Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

grazio966federopozzigraziamariagmarco.mocerinomariomancino.mtedesco_giuliastraka00socrate52roccotaluccimichelalex27michele.marchiarch.paolo_pavanStefano72CSfrancescaguariniinca30
 

Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
Citazioni nei Blog Amici: 62
 
 

 

« Le antologie di Infinite...Parole al passo »

LA PAROLA E L'IMMAGINE - Incontro con Caravaggio e Gioco Letterario

Post n°226 pubblicato il 28 Aprile 2010 da elliy.writer

 

infinitecombinazioni presenta

 LA PAROLA E L’IMMAGINE
- Incontro con Caravaggio -

Traendo ispirazione dalla mostra attualmente in atto presso le Scuderie del Quirinale, in Roma, Infinitecombinazioni organizza un doppio (anzi triplo!) Evento:    

un

INCONTRO
aperto a tutti -
in data 29 maggio 2010
per visitare la mostra dedicata a
Caravaggio (clicca)

 - a seguire: serata-pizza! -

 

E inoltre... come lasciarci sfuggire l'occasione per mettere a frutto la nostra creatività? Ecco la sfida, un nuovo

 GIOCO LETTERARIO
"LA PAROLA  E L’IMMAGINE”

 Caravaggio

 Caravaggio

Caravaggio

 Caravaggio

Se fosse possibile descrivere con le parole, in modo esauriente, tutte le sensazioni e le emozioni che un’opera pittorica è in grado di suscitare, a che servirebbe dipingere?
E se fosse possibile imprimere su una tela la potenza della parola e tutte le sfumature di pensiero che essa è in grado di trasmettere, a che servirebbe scrivere?

Ecco dunque l’idea:

SCRIVERE UN RACCONTO - max  4000 battute – ispirato alle quattro immagini qui pubblicate.

Non consideriamo il contesto in cui esse sono originariamente inserite, né l'ordine di pubblicazione in questo post (che può essere variato a piacere), ma lasciamoci sedurre dalle sensazioni che riusciremo a percepire e a trasmettere, dalle atmosfere e dagli eventi che la nostra fantasia saprà creare!  Fondendo liberamente “La parola e l’immagine”... in infinitecombinazioni!

I racconti - uno per ciascun partecipante - potranno essere inviati come commento a questo post - ENTRO IL 21 MAGGIO 2010.

Il Premio - Il vincitore riceverà in dono un ingresso gratuito alla mostra del Caravaggio e... ebbene sì, sarà nostro ospite anche in pizzeria!

La Giuria sarà composta dai partecipanti al gioco, che potranno esprimere il proprio voto attraverso l'indicazione di una preferenza - motivata - inviando una e - mail all'indirizzo:
redazione@infinitecombinazioni.it – Si voterà dal 22 al 24 maggio p.v..

Bene, ora non resta che... scrivere! e prepararsi per una interessante seratina romana!

 

Nel frattempo, io approfitto per una breve pausa ristoratrice.
Ciao a tutti, a presto!!
 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/elliyWriter/trackback.php?msg=8750290

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 28/04/10 alle 00:23 via WEB
buon restauro (lo so lo so... non si dice cosi, ma...
tu sei un'opera d'arte ellina e quindi, vai in restauro!
ahime' che bella (e difficile) sfida questa infinitacombinazione! :) bacini e buona restaurazione! :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 28/04/10 alle 00:30 via WEB
ahahah! no no, dici bene, mi ci vorrebbe davvero un bel restauro... considerando l'età e i cedimenti cutanei!
Questo gioco è una sfida, è vero, forse un po' più ardita del solito, ma... come possiamo non lasciarci sedurre dal Caravaggio??? Baci Gabry, a presto :)
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 28/04/10 alle 01:15 via WEB
Caspita..!Questa volta il gioco si fa difficile,ma non demordo...mi piacciono le sfide...e mi piace anche la pizza!:)))Buona notte Ellina e sogni d'oro!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 18:55 via WEB
Sono contenta che apprezzi le sfide... e anche la pizza!! Ciao Tesi, eccomi di ritorno :)
(Rispondi)
sottoilsette
sottoilsette il 28/04/10 alle 09:30 via WEB
Alla faccia della sfida... ma ci si dovrebbe ispirare a tutte e quattro nel suo complesso o a una o più di esse?
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:01 via WEB
L'idea sarebbe quella di lasciarsi ispirare liberamente da tutte le immagini, facendole entrare in una storia... ma non è detto che si tratti di quattro personaggi diversi... chissà!
Ehm... in effetti il dubbio che la sfida fosse alquanto ardita... ma via, almeno ci si prova! se no che sfida sarebbe?
:)
(Rispondi)
angeloruben
angeloruben il 28/04/10 alle 17:05 via WEB
...dopo la nube nera che mi ha impedito di venirti a trovare...ecco che la "scintillante" padrona di casa...offre una occasione "prelibata"!!! ...e chissà che non riesca a venire anche per "mostra"...e seguito!!!!
(Rispondi)
 
graziamariag
graziamariag il 28/04/10 alle 19:02 via WEB
Caspita Ellina, una bella sfida. Ma mi piace e già mi sento coinvolta poichè l'arte è uno dei motivi per cui ne valga la pena vivere... Ciao Nic affettuosamente...
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:08 via WEB
Grazie, speriamo di riuscire a tirar fuori qualche bella idea! Che l'ispirazione sia con noi :) Un abbraccio, forte :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:04 via WEB
Angeloruben... evviva! Spero che quella nube si sia diradata, definitivamente!
Sei atteso per l'occasione, per la mostra e ... per il seguito "pizzesco" :))
(Rispondi)
charliebrowna
charliebrowna il 28/04/10 alle 20:55 via WEB
Proprio una bella idea questo gioco! Spero di farcela con questi weekend che invogliano tanto ad uscire e poco a scrivere! E tu rilassati e a presto! :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:17 via WEB
Eccomi! eccomi tornata, con la pioggia e con il freddo, accidenti! Così mi sento più stralunata che mai... ok, d'accordo, come sempre nel dopo-vacanza (e non solo, direbbe qualcuno... ahahah!)... va beh! pazienza. Ciao, grazie, baci :)
(Rispondi)
Ninotzcka
Ninotzcka il 29/04/10 alle 07:21 via WEB
Azzarola, complesso stavolta...è che io non so scindere le due cose quì dentro...l'immagine mi serve per enfatizzare le parole e le parole mi servono per spiegare l'immagine...bella sfida...brava come sempre elliyna...sogno di tornare a Roma e tu lo sai...non si sa mai ^_-*********
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:18 via WEB
E dai Nina, Caravaggio, pizza e abbracci... Roma ti aspetta :)))
(Rispondi)
socionica
socionica il 29/04/10 alle 13:53 via WEB
Buon riposo Elliy...parto anch'io questa sera...al ritorno spero di avere una sinapsi sufficentemente lucida per potere scrivere qualcosa ^_^
Un abbraccio***
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:19 via WEB
Riposo terminato, ma testa ancora in voloooo!!! Sono contenta che anche tu sia riuscita a staccare per un po'! Un abbraccio a te :)
(Rispondi)
semplicementeilnulla
semplicementeilnulla il 29/04/10 alle 14:39 via WEB
intrigante.....:)<br che la pausa sia profiqua e divertente! ciao elliy
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:21 via WEB
Grazie cara, pausa finita, ohibò! si riparteee! Ciao :)
(Rispondi)
 
