. Disse che era abbastanza buono da stare in un libro. Nessuno dopo di allora mi ha mai detto qualcosa che mi abbia reso più felice."
Racconta poi di avere scritto altri quattro racconti, che la madre spedì alle sue quattro sorelle - per dimostrare loro che il figlio aveva talento - e pagandoglieli 25 cent cadauno: fu il primo dollaro che il piccolo King guadagnò!
Bambino fortunato!!! (per tanti motivi!)
baci Tesi :)
(Rispondi)
Writer_lady
Writer_lady il 11/12/09 alle 22:16 via WEB
Scrivere permette di sciogliere il brogliaccio. Nodi che s'avviluppano dentro. Magari in gola. Sassi aguzzi che non vanno né su né giù. E allora scrivi, bruci la fiamma e la guardi da lontano: rimane la cenere, emozione vissuta e diventata altro. Ed è cenere fertile, non fine, ma nuovo inizio.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:38 via WEB
Bella questa immagine della cenere fertile, pronta a generare un nuovo inizio :) ciao Stef, grazie.
(Rispondi)
a111andrea
a111andrea il 11/12/09 alle 22:30 via WEB
A me piace scrivere per capire e per ricordare i miei pensieri. Il problema e che quando rileggo non capisco molto quello che ho scritto non ricordo perché l'ho fatto :)
PS: Io, visto che sono più lento di un bradipo, ho già iniziato ad apparecchiare la tavola per il 13 febbraio. Apparecchierò per 174 persone, potrà bastare?
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:40 via WEB
147 coperti?... uhm, speriamo che bastino! Bisognerà procurare un gran pentolone... ma... Andrea... dovresti anche scrivolare qualcosa eh? non importa se poi non capisci quando rileggi... ci pensiamo noi! baciii :)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Mc Phill il 11/12/09 alle 23:33 via WEB
perché scrivo? Mah! Delle volte dico "questa cosa voglio che si sappia in giro" , delle altre "il foglio o lo schermo del PC ,diventano lo specchio dei miei pensieri e lì riesco a fissarli" , ultimamente mi diverto proprio ad inventare , giusto per il gusto di farlo. Una domanda : preferireste essere uno che scrive cose sublimi , però destinate ad una stretta cerchia di intenditori , oppure uno che scrive boiate pazzesche che diventano best sellers ?
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:44 via WEB
Mc Phill, se mi avessi posto questa domanda qualche anno fa, non avrei avuto dubbi. Ora, ogni tanto, purtroppo, tentenno... :)
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 12/12/09 alle 00:18 via WEB
Scrivere...perchè lo si faccia, ognuno crede di avere le sue brave risposte.
Per quanto mi riguarda, non me lo sono mai chiesto e mai ho risposto a questa domanda, so solo che quando si comincia, non si riesce più a smettere; almeno nel mio caso.
Scriverei anche se non mi leggesse nessuno ma confesso che scrivo nella speranza che qualcuno mi legga.
Da quanto tempo scrivo? Da poco, pochissimo tempo: più o meno da quando ho sentito una voce che leggeva e parlava di scrittura in una trasmissione radio dal titolo "Parole al passo".
:))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:49 via WEB
Sabin... che responsabilità! Ti sto sorridendo... e ricordo quella trasmissione, ricordo il tema trattato: la solitude...
(Rispondi)
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 12/12/09 alle 23:17 via WEB
Esatto! Colpito ed affondato ! :))
(Rispondi)
Taoista1963
Taoista1963 il 12/12/09 alle 13:57 via WEB
Quando parto per un’escursione in montagna, mi alzo al mattino già sapendo di dover camminare per ore, sotto il sole dell’estate o nella neve invernale. So già che suderò e mi stancherò, e infatti, come ogni volta succede, quando mi trovo all’inizio del sentiero mi vengono i dubbi e mi chiedo se non sia meglio sedermi su quella panchina laggiù, sotto quell’abete, a guardare il paesaggio. C’è sempre una panchina che ti guarda. Poi comincio a camminare, mi aggiusto lo zaino che pesa più di quanto ricordassi, sento la testa ancora addormentata e il fiatone che si fa sentire. E così, per ore, facendo delle pause ogni tanto e chiedendomi se non sia il caso di fermarmi, dopotutto mica è necessari arrivare al rifugio, mica ho firmato un contratto. Eppure continuo a camminare, e stanco, sudato, distrutto, arrivo a vedere la meta. Entro, mi cambio e accendo il fuoco, allora capisco per quale motivo ho camminato per tanto tempo. Quando poi mi accingo a scendere, già mi viene da progettare l’escursione successiva.
Un salutone a tutti e uno speciale alla nostra bellissima Elliy.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:51 via WEB
Tao, mi hai ricordato un aforisma di Salgari: Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli.
Grazie!
(Rispondi)
 
 
Taoista1963
Taoista1963 il 12/12/09 alle 18:49 via WEB
E' vero, Salgari aveva ragione. Interessante del resto ricordare che molti scrittori mai hanno visto i luoghi utilizzati nelle loro opere. Ma non solo scrittori. Lo stesso Bonelli, padre di Tex Willer, mai aveva visto l'America.
(Rispondi)
BobSaintClair
BobSaintClair il 12/12/09 alle 15:39 via WEB
Splut! :) Allora in quel posto alla disperazione! ;)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
grazia il 12/12/09 alle 16:48 via WEB
Scrivo perchè amo scrivere.Perchè le parole mi trascinano,mi seducono, mi danno l'idea di me integra e in sintonia con il mondo.Perchè la mia esistenza si "compie" attraverso le parole che scrivo.Un foglio bianco è uno spazio che vuole essere riempito.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 12/12/09 alle 16:52 via WEB
E c'è di bello, che possiamo riempirlo a nostro piacimento, liberamente. ciao Grazia :)
(Rispondi)
 
Taoista1963
Taoista1963 il 12/12/09 alle 18:52 via WEB
Mi piace, Grazia, la tua immagine del foglio bianco, anche se oramai l'uso del computer ha messo un tantino in disuso l'utilizzo del foglio e della penna. Comunque la sensazione è la stessa. Quello spazio è vuoto, è disponibile per te e dentro ci puoi mettere quello che senti uscire da te stesso/a.
(Rispondi)
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 13/12/09 alle 20:51 via WEB
Non so bene perchè scrivo...ma recentemente mi è stato detto più o meno (chissà se vero) che quello che scrivo "germina" nella pancia. Mah...una cosa però è certa: raramente ciò che comincio a scrivere è quel che decido, a volte ho l'impressione che siano le parole a scegliere me...l'unica cosa che mi piace fare è dedicarci un po' di tempo perchè si scriva da solo...e questo mi permette a volte di percepire i confusi contorni della storia che avrei voluto scrivere ma che prende una strada diversa...Stano Nickolas...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 13/12/09 alle 23:32 via WEB
Quando la scrittura diventa magia... :) Ciao Nick, grazie!
(Rispondi)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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