 
semplicementeilnulla
semplicementeilnulla il 04/05/10 alle 22:54 via WEB
ma bentornataaa!! ciao:)
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 30/04/10 alle 18:28 via WEB
Caspita Michelangelo Merisi il mio preferito! Glisso sulla pizza (che non amo) ma vedremo se esce qualcosa dall'incontro tra il Grande Pittore e il Grande Narratore . Un bacione. P.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:23 via WEB
Sorbole! Non ci avevo pensato a un incontro tra i due Grandi! Fenomenale! Ma ascolta Deep... la pizza potrebbe anche tramutarsi in un piatto di pastasciutta eh???
:)))
(Rispondi)
anonimo_f_2
anonimo_f_2 il 30/04/10 alle 20:45 via WEB
Intendevi questo per la prossima volta!? Credo proprio che tu mi abbia sopravvalutato (io non so scrivere) mi piace leggere e pure la pittura non mi dispiace, per cui mi limiterò a leggere “con piacere” quello che gli altri scriveranno e … ad arraffare un’altra antologia virtuale se la metterai in rete, Buone Vacanze Elliy!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:27 via WEB
Che anime belle quelle che amano la lettura e la pittura e tutte le arti in genere, che sanno apprezzare lo spirito intimo delle cose, che si fermano incantate davanti a un soffio di vento... ok, forse sto andando fuori tema, alt!
Grazie di essere qui Anonimo!
(chissà se ti piace la pizza... boh!)
(Rispondi)
acetosella5
acetosella5 il 30/04/10 alle 23:29 via WEB
Sempre più difficile! Accettare la sfida o arrendersi subito? Però c'è tempo fino al 21 maggio, mi sa che ci provo. E poi, la pizza..... Ciao cara.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:28 via WEB
Acé, che sia la volta buona??? Buona come una pizza a Roma??? Incrocio le dita :) Baci!
(Rispondi)
lunanera1959
lunanera1959 il 01/05/10 alle 19:25 via WEB
...uffa che peccato essermi persa l'invito del 29...ero a Roma! ...va bene mi incuriosisce molto il cimentarmi con le opere d'arte in modo diverso da ciò che faccio normalmente...ci provo! a presto...e spero ti sia riposata!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:30 via WEB
Ehi ehi, lunanera... come sarebbe "persa l'invito"? 29 MAGGIO! dai dai, speriamo di riuscire a incontrarci di nuovo! e di aver presto qualcosa da leggere :) Baci!
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 02/05/10 alle 13:02 via WEB
Mi sembra particolarmente intrigante la "copia" della "Maddalena in estasi" ... mhhhh ... bacioni
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:42 via WEB
mmhhh... ma questa quale delle otto sarà? Gli esperti d'arte che so per certi, siete tu e Luna, di altri non saprei...
Io intanto sto studiando l'argomento, in vista della mostra... tanto per evitare tremende figuracce :))) baci!
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 02/05/10 alle 16:25 via WEB
venerdì notte,ero li' che tornavo stanca morta dal lavoro, tardissimo e di un umore micidiale e... giusto davanti alla mia porta,UNA ROSA.Una rosa piena di parole e di abbracci... che dire? grazie non basta... e lo so che non ci vuole neanche :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 19:44 via WEB
Oh Gabry, sono contenta che la rosa sia arrivata al momento giusto... che dire? A volte non occorrono le parole, hai ragione... sappiamo tutto quel che c'è da sapere. Ti sorrido :)
(Rispondi)
anonimo_f_2
anonimo_f_2 il 02/05/10 alle 20:05 via WEB
Certo che si! Mi piace la pizza, eccome se mi piace oggi ho ricevuto in pvt questa news, spero di non farti cosa sgradita se uso il tuo blog per pubblicizzarla … dato che qui è pieno di “Talenti” è un bando di concorso di poesia e letteratura inedita, per chi fosse interessato
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 02/05/10 alle 21:55 via WEB
Libera circolazione di idee e informazioni e creatività! grazie per la segnalazione, andrò a dare uno sguardo! Ciao!
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 02/05/10 alle 23:15 via WEB
Compito arduo e difficile questa volta!
Per caso l'ha già detto qualcun altro prima di me?
> Ma... mai rinunciare a priori. Quindi, mettiamoci all'opera.
Non dico che verranno fuori capolavori come quelli del Caravaggio, ma non saranno neanche tutti delle pizze...
Anche se poi... chi può dir male di una pizza in così buona compagnia?
:-))
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 03/05/10 alle 21:28 via WEB
Si , con rispetto parlando , vediamo di non fare una mala fiura ! (Vedi che i miei studi di "grammatica palermitana" , già danno i loro primi frutti? Ahahah) Ciao sabin , un abbraccio a te ed un bacione a Roberta
(Rispondi)
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 03/05/10 alle 22:58 via WEB
Baciamo le mani a Vossia, Don Socrate; e mi saluti la sua gentilissima signora... con rispetto parlando!
Continuasse i suoi studi grammaticali, anche se, (vossia m'intende!), da noi altri basta mezza parola !!
:-))
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
nnsmettodsognare il 03/05/10 alle 14:15 via WEB
Ma bellissimo questo nuovo gioco! Arte e letteratura, il miglior mix possibile per quanto mi riguarda! Spero di riuscire a partecipare. Ciao Elliy :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/05/10 alle 22:42 via WEB
Che bello, sono contenta che ti piaccia! E speriamo... :)) ciao!
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 03/05/10 alle 21:20 via WEB
dunque intanto ho rintracciato i titoli : ragazzo morso da un ramarro , l'estasi della Maddalena , il narciso , "socrate che scrivacchia "... ah no! Dal momento che non mi hanno ancora fatto santo e neanche stadio ( direbbe il mitico Giobbe Covatta), in realtà si tratta di San Girolamo scrivano! Si ma a che mi servono i titoli? A niente! Però la curiosità è maschio :))
Poi vedremo cosa riesco a tirare fuori ...certo che cara elliyna , stavolta ci hai lanciato una bella sfida eh! Smackk
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 03/05/10 alle 22:36 via WEB
ecco che il buon san Girolamo ops voglio dire il buon Socrate mi ha risparmiato un po' di lavoretto.la curiosita' e' pure normalina, solo che la sottoscritta e' un po' incasinata in questi giorni e non ha avuto il tempo di fare la pertinente ricerca scientifica (diciamo che una occhiatina alla vita del Caravaggio non guasta.so solo che aveva un caratteraccio e se non mi ricordo male ha pure ammazzato qualcuno...)sto proprio pensando se ho mai visto dal vivo un suo dipinto...peccato che per il 29 non ci arrivo! :)
ma voi ve ne accorgete di quanto siete fortunati, cari italiani miei? tutto odora di arte, da voi...(si si ci sono i ma e i pero' lo so lo so ) ma sono un po' invidiosa, almeno oggi e non dirmi che avete tanti problemi e che bla bla bla... parlo di girare a sinistra e trovare il fontanone, di prendere un treno e arrivare a orvieto, di salire su un aereo e in meno di 3 ore essere a capri,a firenze , di prendere la macchina e finire di fronte ai tempi di Agrigento e le sue pietre urlanti...
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/05/10 alle 22:53 via WEB
Cara Gabry, hai ragione. A volte non ci rendiamo conto di quanta ricchezza abbiamo intorno, in tutti i sensi, metaforici e non. Peccato che tu non possa essere qui, ci spero ogni volta ma so che prima o poi ce la farai!!!
Nel frattempo auguriamoci che questa sia una buona occasione per portare l'attenzione proprio su quanto dici, sull'arte che respira intorno a noi e che a volte, magari anche per pigrizia (parlo per me!), dimentichiamo di approfondire :) Un bacione. E continuo a sperare che prima o poi...
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/05/10 alle 22:48 via WEB
Ma come, Socrate??? Io ho evitato così accuratamente di indicare i titoli, nel disperato tentativo di non influenzare le impressioni suscitate dalle immagini... ah! la curiosità :)
ehi, sai che "il socrate che scrivacchia" può essere fonte di grande ispirazione?
Lo so che la sfida è ardua, infatti mi sto lambiccando per cercare di mettere insieme qualcosa di decente! ahahahahah! baci :)
(Rispondi)
belf9
belf9 il 04/05/10 alle 13:22 via WEB
I titoli li avevo trovati anche io (bastava cliccare sui quadri), ho anche letto una breve biografia dell'autore e così, improvvisamente i quadri hanno parlato........
Quello che hanno detto lo saprete tra qualche giorno, quando terminerò il racconto :-).
Qualche quadro dal vivo l'ho visto.... a Napoli hanno fatto parecchie mostre sul Caravaggio negli anni passati.
Gabri, se devi venire in Italia, non farlo dopo il 13 giugno, che non ci sono..... :-).
Qui però si parla molto e si scrive poco. All'opera, signori ;-)))))))
(Rispondi)
 
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 04/05/10 alle 16:15 via WEB
e dove vai dopo il 13 giugno???????
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 04/05/10 alle 20:25 via WEB
Perchè, Gabry? arrivi proprio il 13 giugno???
Dai Belf, sono curiosa di leggere... Ciao!
(Rispondi)
semplicementeilnulla
semplicementeilnulla il 04/05/10 alle 23:00 via WEB
..non so da dove cominciare, stavolta non riesco proprio a scrivere nulla... anch'io curiosa come una scimmia mi sono documentata, e ora è ancor più difficile vedere oltre l'immagine.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 05/05/10 alle 18:51 via WEB
L'immagine può dare anche soltanto un impulso... alla fantasia il compito di fare il resto! Ciao cara... ma sarai comunque dei nostri il 29 maggio, vero??? baci!
(Rispondi)
elliy.writer
elliy.writer il 06/05/10 alle 00:25 via WEB
INCANTESIMO
Il vecchio lo guardò, spazientito: - Smettila con le domande! Null’altro posso fare per te, se non leggere quello che dalle stelle è stabilito.
E, detto questo, chinò il capo e prese a scrivere sul grande libro.
- Cosa scrivi? – chiese il ragazzo.
- Un giorno saprai, ora devi andare! – rispose il vecchio, senza alzare lo sguardo.
Il ragazzo abbassò le palpebre e d’un colpo si ritrovò ai margini del bosco, da dove era partito al mattino. Al mattino? Il mattino di quale giorno? Quanto tempo era trascorso?
All’improvviso sentì le spalle appesantirsi, le gambe tremare, lo sguardo vacillare...
- Che accade? – si chiese, guardandosi le mani, senza riuscire a riconoscerle. Toccando una pelle, un viso che gli sembravano di un altro.
- Ho bisogno di vedere ... – e si incamminò verso lo stagno.
Barcollava ed era costretto a sostenersi ora a un albero, ora a un altro, ferendosi le mani con le asperità della loro corteccia:
- Dannati alberi, maledetto bosco… – borbottava, continuando a inciampare in un sasso, in una radice, nelle sue stesse incertezze, mentre nella testa rimbombava la voce del vecchio, quella incomprensibile maledizione: “Per lungo tempo vagherai senza riconoscerla, per molti anni ancora dormirai senza riuscire ad incontrarla, finché”. Finchè. Quel maledetto stregone si era fermato lì. Diceva che nelle stelle non c’era scritto altro. Finchè. Cosa doveva aspettare e soprattutto cosa doveva cercare, per essere felice?
Era stanco, ma ecco una radura e finalmente lo stagno, davanti a lui. Cadde in ginocchio sulla riva e prima di chinarsi pregò che tutto fosse un inganno, un sortilegio, un sogno... poi si specchiò nell’acqua.
Una nuvola si spostò per lasciare che un raggio di luna raggiungesse la terra e andasse a cadere proprio lì, dove il ragazzo stava cercando in uno stagno la risposta sulla felicità.
- Stolto, non è qui.
- Chi è? Chi sei? – sobbalzò impaurito il giovane.
- Come? Non mi vedi? O non mi riconosci? – sibilò il piccolo ramarro, strisciando tra le sue ginocchia.
- Sei una schifosa e viscida lucertola, certo che ti riconosco, ti vedo. Che vuoi dai me?
- No, tu non mi vedi, non ancora – e detto questo, con uno scatto fulmineo, raggiunse la mano del ragazzo e la morsicò.
Cadde il ragazzo, addormentato. E con lui si addormentarono il bosco e lo stagno. La nuvola tornò a coprire la luna durante la notte e il sole durante il giorno.
Finchè.
Finchè un giorno, dopo un tempo lunghissimo, qualcuno passò di lì. Lo vide, gli sfiorò la mano e lo chiamò.
Aprì gli occhi, il ragazzo. E vide una donna.
Sorrise il ragazzo, senza accorgersi del bosco e dello stagno che riprendevano a vivere, del sole che tornava a risplendere ... Seguì la donna. E la vide bella e la desiderò, ma:
- No – gli disse lei – non finchè...
- Finchè?
Lei non aggiunse altro. Si sedette, in un angolo, e restò in silenzio, disperata, ad aspettare.
- Finchè cosa? – continuava a ripetersi il ragazzo, vagando per ogni dove.

Finchè, un giorno, abbassò le palpebre e d’un colpo si ritrovò seduto dietro a un tavolo, un grande libro aperto davanti a sé, pagine e pagine riempite da una scrittura che non riusciva a distinguere. Continuò a sfogliare, fino alla penultima pagina, senza capire.
Un ragazzo entrò e gli chiese:
- Vecchio, sai dirmi dove posso trovare la felicità?
Fu allora che ebbe voglia di piangere. Invece cominciò a dire:
“Per lungo tempo vagherai senza riconoscerla…”
Poi, mandato via il giovane, scrisse una parola sull’ultima pagina.
Infine, con un tonfo, il libro si chiuse.
_______________________
Giusto per rompere il ghiaccio... ciao!
(Rispondi)
 
socrate52
socrate52 il 06/05/10 alle 00:52 via WEB
il dolore ,l'amore,la speranza e la saggezza ! Poi la legge inesorabile della vita ...bel racconto ed i quadri parlano ( come dice Belf ). Ciao nic ...io comunque sono ancora in alto mare ahahahah!
(Rispondi)
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/05/10 alle 21:27 via WEB
In alto mare Socrate? Nel senso che il vecchio sta forse scrivendo un diario di bordo? uhm... sai che mi sta venendo il dubbio che i quadri sussurrino, più che parlare? piano piano... difficile ascoltarli, forse... ciao, baci!
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 06/05/10 alle 10:02 via WEB
Elliy...è bellissimo,complimenti!!!Proprio l'ispirazione che sto cercando inutilmente...ma non dispero,ancora c'è tempo...:))Un abbraccio...molto brava!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/05/10 alle 21:28 via WEB
Grazie Tesi, neanche io dispero... oh, alle brutte faremo serata Caravaggio-pizza e basta, ma... appunto, non disperiamo ancora! baci!
(Rispondi)
belf9
belf9 il 07/05/10 alle 16:11 via WEB
Il contributo di Belf9
Avviso per i lettori: tenete presente che pomodori, melanzane, cetrioli, patate e gli ortaggi in genere costano un occhio della testa....... non vale la pena tirarmeli dietro :-))))))

- Shhhhhh........zitti tutti!......è il nostro turno, ora parliamo noi!
- Sono quattro secoli che stiamo buoni buoni ad ascoltare le mille fregnacce dei critici d'arte, le loro dotte e inconcludenti esegesi. Basta! E' ora di smetterla!
- Sorpresi? Embè, che ci volete fare! Abbiamo taciuto fin troppo e non ci lasciamo certamente sfuggire l'occasione.
Come dite? …...........Non è corretto?
E perchè non sarebbe corretto?

Ah, ho capito......... noi siamo quadri e non possiamo parlare....... E invece no, questa volta parliamo e ve ne diciamo quatto.
Comincia tu, che sei quello che sta più in alto!
- Ahi, ahi, ahi.... che dolore.......
- Ma come, sei stato morso da quattrocentoquindici anni e ti lamenti ancora?
- Certo che mi lamento, vorrei vedere che diresti tu se fossi stata morsa da un ramarro! Quel disgraziato è venuto fuori da quella natura morta sul tavolo.....
- E tu non l'hai visto?
Con un quadro così buio, come facevo a vederlo? Ma dico io, si può essere così imbecilli dal fare un quadro senza luce?
Con luce direzionale, vorrai dire.......
- come sia sia, il nostro maestro Merisi faceva entrare la luce solo da un lato, e per il resto non si vedeva un c....., ma era questo il suo stile.....

- Mi togli una curiosità? …... perchè hai quella rosa tra i capelli?
- Questo è un altro punto dolente..... con quella rosa tra i capelli e la spalla scoperta posso sembrare un gay......ma, fidati, se vai dalle ricamatrici di Madonna Flavia non ne trovi una che non mi abbia dato la sua virtù........il fatto è che c'è un poco di chiacchiericcio sugli orientamenti sessuali del Maestro....ma io preferisco farmi i fatti miei e non dare ascolto ai pettegolezzi........

- Ora parlo io, che sono la voce narrante, nonché la seconda di mano.
- Mi chiama Maria Maddalena e sto in estasi........credo che dal quadro si noti la cosa, no? ….Mi viene un piccolo dubbio: vi sembro troppo ..ehm... estatica?
Non credo di aver assunto una posa eccessiva, diciamo che è il maestro che ha voluto illuminarmi in modo che la mia figura emergesse dal nero del fondo.

Ma se sembri una vamp degli anni trenta!
Chi è che ha parlato?
Sono io, Narciso, al quadro di sotto.......
Beh, forse un po' di ragione ce l'hai anche tu....... ma non è certo colpa del Merisi se le dive del cinema, dopo trecento anni, si sono messe in posa come me. Sapete che ci sono almeno altri sette quadri simili al mio in giro per il mondo?

- E tu, Narciso, che ci dici?
- Io mi sto ammirando. Stop. Sto aspettando che questo venticello si acquieti e l'acqua diventi completamente immobile, sì da permettermi di guardare quel bellissimo giovane che mi appare nello stagno. Ti piaccio?
- Certo, che mi piaci, il Maestro ti ha dipinto benissimo................Ma dimmi, qualcuno in giro dice che tu non sei un nostro fratello, non saresti un vero Caravaggio.......
Balle! Non vedo che trasudo l'arte del Maestro da tutti i pori? Se non hai altre domande intelligenti, lasciami in pace, che mi voglio guardare...... non per nulla sono un Narciso.......

- Ehi, tu, San Girolamo, ti posso disturbare un attimo?
- Solo un attimo perchè sono molto impegnato: sto scrivendo la Vulgata......
- Ah, capisco..... scusa, ti rubo solo pochi minuti.......ma..... quel teschio ti fa compagnia?
- Direi che mi fa schifo! Non ti puoi immaginare il senso di ribrezzo che mi viene tutte le volte che lo devo riporre a fine giornata...... ma lasciamo stare........ il nostro Caravaggio sarà pure un genio, ma mi ha vestito solo con un panno rosso e sono secoli che sto morendo di freddo..... non si rende neppure conto che sono vecchio, e non ho neanche un filo di grasso addosso che mi mitighi il freddo..... ma la prossima volta che mi chiama per posare........se lo fa a memoria il quadro.......

- Ok, ok, grazie a tutti per aver partecipato a questo happening improvvisato così su due piedi, e ora ritorniamo al nostro silenzio secolare, stiamoci buoni buoni a farci ammirare.....non dimentichiamo che noi siamo dei capolavori del Caravaggio..........
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 08/05/10 alle 11:49 via WEB
ahahaha! molto simpatico Belf! Allora è vero che i quadri parlanooo!!! Grazie :)
Mi sa che pomodori e melanzane eccetera eccetera ce li conserviamo tutti per la pizza! Baci!
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 07/05/10 alle 21:14 via WEB
Questo sarebbe il mio contributo,una vita molto romanzata,comunque ci provo...ciao!:)
MEMORIE DI UN VECCHIO PITTORE
Il vecchio allungò il braccio scarno sul tavolo ingombro di carte, le membra affaticate dal peso degli anni...posò la penna e alzò la testa dal grande libro su cui stava scrivendo le sue memorie...chiuse gli occhi...
Un ragazzo, milioni di anni fa... riccioli neri e l'aria perennemente imbronciata, un grande desiderio di dipingere, la voglia di esprimere con tele e pennelli miriadi di emozioni contrastanti...un carattere irascibile e violento, una lunga strada davanti a sé lastricata da mille difficoltà e tentazioni, i morsi subdoli e velenosi di un rettile contro cui è difficile lottare...ma dagli errori s'impara, la vita va avanti, il desiderio di raccontare cresce e con lui le parole corrono veloci...
Il ragazzo diventa un adolescente...il vecchio socchiuse gli occhi e sorrise..sapeva bene quanto a quell'età la vanità possa influire sulle scelte future, quanto quel giovane fosse innamorato di se stesso e delle proprie capacità...desideroso di essere ammirato...ambizioso di riconoscimenti e di gloria...ma la risposta, la via giusta da perseguire non passa attraverso l'egoismo...con la saggezza dell'età ora lo sa bene...e il filo dei ricordi continua a dipanarsi...
Spalancò gli occhi, il vecchio, e per un attimo sembrò tornato il giovane uomo di secoli prima...centinaia di anni gli caddero dalle spalle all'istante come un pesante mantello...l'amore!Memorie apparentemente sepolte, sensazioni sopite...la donna... occhi socchiusi e una lunga chioma bionda, labbra semiaperte del colore di porpora, incarnato di rosa nell'ovale perfetto...in attesa, così la ricorda la sua donna...amata, desiderata, voluta e difesa a spada tratta dal mondo intero perché ritenuta perduta...perdonata, redenta...ma la crescita di un uomo, ora il vecchio lo sa, passa anche dal perdono e dalla redenzione...un amore appassionato, carnale e puro, mistico e sensuale, un'estasi assoluta...la mano del vecchio si contrasse debolmente, quasi ad afferrare ancora un attimo di quella totale felicità, la perfezione di quei momenti...ma la felicità non è per sempre...
La vita continua a scorrere insieme ai ricordi...intemperanze, risse...viaggi avventurosi, la passione per la pittura, la ricerca della luce e i colori, un realismo crudo e sincero...i rifiuti, i grandi riconoscimenti, la gloria...la strada è sì lastricata di avventure e avversità contro cui lottare, ma va sempre percorsa fino in fondo...ora il vecchio lo sa...fino alla malattia e alla morte...ma la morte che altro è se non la degna conclusione di una vita pienamente vissuta?...
S'interrogò il vecchio, in quegli ultimi istanti, mentre andava dipingendo con i pennelli della mente anche il quadro finale della sua vita...si chiese se fosse stato saggio ripercorrere in un attimo un tempo così lungo: a che serve guardare indietro, illudersi di recuperare il tempo perduto?...ma la gioia pura di quei brevi ricordi lo aveva appagato, riconciliato con se stesso...non erano state illusioni...superate le vanità e le passioni del mondo ora era pronto a distaccarsene con serenità...un vecchio pittore saggio e consapevole, un grande pittore che lasciava ai suoi seguaci un'enorme eredità ...un patrimonio di ricordi impressi a colori vividi su centinaia e centinaia di tele, anni e anni di esperienze e di vita che non sarebbero mai andate perdute...una testimonianza dal valore inestimabile...
Il vecchio chiuse con fatica il grande libro, aveva avuto le risposte che cercava ed era in pace con se stesso...ora la sua strada era giunta alla fine del percorso stabilito...rilassò le membra stanche, appoggiò la fronte sul tavolo di legno e chiuse gli occhi, le labbra distese in un sorriso sereno....la mano aperta depose l'immaginario pennello...l'ultimo quadro, il più importante per lui, si era finalmente compiuto.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 08/05/10 alle 11:57 via WEB
La vita di un grande pittore, con un finale che dà i brividi...
Grazie Tesi :))
(Rispondi)
semplicementeilnulla
semplicementeilnulla il 07/05/10 alle 23:44 via WEB
Che bravi siete!! Quanta fantasia. Io persa vago inutilmente...per ora.:)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 08/05/10 alle 11:58 via WEB
E chissà che vagando di qua e di là... un abbraccio cara! ciao!
(Rispondi)
deepblue52
deepblue52 il 09/05/10 alle 11:01 via WEB
eccoci... lo scoop di Dino e GN, sperando nell'impaginazionenon disastrosa come sempre... Il telefono squillò. Era il suo amico che tutti chiamavano “il Grande Narratore”.
- Dino ho una cosa di cui devo parlarti di persona.
- Ci vediamo al bar di Feltrinelli tra un’ora?
Se GN chiamava Dino mai si negava.
Lasciata la macchina, salì al primo piano e vide GN col suo caffè ristretto e il bicchiere d’acqua liscia davanti a sé.
- Dobbiamo andare a Roma.
- E perché?
- Dobbiamo capire cosa c’è dietro un quadro.
- E che centro io col didietro dei quadri? Faccio il medico, non il gallerista.
- E' di Caravaggio, anzi no.
- Di quelli alle Scuderie?
- Sì, Luisa mi ha detto che sulla Maddalena, ci sono dubbi di attribuzione.
- Amo Caravaggio, passo da San Luigi, se sono a Roma, ma non sono Sgarbi.
- Lei ci vuole.
Tre minuti per prenotare per Fiumicino.
- Dino, andiamo in mostra.
Nella prima sala, gli operai tiravano fuori dall’imballaggio dei grandi quadri, che sembravano rifulgere improvvisamente.
Da uno emerse l’immagine di un ragazzo piegato in avanti, raddoppiava la sua immagine su una superficie lucida. Il suo volto, la camicia e il ginocchio, illuminavano uno sfondo altrimenti nero.
Dino restò senza fiato davanti a quell’immagine. Il “Narciso”. Il suo preferito, se ce ne fosse uno, di Caravaggio, era lì a pochi centimetri dai suoi occhi e dal suo cervello inebetito.
La febbre mi sta divorando e il cerusico continua a praticare incisioni ai polsi per scacciare la terzana che mi affligge ormai da giorni, da quando sono sbarcato a Palo, tra Civitavecchia e la foce del Tevere, il 10 luglio 1610. Un incubo infestato di zanzare, e dal capitano della fortezza che mi ha trattenuto per accertamenti, avendo riconosciuto in me il ricercato papale per l’omicidio di Ranuccio Tomassoni da Terni il 28 maggio del 1606. Il pensiero è però sempre per la feluca che doveva portarmi a Roma, coi quadri, due San Giovanni e una Maddalena, da dare al Cardinale Scipione Borghese, che dovevano servire a ottenere il perdono del Papa. A piedi, senza mezzi e con la malaria sono arrivato a Porto Ercole e lì, mi hanno portato all’Ospedale di Santa Maria Ausiliatrice. Qui sto morendo, il 18 luglio. Questa volta neanche Donna Costanza mi potrà salvare.
Da un'altra cassa uscì una donna distesa sulla diagonale, la “Maddalena” quella fatta per la sua ala protettiva Costanza Colonna. Una tela atipica, diversa da tutti i suoi quadri. Più sintetica, accennata più moderna della sua modernità.
Dino si sentì ubriacare da quelle luci, che squarciano i bui caravaggeschi.
Questo contatto privato, personale, gli tolse il respiro. Gli sembrava di essere risucchiato nella bottega di Merisi.
Quando finirò questo San Girolamo, il Cardinale, sarà ben contento di avermi liberato dal notaio Pasqualone, che voleva sposare Lena, la mia “Madonna dei Pellegrini”. A piazza Navona gli ho fatto vedere chi sono, anche se, poi, son dovuto scappare a Genova.
- Andiamo agli archivi del Banco Herrera & Costa o di Mondragone. Con quella i Colonna hanno coperto le spese di Caravaggio dopo la fuga da Roma, e il duca di Mondragone era il cognato di Costanza.
- Cerchiamo su internet?
- Dino, se qualcuno avesse trovato un documento simile lo saprebbero tutti altro che Wikipedia.
- D’accordo, andiamo.
Dino al cellulare di Luisa.
- Abbiamo trovato nei registri della Collegiata di Sant’Erasmo: “A li 18 luglio 1609 nel’ospitale di Santa Maria Ausilliatrice/ morse Michel angelo Merisi da Caravaggio, dipintore/ per malattia”. Conosci la registrazione del battesimo di Caravaggio a Milano, ma non la: Lettera a Costanza Colonna, Napoli: “… Nel carico della feluca trovavansi a Voi destinati li quadri di Michel angelo, rappresentanti un Santo Giovanni giovine et uno bambino, et una Maddalena … Vostro devotissimo Diodato Gentile”. La Maddalena è di Caravaggio, probabilmente irrisolta, non di Manfredi.
- Dino tu e GN verrete all’inaugurazione, vi farò mostrare i documenti dopo che parla l’ex sottosegretario, faremo un botto che forse lo farà sparire per sempre dai talk-show e dagli spot pubblicitari.
(Rispondi)
 
deepblue52
deepblue52 il 09/05/10 alle 11:04 via WEB
ecco infatti non sono riuscito a mettere il "corsivo" ai brani di Caravaggio... uffa!!! Elliy vedi cosa puoi fare, grazie
(Rispondi)
 
 
deepblue52
deepblue52 il 09/05/10 alle 11:06 via WEB
Questa versione è "ridotta" per mantenermi sotto le 4000 battute se a qualcuno interessa (ne dubito) la versione integrale è sul mio blog in pdf.
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 09/05/10 alle 11:08 via WEB
Che scoop, Grande Narratore! Grazie! Ok, per il corsivo np, e più tardi passerò a leggere la versione integrale da te! Un abbraccioneee :))
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 09/05/10 alle 22:50 via WEB
Che il Caravaggio mi perdoni!!:)) L'ultima missione : Era venuto da lontano ,per unirsi agli altri cavalieri. Aveva attraversato ,monti mari e vallate , aveva combattuto i nemici ed i pregiudizi degli amici . Battaglia dopo battaglia il tempo era volato via , mille volte aveva sfidato la morte , nel nome di Nostro Signore e qualche volta l'aveva anche data , guardando negli occhi quell'uomo che moriva con la sua spada nel petto. Quando aveva potuto ne aveva provato vergogna , ma mai si era sentito nel peccato quando aveva avuto voglia di lei . Lei che aveva lasciato per combattere il male. Così aveva passato la vita con i suoi confratelli , nella preghiera e nella guerra , osservando la regola ferrea che li aveva temprati. Adesso però che li aveva visti bruciare in una tragica sera , accesi come una candela da chi li aveva prima creati e poi traditi , la sua fede era come diroccata e vacillava. Seduto ad osservare la vallata lontana , prima della sua ultima missione chiuse gli occhi e percorrendo le vie del tempo , si ritrovò nella piazza del borgo. C'erano i musicanti ,con le loro cornamuse , con i flauti ed i tamburi e c'erano giocolieri e saltimbanchi con i fuochi e le bandiere e poi i venditori , i giullari , le donne ed i bambini. Lei era li , l'aspettava vicino alla fontana dell'amore , stava ingannando l'attesa danzando nei suoi ricordi e l'emozione di averla ritrovata , per un attimo lo sovrastò! Una goccia di rimpianto scivolò lungo i solchi scolpiti dal tempo sulle sue guance. Fu solo un attimo , poi con il sorriso di sempre le si avvicinò ed iniziarono a danzare insieme. Mentre la fontana rimandava l'immagine della loro felicità , lui non poteva fare a meno di osservarla compiaciuto di tanta fortuna! Le sussurrò qualcosa all'orecchio e lei rise con aria complice e piena di desiderio. Rapidi passi di danza li portarono fuori dalla vista della gente . Sparirono nell'ombra di una porta aperta sotto un porticato e furono subito baci avidi del sapore della pelle . Corsero spedite le mani a slacciare i vestiti ed a strapparli di dosso l'uno all'altra , fin chè le pelli dei due corpi non furono a contatto per fondersi nello spasimo del desiderio. La stanza girò più volte sulle loro teste e parole che non avrebbero mai sognato di dire si confusero , con i gemiti della passione. Tanto più forte gridarono il loro amore , quanto più sapevano che non aveva speranza , lei era sposata ad un brav ' uomo che non amava e lui ad una causa che non poteva abbandonare! Fu con le lacrime represse in gola che la lasciò , seduta sulla sedia in mezzo alla stanza , con la testa abbandonata all’indietro , ancora in preda all'estasi dei sensi . Corse fuori ,quasi incredulo, tra la folla , insensibile a ciò che gli succedeva intorno e mentre lacrime di rabbia gli annebbiavano la vista e gli annodavano la gola . Giunto alla chiesina era entrato , si era inginocchiato davanti all'Altare ,e poi in una stanza laterale, si era vestito per partire .Prima la tunica bianca con la croce rossa , poi l'usbergo , i calzari , la spada , l'elmo e lo scudo. Sul retro c'era un cavallo bianco ad aspettarlo e lo scudiero ad aiutarlo. Aveva una missione da compiere . Partì al galoppo , lasciandosi alle spalle il borgo , la festa e il sapore della pelle di lei! Davanti agli occhi ancora le sue labbra , nelle orecchie le sue parole e nel petto il dolore, come se un ramarro gli avesse morso il cuore! Poi mentre cavalcava ,nel vento sentì la voce del vecchio e saggio maestro: “Cavaliere che vai incontro al tuo destino , che attraversi monti e vallate , il tempo ed i pensieri , e combatti contro i nemici della tua ragione , non scordare chi piange lacrime per la tua vita! Cavaliere solitario , non scordare chi trovò la gioia di vivere dentro i tuoi occhi. Cavaliere che corri verso la gloria o l'inferno , combatti il male che è dentro di te , combatti per salvare la verità!”
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 11/05/10 alle 09:59 via WEB
Una goccia di rimpianto scivola... e il Cavaliere continua a galoppare nel vento! Grazie Socrate :)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 20/05/10 alle 20:00 via WEB
Amore e guerra, un connubio che mi ha sempre lasciata perplessa.
(Rispondi)
Erasmo69
Erasmo69 il 10/05/10 alle 00:58 via WEB
Cara Nic, questa volta partecipare sarà per me più impegnativo perché non ho una grande affinità con la pittura... ma terminati gli impegni teatrali parteciperò... anche perché il 21 maggio è il giorno del mio compleanno... promesso, un abbraccio, Erasmo
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 10/05/10 alle 19:14 via WEB
Erasmo caro, se riuscirò a liberarmi di questa ennesima sindrome parainfluenzale, avrei tutta l'intenzione di venire ad applaudirti in teatro!!!
Riguardo il gioco... in fondo la pittura è un pretesto, uno spunto per eventuali approfondimenti, ma non è necessario essere degli esperti, basta lasciarsi guidare dalla fantasia.
Il 21 maggio compleanno di Erasmo??? E come facciamo? Approfittiamo del 29 per farti gli auguri di persona??? Ce la farai ad esserci?
In ogni caso, intanto, mi pare che in teatro, per buona fortuna, si auguri MERDA, vero? allora merda merda merda :)))
(oddio, spero di non aver fatto confusione... gulp!)
(Rispondi)
lauro_58
lauro_58 il 13/05/10 alle 13:18 via WEB
Essendo il mio racconto fuorigara, mi sono detto ... perchè non provare a dare un seguito al racconto di Elliy?
Così è stato, il risultato è questo.


Incantesimo
Quando il vecchio riprese coscienza non ricordava nulla, se non il tonfo di quel libro che, chiudendosi, si era portato dietro tutto.
In fondo è così; un libro chiuso è un mondo sconosciuto.
Lo aprì all’ultima pagina, quella che di solito contiene l’epilogo di una storia e l’inizio di mille altre; c’era scritta una sola parola … memento.
“Vuoi sapere dove trovare la felicità? Chiamiamo speranza il presente che si arricchisce del passato e del futuro. Anche dai ricordi, essa dipende!”
Si guardò attorno, non c’era nessuno, eppure quella voce l’aveva proprio sentita.

Chiuse di nuovo gli occhi...

Fu come aprire le pagine di un altro libro ed entrare in un mondo sconosciuto, dove qualunque cosa poteva accadere, oppure era già accaduta, oppure... riflessi, frammenti di realtà possibile.
Una luce gli venne incontro, spezzando il buio in cui era immerso, e si ritrovò in una boscaglia. Poco più in là, una radura.
La raggiunse: al centro un masso con sopra un ramarro.
Si avvicinò, il ramarro lo guardò incuriosito, girando leggermente il capo.
“Ti ricordi di me?” chiese al ragazzo.
“Si, ma che strano... Io ti ho morso un dito e... E’ iniziato tutto così, no?”
“No.” Rispose il ramarro.
“Non ci credo.” Replicò lui.
Lo scatto fulmineo della lucertola lo colse alla sprovvista.
La sorpresa fu più dolorosa del morso, perché tutto iniziò a girare intorno a lui.
Ad immagini familiari, seguivano altre a lui completamente sconosciute, poi buio, in un vortice sempre più intenso.
Tutto si fermò all’improvviso.
Davanti una donna, capelli lisci, lunghissimi e una camiciola dalla scollatura ampia.
La salutò e mentre cercava di capire se fosse sofferente oppure in estasi, lei gli parlò:
“Potrei essere semplicemente in trepida attesa, in fondo niente è come sembra. Tu per esempio: sei un uomo, un rettile, il personaggio di un libro oppure... cosa sei?”
“Riesci a leggere i miei pensieri!” disse stupito.
“Hai paura che qualcuno possa riuscire a capire chi sei veramente?”
Non ebbe modo di replicare, tutto tornò a girare vorticosamente, per poi fermarsi di nuovo all’improvviso.
In ginocchio, intento a specchiarsi nelle acque di un lago, era di nuovo giovane, diverso da sempre, più bello e questo gli piaceva.
Fece un passo per entrare nell’acqua, con stupore notò che il piede non affondava.
Accostò l’altro e fu come se tutto crollasse intorno a lui, iniziò ad inabissarsi ad occhi chiusi, in balia di un vortice che sapeva d’acqua e timpani affogati.
Quando li riaprì, smise di precipitare all’istante, per ritrovarsi al centro di una enorme bolla d’aria.
All’esterno, ancora scene di vita familiare, altre che non conosceva e buio in rapida sequenza.
Qualcosa cominciò a colpire l’enclave che lo ospitava; erano gigantesche gocce.
“Sono troppo grandi, romperanno la bolla d’aria che mi protegge!”
Non finì nemmeno di pensarlo.
La bolla scoppiò senza rumore, lasciandolo in balia di una nuova repentina discesa … o risalita.
Non riusciva a capirlo, solo un senso di euforia, così inadeguato rispetto al momento.
Poi di nuovo quel tonfo ed un “bip” dal ritmo costante; sembrava un battito cardiaco.
Aprì gli occhi. Era attaccato ad una flebo; ne riconobbe le gocce che scendevano nel dispenser, poi girò lo sguardo.
Vicino alla macchina per il monitoraggio cardiaco, una vetrata e dietro una donna, che lo osservava.
Le fece un cenno, minimo, con la mano e lei gli fu accanto.
“Io ti conosco” le sussurrò.
“Anch’io ti conosco” rispose lei e poi ancora: “Bentornato”
Gli sfiorò una mano:
“Come stai?” – gli chiese.
“Non so... ma sono felice e... non so dire altro...”

A volte non occorre, dire altro.

Un saluto a tutti Lauro
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 14/05/10 alle 16:17 via WEB
Lauro, naturalmente il mio racconto non era nato con l'intenzione di un proseguimento: il tonfo del libro chiude la storia, destinata a perpetuarsi in un incantesimo senza fine, almeno... finchè.
... finchè non intervengono altre visioni a scalfire il mio "ottimismo" cosmico! ... e le storie possono aprirsi a nuove possibilità, nuovi respiri... che certo, se fossero slegati da argomenti tipo coma-flebo, apprezzerei maggiormente .... capisci a me ^_*
Grazie Lauro :)))
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 14/05/10 alle 18:28 via WEB
Ce l'ho fatta! Pare che finalmente di sì!!
Debbo solo editarlo, stando attento a tutti i comnandi HTLM e chiedo in anticipo ad Elliy clemenza e aiuto nelle eventuali correzioni.
Anche se...
Anche se, approfittando di una sua imprecisione nello scrivere il regolamento, ho inteso come massima lunghezza del racconto,4000 battute spazi esclusi e non viceversa.
So già che verrò bacchettato per questo.
Alla fine chiedo anche clemenza a Caravaggio, a tutti i suoi discendenti ed a chi, leggendo il racconto, dovrà subirsi improbabili frasi in un dialetto che non è il mio.
:))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 14/05/10 alle 19:53 via WEB
Argh! e non vale! appena mi distraggo... zac! Le battute si intendono in genere spazi inclusi, ma che devo fare... è vero, non è specificato, mea culpa mea culpa (grrrrrrrrrrrr!).
Ora leggo...
(Rispondi)
 
sabinferraris
sabinferraris il 14/05/10 alle 22:45 via WEB
Accidenti! M'è scappato un "che" nel primo rigo... ma "che" c'entrava? Maledetta tastiera !!
Spero che perlomeno tutto il resto sia a posto.
:))
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 14/05/10 alle 18:33 via WEB
Famiglia Caravaggio
(Girolamo – scrivendo al PC )
“ Viaggerò insieme al mio sogno, chiuderò i miei occhi stanchi dinanzi a questo libro vuoto, fantasticherò miracoli che non ho mai compiuto, accarezzerò fantasie impossibili e quando la luce del mattino tornerà, io sarò pronto a dare vita a questi fogli bianchi, per lasciarti il ricordo dei miei ricordi…”
TOC…TOC…TOC… BUM!...BUM!...BUM!…
(Maddalena – bussando alla porta della stanza di lui)
-Girolamooooo!!! A’ disgraziato,che stai a fà!? Sempre appiccicato a ‘sto computer… Io è da ‘sta matina alle cinque che sto sveglia a lavorà !
…ma tu guarda che scansafatiche che me so maritata! E pure più vecchio me lo so annata a sceje!! Me lo diceva mi’ madre, povera donna…: “Statte attenta, figlia mia! Quello te rimbambisce de parole, ma poi…!”
Ah, se la fossi stata a sentì ! ... Invece, pure due figli c’ho fatto, co’ ‘sto debosciato!!
” Una mano misteriosa mi guiderà nello scrivere di ciò che è stato e di ciò che non è stato mai. Di ciò che ho vissuto e di ciò che avrei voluto vivere. Di ciò che vorrei ricordare e di ciò che vorrei che tu ricordassi e trasmettessi a chi verrà dopo di me ed anche dopo di te, per anni e secoli futuri.”
Toc…toc…toc… Bum!...Bum!...Bum!…
-GIROLAMOOOO!!! Apri immediatamente! Vienime a da ‘na mano, invece de sta’ a perde tempo su ‘sti blog del cacchio che tanto non glie’ frega niente a nessuno !
E’ tornato quel deficiente di tuo fijo Ignazio… Dice che l’ha mozzicato un ramarro e sta a sanguinà da una mano…
… è stato tutta la notte fuori co’ quelli della LIPU. Era annato a fà BirdUoccing, o come cavolo se dice… Ma tu pensa…a guardà gli uccelli… ‘sto rimbambito!! Lo dico io che ‘un è normale !!
Ma che avrò mai fatto de male io!?... vorrei tanto sapè….
A’ GIROLAMOOOOOO !!!!
“Il mio compito è quello di riuscire con ogni magia o con la pura semplicità a donarti un percorso di pensiero che, in ogni tempo ed in ogni luogo, ti sia di luce e conforto nel tuo divenire e nel comunicare alla gente che verrà dopo di noi quale sia la via da seguire per dare a questo mondo sofferente un’alternativa di eternità che noi poveri esseri umani non abbiamo nella nostra carne e nelle nostre ossa, ma siamo in grado di trasmettere col nostro pensiero alle generazioni future, solo che queste sappiano coglierlo.”
Toc…toc…toc… Bum!...Bum!...Bum!…
Mo’ sfondo ‘a porta, sfaticato!! Te stacco ‘a corente!! O’ so, me tocca fà tutto da sola... come al solito!
Quell’altro ‘mbecille de Narciso! Gl’ho detto de lascià libero er bagno che deve entrà suo fratello che s’è ferito... Seeee… a me sta a sentì ‘sto perdigiorno!! Tutta ‘a notte in discoteca a cercà de rimorchià, poi torna sempre a mani vote e ‘mbriaco. Mò è du’ ore che se stà a specchià. Dice che se vo’ ffà ‘naltro piercing… e pure un tatuaggio ca’ capoccia del protagonista de Avatar, che l’ha visto ar cinema. Ma che c’avrà ar posto del cervello!
A’ Girolamoooo!! La voi aprì sta porta, si o no?...
“Ti insegnerò a guardare il sole e le stelle nella piena luce del giorno e nel buio delle notti serene; a rispettare le stagioni ed il tempo, anche quando sembra cattivo. A non maledire le nuvole, i tuoni e le saette, ma a convivere con loro.”
-Girolamoooo!! Ma porcazozz…
“Ti insegnerò a perdonare anzichè condannare, ti svelerò perchè la richezza non la si trova nel denaro, ma in un libro che leggi, in un essere umano che ti sta vicino, in un paesaggio a cui volgi lo sguardo.”
Toc…toc…toc… Bum!...Bum!...Bum!…
-Mo’ un glia’ faccio proprio più!! Girolamoooo, apri ‘sta maledetta porta!!!
Nooooooooo…. basta!!! Io me ne torno da mi’ madre… santa donna… e poi so’ cavoli vostri!!
Vuoi scommetere che tra un pò ‘sto scansafatiche esce, e come se niente fosse , me comincia a fa’ li complimenti….?
“A’ Maddalè… che bella che sei ‘sta matina!! Me pari che stai in estasi…”
Seeeee… in estasi… io sto distrutta!! …Sto ‘mbecille…
In estasi stà tu’ sorella e tutti quelli da famija tua, che non hanno mai combinato ‘na sega in vita loro!
Io non me dovevo sposà….. Me viene da piagne….
“Ormai è tardi; anch’io devo obbedire alle leggi di questo mondo. Posso solo lasciarti questo messaggio e darti appuntamento altrove, per guardare dall’alto ciò che noi, uomini di buona volontà, siamo stati capaci di creare o conservare.
Questo libro ora è tuo. Abbine cura. Non potrò scriverne altri e tu avrai il compito di portarlo e farlo portare avanti. Io vado e, quando sarà il tuo momento, saprai dove cercarmi. Solo allora potremo stare insieme per sempre al di fuori del tempo e dello spazio.”

Toc…toc…toc… Bum!...Bum!...Bum!…
-Girolamooooo!!! …E mo’ bbastaaaa!!!! Basta pe’ davero!
Andò stà quel bidoncino de benzina? Mo’ do’ foco a tutto!!
L’accendino ce l’ho già pronto. Tie’!!! … E annatevela a pijà tutti nella saccoccia!!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 14/05/10 alle 22:51 via WEB
Ahahaha! La Famiglia Caravaggio??? Sabin, davvero un edificante quadretto familiare, dal sapore romanesco-siculo... :)) Grazie, ciao!
(Rispondi)
 
deepblue52
deepblue52 il 16/05/10 alle 12:50 via WEB
Ma Caravaggio non era milanese? Bella 'sta versione de Roma aoh! specie se scritta da un siculo! hihi
(Rispondi)
 
 
sabinferraris
sabinferraris il 17/05/10 alle 09:00 via WEB
Grazie dell'apprezzamento,Deepblue.
Tieni anche conto che il siculo, in realtà, ha origini pugliesi, come te, se ben ricordo.
:))
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 20/05/10 alle 19:53 via WEB
Carino, carino, carino. Me ne rallegro: Girolamo è molto funny!
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 15/05/10 alle 22:16 via WEB
Una felice iniziativa e divertente, spero la mia prova sia all'altezza, grazie, a presto.

- Sticchiu de santu!!!
Esclamai adirato e a gran voce, poi, continuando.
- ...Sempre ad inseguire chimere stò, corpo rammollito d' un Bacco! Lasciatemi in pace, stavo dormendo tanto bene...caxxo!!! Seeeee, apriti cielo! e sia fatta la Sua volontà, anche stamane!
Digrignai in segno di raggiro, agitando il pugno verso i vicini ostili.
- Odio gli inquilini rumorosi, irriguardosi e poc' attenti; ecco, son solo le otto del mattino, è davvero un po' prestino!
Languido da questo strazio, rimediai nell'ozio, una sedia mi s'apprestò in soccorso e colto da un ascesso di sonno virulento, divagai contento:
- Una pecora, due pecore, tre pecore, quatt......zzZZzzZzZ...

Bofonchiando insonnolito, mi ripetevo, stracotto come una peracotta:
- Il sonno-è la mia carica-vitale, se-nondormoalmeno-dieci ore al giorno-di-di-diventerò sì, triviale...
Mmmmhhhh, sofferente dalla (s)veglia mi crucciai:
- Devo rilassarmi, conciliare il sonno, perché la serata sarà campale, ma ora me lo voglio dimenticare!
Aggiunsi con rammarico, rispecchiandomi nello specchio blando:
- Ho due cerchi neri agli occhi che sembran due baiocchi sporchi. Ossignore! casco dal sonno-Nnooooo!
Piuttosto che esser soggiogato da questa sedia, preferisco trovarmi carponi a ter(r)a.
- MIO DIO! Ti prego, ascoltaaaa! Esaudisciiiiiii, questo stoccafisso! Se non mi riaddormenterò subito, resterò straccio per tutta la maledettaccia serataccia e Melania impazzirà vedendo la mia faccia stracca; invece per Maria, sarò peggio della cera di casa mia, ufff, che faticaccia! che levataccia!
Ormai risoluto, non mi restò che una possibilità per recuperare la serenità mattuttina:
- Farò così, andrò a chiedere consiglio a fra' Galdino, lo scrivano divino, di virtù colto benché misògino, egli certamente avrà una soluzione al mio problemino, perché quello sì....che è uno sticchiu de santu!

(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 15/05/10 alle 23:11 via WEB
Spero non me ne voglia la padrona di casa, mi scuso per il nuovo insermento, ho ritoccato l'editing, un sorriso e ancora grazie!

- Sticchiu de santu!!!
Esclamai adirato e a gran voce, poi, continuando.
- ...Sempre ad inseguire chimere sto, corpo rammollito d' un Bacco! Lasciatemi in pace, stavo dormendo tanto bene...caxxo!!! Seeeee, apriti cielo! e sia fatta la Sua volontà, anche stamane!
Digrignai in segno di raggiro, agitando il pugno verso i vicini ostili.
- Odio gli inquilini rumorosi, irriguardosi e poc' attenti; ecco, son solo le otto del mattino, è davvero un po' prestino!
Languido da questo strazio, rimediai nell'ozio, una sedia mi s'apprestò in soccorso e colto da un ascesso di sonno virulento, divagai contento:
- Una pecora, due pecore, tre pecore, quatt......zzZZzzZzZ...

Bofonchiando insonnolito, mi ripetevo, stracotto come una peracotta:
- Il sonno-è la mia carica-vitale, se-nondormoalmeno-dieci ore al giorno-di-di-diventerò sì, triviale...
Mmmmhhhh, sofferente dalla (s)veglia mi crucciai:
- Devo rilassarmi, conciliare il sonno, perché la serata sarà campale, ma ora me lo voglio dimenticare!
Aggiunsi con rammarico, rispecchiandomi nello specchio blando:
- Ho due cerchi neri agli occhi che sembran due baiocchi sporchi. Ossignore! casco dal sonno-Nnooooo!
Piuttosto che esser soggiogato da questa sedia, preferisco trovarmi carponi a ter(r)a.
- MIO DIO! Ti prego, ascoltaaaa! Esaudisciiiiiii, questo stoccafisso! Se non mi riaddormenterò subito, resterò straccio per tutta la maledettaccia serataccia e Melania impazzirà vedendo la mia faccia stracca; invece per Maria, sarò peggio della cera di casa mia, ufff, che faticaccia! che levataccia!
Ormai risoluto, non mi restò che una possibilità per recuperare la serenità mattuttina:
- Farò così, andrò a chiedere consiglio a fra' Galdino, lo scrivano divino, di virtù colto benché misògino, egli certamente avrà una soluzione al mio problemino, perché quello sì....che è uno sticchiu de santu!

(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 15/05/10 alle 23:39 via WEB
Perdono, perdono, perdono. Sono imperdonabile, lo so, lo so: ter!

- Sticchiu de santu!!!
Esclamai adirato e a gran voce, poi, continuando.
- ...Sempre ad inseguire chimere sto, corpo rammollito d'un Bacco! Lasciatemi in pace, stavo dormendo tanto bene...caxxo!!! Seeeee, apriti cielo! e sia fatta la Sua volontà, anche stamane!
Digrignai in segno di raggiro, agitando il pugno verso i vicini ostili.
- Odio gli inquilini rumorosi, irriguardosi e poc' attenti; ecco, son solo le otto del mattino, è davvero un po' prestino!
Languido da questo strazio, rimediai nell'ozio, una sedia mi s'apprestò in soccorso e colto da un ascesso di sonno virulento, divagai contento:
- Una pecora, due pecore, tre pecore, quatt......zzZZzzZzZ...

Bofonchiando insonnolito, mi ripetevo, stracotto come una peracotta:
- Il sonno-è la mia carica-vitale, se-nondormoalmeno-dieci ore al giorno-di-di-diventerò sì, triviale...
Mmmmhhhh, sofferente dalla (s)veglia mi crucciai:
- Devo rilassarmi, conciliare il sonno, perché la serata sarà campale, ma ora me lo voglio dimenticare!
Aggiunsi con rammarico, rispecchiandomi nello specchio blando:
- Ho due cerchi neri agli occhi che sembran due baiocchi sporchi. Ossignore! casco dal sonno-Nnooooo!
Piuttosto che esser soggiogato da questa sedia, preferii trovarmi carponi a ter(r)a e piagnucolante proferii:
- MIO DIO! Ti prego, ascoltaaaa! Esaudisciiiiiii questo stoccafisso! Se non mi riaddormenterò subito, resterò straccio per tutta la maledettaccia serataccia e Melania impazzirà vedendo la mia faccia stracca; invece per Maria, sarò peggio della cera di casa mia, ufff, che faticaccia! che levataccia!
Ormai risoluto, non mi restò che una possibilità per recuperare la serenità mattuttina:
- Farò così, andrò a chiedere consiglio a fra' Galdino, lo scrivano divino, di virtù colto benché misògino, egli certamente una soluzione darà al mio problemino, perché quello sì....è uno sticchiu de santu!

(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 16/05/10 alle 10:55 via WEB
La padrona di casa perdona... ciao Matilda
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 17/05/10 alle 00:07 via WEB
Sei una persona gentile, come supponevo, ciao Elliy.
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 17/05/10 alle 15:17 via WEB
Ed eccomi qua, visto che la padrona di casa è in vena di perdona, perdona anche la mia assenza :) comunque giustificata :) ecco il racconto L'UCCISORE Il sangue è silenzioso, il respiro cerca di rimanere aggrappato alle labbra, le braccia di Ranuccio fino a pochi attimi prima, forti e minacciose, stavano elemosinando attimi di vita, scivolando verso la morte. La spada che era affondata nello stomaco del malcapitato, ora era a terra intrisa del primo sangue. L’ombra che gli tagliava il viso aveva la drammaticità dei suoi quadri, il volto di Ranuccio gli ricordava il “Ragazzo morso da un ramarro”, il dolore, la disperazione, la sorpesa e lui…Michelangelo Merisi, il maledetto, l’assassino, era li immobile a vedere la morte disegnata sulle sue tele, divertirsi davanti a lui, schernirlo. Gli istanti che seguirono furono lenti. Il suo volto davanti al raccapricciante spettacolo era immobile, come davanti ad uno specchio, come il suo bel “Narciso” innamorato di se stesso. Sentiva di amare la morte, perché era una donna voluttuosa, un dolce fardello a cui prima o poi sarebbe andato incontro, era orrore e piacere guardarla in viso, una sensazione così….reale, come” la Maddalena in estasi” che aveva finito di dipingere la sera prima. Ma non c’era più tempo, l’unica via era la fuga, appoggiò il corpo esanime a terra e scappò, lasciando dietro di se un infinita serie di menzogne e false accuse, poi l’ombra…il buio. Si svegliò improvvisamente, sudato, nel suo letto. Il primo volto che vide fu quello di “San Gerolamo” appoggiato al muro. Era stato solo un sogno. Michelangelo si affacciò alla finestra e si accorse di non essere più a Roma. Il Vesuvio sul mare, vociare di gente, ma le ombre rimasero con lui.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 17/05/10 alle 19:29 via WEB
Ma caro Luca, la giornata della bontà e del perdono era ieri... va beh, proroga fino alle 19,30 di oggi! ahahah! Ciaooo... non vedo l'oraaaaa :))) baci!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 19/05/10 alle 19:41 via WEB
Scappa da sorridere immaginare il Merisi identificare la morte alla stregua di una voluttosa donna. Questo racconto è pieno di sangue, signor faropoeta, lo laveremo nelle acque del Golfo di Napoli? Arrivederci a domani. Tilda
(Rispondi)
Erasmo69
Erasmo69 il 18/05/10 alle 16:24 via WEB
Questo il mio contributo al gioco letterario.

Quel bambino è davvero capriccioso e impertinente! La sua faccia mostra l’insolenza tipica dei figli viziati!
La madre era addolorata per gli atteggiamenti assunti ripetutamente dal suo figliolo.
Non ascoltava rimproveri, non accettava consigli e con presunzione poi non imparava dai suoi errori.
Quando restava sola in casa, quella povera mamma pregava il Signore di porre rimedio a questo problema familiare. A volte la sera, pregando, si addormentava stremata sulla sedia, sfinita dai lavori da casa e dalla preoccupazione che il suo pargolo le destava.
Nella vita è più facile specchiarsi nei propri errori che mettersi in discussione per correggerli. Il padre di quel fanciullo doveva profondere così tante energie nel suo lavoro che la sua presenza a casa era davvero esigua, marginale. Così facendo non poteva poi assurgere al suo ruolo di padre e quel figlio, senza una regola e senza la necessaria guida (essenziale per qualsiasi giovane) si abbandonava all’ozio e al vizio.
Ognuno di noi pensa di essere sulla retta via ma, alla fine, nell’ora della morte, arriva per tutti il resoconto finale: il giudizio finale sulla nostra vita, sul nostro operato. Condannati o assolti?
Nessuno potrà mai saperlo finché c’è vita... ma finché c’è vita c’è speranza!

Un saluto a tutti, Erasmo
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 18/05/10 alle 19:18 via WEB
Grazie per il tuo contributo Erasmo! Hai sottolineato una grande verità: molto difficile mettersi in discussione, ma... non perdiamo la speranza :) Ciao, un abbraccio!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 19/05/10 alle 19:24 via WEB
Ho letto quello di Erasmo, dici che i cattivi non sanno di essere cattivi?Cara Elliy, buonasera. Leggerò alcuni altri racconti, per quel poco tempo che mi resta oggi.
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 20/05/10 alle 08:16 via WEB
MALEDETTO MILANESE

Aveva scelto Roma per suicidarsi.
Roma e 2 scatole di pasticche.
Ottima scelta.
4 giorni 3 notti. Colazione. Aereo compresso. Molto conveniente.
Taxi Voucher Passaporto Firma Ascensore Camera 29.
Stanza decente pulita anonima dimenticabile.
Come lei, pensò.
Lasciò il bagaglio. Si lavò le mani, evitò lo specchio.
Uscì.
Ecce Roma.
La magia era dappertutto.
Pure i cinesi.
E anche il Caravaggio. Autobus, muri, cartelloni. Una mostra forse.
Il Caravaggio era ovunque.
Lo annusava ormai da quando era scesa dall’aereo pero’.
Il modo in cui la luce si accoppiava con le ombre in certi angoli.
Oscena, disperatamente.
Il tono un po’ teatrale. Un’aria drammatica che non aveva mai percepito.
Sì, Roma sembrava diversa. Denudava le proprie imperfezioni. Spruzzava spiccioli di bruttezza. E comunque splendeva.
La sentiva violentemente sua questa volta.
Chiaramente scura. Un vero ossimoro.
Tornò in albergo con una bottiglia d’acqua ed un panino.
Prosciutto e formaggio. Buono.
Decise di rinviare le pasticche. Domani.
Voleva morire riposata e oggi era stanca.
Si addormentò guardando quel san Girolamo che scribacchiava chissà cosa. Conoscendo il Caravaggio, il suo Girolamo sicuro componeva un racconto erotico oppure una critica sulla ipocrisia.
Si svegliò dentro il Narciso.
Si fissava. Doveva innamorarsi. La favola funzionava così. Ma lei non ci riusciva. Lo stagno era uno stagno e lei era lei e nella trappola di innamorarsi di se stessa non ci cascava! Anzi.
La svegliò il suo urlo fermo nella gola e l’acqua nelle mani. Strangolava il suo riflesso.
Cazzo che incubo!
Guardò San Girolamo sempre appeso al muro. Gli fecce l’occhiolino. Simpatico sto Momolo.
Non albeggiava ancora e tornò a sognare.
Si alzò presto la mattina.
Camminò per ore a spasso e finì davanti al Quirinale.
Niente da fare, Caravaggio ancora. Il ragazzaccio del morso invitava a entrare.
Vabbè, se proprio insisti.
Un biglietto per favore.

Si sente bene?
L’uomo la trovò contro un divisorio, gli occhi annegati.
Mi scusi, si sente bene?
Sì sì grazie.
Il Caravaggio l’ha emozionata?
No no.
Manco morta avrebbe riconosciuto che si sentiva sciogliere sotto le ombre maledette del maledetto milanese.
Manco morta avrebbe confessato che gli sguardi maleducati dei santoni e la feroce voluttuosità delle madonne l’avevano sconvolta. Tremava. Maledetto milanese!
No no. Le lenti a contatto mi danno un po' di fastidio.
Logico, le lenti.
Tenga.
Gli diede un fazzoletto di carta come chi da un fazzoletto di carta ma vorrebbe dare altro, perché capisce.
Il bagno è di la.
L’aspettava fuori. Aveva lo sguardo disordinato.
Vuoi un caffè?
Lo sguardo disordinato e le parole giuste.
Certo.
Dunque, che ci fai qui?
Sono venuta per suicidarmi.
Nella mostra?
No no, nell’albergo. Nulla di spettacolare, pasticche.
Ah una cosa discreta. Niente succo di pomodoro in ogni dove.
Risero.
E tu?
Sono un pittore. E il maledetto milanese mi fa sempre deprimere. È fantastico, unico.
Un’altro caffè? Dimenticavo, Michelangelo Merisi, piacere.
Scherzi?
Purtroppo no. Tu ridi, ma sai cosa si sente non essere mai all’altezza del tuo nome?
La voce diventò cupa.
Posso immaginarlo, davvero. Lo disse lento, soave, facendo delle sue parole sipario e ponte.
Maledetto milanese. Non hai notato che inonda la città con la sua luce? Non ti sei sentita occhieggiata dalle sue ombre? Non te ne sei accorta, straniera?
E sorrise con un sorriso spento che lei aveva visto spesso nel suo specchio.
Fallimento. Solitudine.
Forse glielo disse, forse no. La straniera non lo ricorda.
Senti, posso farti una proposta assai indecente?
Non ne vorrei altre.
Ti va si spostare la tua data di scadenza? Non si sa mai, pure i miei dipinti potrebbero far piangere le tue lentine.
Piacere, Maddalena.
Scherzi?
No.
Perfetto, ho sempre sentito che sotto la luce appropriata e le ombre esatte, i miei dipinti potrebbero portare all’estasi. Dunque, rimandi il suicidio, Maddalena?

Roma. Ottima scelta.
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 20/05/10 alle 08:32 via WEB
Rompo come sempre... veramente la versione che mi piace di piu' e' questa che inserisco sotto, ma siccome il mio word non azzecca mai la quantita' di battute (questa mi dice 3901 ma sospetto che il word italiano elggera' di piu',dunque se le batutte son troppe, vada per la prima versione che ne ha un po' di meno, detto questo, mando il mostro :) un bacione ellinina :)

MALEDETTO MILANESE

Aveva scelto Roma per suicidarsi.
Roma e 2 scatole di pasticche.
Ottima scelta.
4 giorni 3 notti. Colazione. Aereo compresso. Molto conveniente.
Taxi Voucher Passaporto Firma Ascensore Camera 29.
Stanza decente pulita anonima dimenticabile.
Come lei, pensò.
Lasciò il bagaglio. Si lavò le mani, evitò lo specchio.
Uscì.
Ecce Roma.
La magia era dappertutto.
Pure i cinesi.
E anche il Caravaggio. Autobus, muri, cartelloni. Una mostra forse.
Il Caravaggio era ovunque.
Lo annusava ormai da quando era scesa dall’aereo pero’.
Il modo in cui la luce si accoppiava con le ombre in certi angoli.
Oscena, disperatamente.
Il tono un po’ teatrale. Un’aria drammatica che non aveva mai percepito.
Sì, Roma sembrava diversa. Denudava le proprie imperfezioni. Spruzzava spiccioli di bruttezza. E comunque splendeva.
La sentiva violentemente sua questa volta.
Chiaramente scura. Un vero ossimoro.
Tornò in albergo con una bottiglia d’acqua ed un panino.
Prosciutto e formaggio. Buono.
Decise di rinviare le pasticche. Domani.
Voleva morire riposata e oggi era stanca.
Si addormentò guardando quel san Girolamo che scribacchiava chissà cosa. Conoscendo il Caravaggio, il suo Girolamo sicuro componeva un racconto erotico oppure una critica sulla ipocrisia.
Si svegliò dentro il Narciso.
Si fissava. Doveva innamorarsi. La favola funzionava così. Ma lei non ci riusciva. Lo stagno era uno stagno e lei era lei e nella trappola di innamorarsi di se stessa non ci cascava! Anzi.
La svegliò il suo urlo fermo nella gola e l’acqua nelle mani. Strangolava il suo riflesso.
Cazzo che incubo!
Guardò San Girolamo sempre appeso al muro. Gli fecce l’occhiolino. Simpatico sto Momolo.
Non albeggiava ancora e tornò a sognare.

Si alzò presto la mattina.
Camminò per ore a spasso e finì davanti al Quirinale.
Niente da fare, Caravaggio ancora. Il ragazzaccio del morso invitava a entrare.
Vabbè, se proprio insisti.
Un biglietto per favore.

Si sente bene?
L’uomo la trovò contro un divisorio, gli occhi annegati.
Mi scusi, si sente bene?
Sì sì grazie.
Il Caravaggio l’ha emozionata?
No no.
Manco morta avrebbe riconosciuto che si sentiva sciogliere sotto le ombre maledette del maledetto milanese.
Manco morta avrebbe confessato che gli sguardi maleducati dei santoni e la feroce voluttuosità delle madonne l’avevano sconvolta. Tremava. Maledetto milanese!
No no. Le lenti a contatto mi danno un po' di fastidio.
Logico, le lenti.
Tenga.
Gli diede un fazzoletto di carta come chi da un fazzoletto di carta ma vorrebbe dare altro, perché capisce.
Il bagno è di la.
L’aspettava fuori. Aveva lo sguardo disordinato.
Vuoi un caffè?
Lo sguardo disordinato e le parole giuste.
Certo.
Dunque, che ci fai qui?
Sono venuta per suicidarmi.
Nella mostra?
No no, nell’albergo. Nulla di spettacolare, pasticche.
Ah una cosa discreta. Niente succo di pomodoro in ogni dove.
Risero.
E tu?
Sono un pittore. E il maledetto milanese mi fa sempre deprimere. È fantastico, unico.
Un’altro caffè? Dimenticavo, Michelangelo Merisi, piacere.
Scherzi?
Purtroppo no. Tu ridi, ma sai cosa si sente non essere mai all’altezza del tuo nome?
La voce diventò cupa.
Posso immaginarlo, davvero. Lo disse lento, soave, facendo delle sue parole sipario e ponte.
Maledetto milanese. Non hai notato che inonda la città con la sua luce? Non ti sei sentita occhieggiata dalle sue ombre? Non te ne sei accorta, straniera?
E sorrise con un sorriso spento che lei aveva visto spesso nel suo specchio.
Fallimento. Solitudine.
Forse glielo disse, forse no. La straniera non lo ricorda.
Senti, posso farti una proposta assai indecente?
Non ne vorrei altre.
Ti va si spostare la tua data di scadenza? Non si sa mai, pure i miei dipinti potrebbero far piangere le tue lentine.
Spiritoso! Piacere, Maddalena.
Scherzi?
No.
Perfetto, ho sempre sentito che sotto la luce appropriata e le ombre esatte, i miei dipinti potrebbero portare all’estasi. Dunque, rimandi il suicidio, Maddalena?

Aveva scelto Roma per suicidarsi. Ottima scelta.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 20/05/10 alle 20:39 via WEB
L'arte è come l'amore: ci parla, anche da molto lontano. E ci può salvare. Roma? Ottima scelta!
Grazie :)
p.s. Comunque Roma ti sta aspettando, Gabry, te lo ricordi, si?? Senza pasticche e senza sugo di pomodoro, però. Oh magari quello sì, il pomodoro sì. Sulla pizza!!! E poi solo abbracci e risate tra amici! Baci.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Matilda il 20/05/10 alle 23:51 via WEB
Mi scuso, è vero, non ho un profilo come tutti voi e potrei risultare una intrusa; in fondo si tratta di "community", provvederò a costituire un profilo di presentazione al più presto, sissignori. Però mi fate venire un po' freddino, sarà il tempo che non volge al meglio? Buona notte. :-)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/05/10 alle 19:32 via WEB
E' una bizzarra stagione, Matilda, hai ragione!
Questo però è un mondo aperto a tutti che, anche se definito "virtuale", non è composto soltanto da profili e nicknames, ma è abitato da persone vere :) Ciao!
(Rispondi)
 
Ed.Felson
Ed.Felson il 21/05/10 alle 19:32 via WEB
WOOOOW!!!!!!..a Matì..'n me di che se de la Fratta anche tu..Matì so 'n ufficio..di lì a la Fornace..movete vien qua che me dè na mano a fini sta novella con Caravaggio che me sò 'ncartato..movete che t'aspetto..:-))
(Rispondi)
Ed.Felson
Ed.Felson il 21/05/10 alle 22:40 via WEB
Sempre sul filo di lana..ma eccomi..:-))
(Rispondi)
Ed.Felson
Ed.Felson il 21/05/10 alle 22:41 via WEB
IL PROFESSORE.......... Quello che circonda una panchina è un mondo strano..fatto di faune provvisorie..mamme nonne pensionati e tutta la varietà di amanti che scelgono il parco come appuntamento intimo..Ma ci sono ore in cui la fauna cambia..ore nascoste..ore dove la miseria di vite periferiche prende possesso di qualche spicchio di pubblica normalità.. Sarà il sole che ci lecca via la pioggio..sarà la coincidenza di combinazioni temporali..sarà il desiderio di interrompere una quotidianità a volte dura..sarà la voglia di un sorriso una carezza o solo di una parola..a volte di qualcuno che ti ascolti.. Il professore..la barba bianca si inzuppa alla minestra e ad una rima che col sole rimbalza sulla sua testa lucida..imbratta fogli scrivendo lettere d'amore alla sua bella..malinconia di una solitudine giurando la certezza di un ritorno.. L'aspetta da vent'anni..da quando un giorno trovò solo un foglio bianco vergato da un "Addio".. Oggi le ha scritto tutto contento.."Il geranio è fiorito ancora..torna ti aspetto".. Mi mostra delle foto mentre gli occhi grondano malinconia..fotogrammi di una sconfitta mai capita.. Una donna sensuale nel suo dolore..un collo teso a chiedere carezze..a chiedere labbra che sfiorino la pelle infiammando il corpo..quel corpo che per troppo tempo orfano dell'incendio lo ha trovato in un Addio.. I figli..figure insoddisfatte come frutti di due fiori incompatibili..combinazioni cromosomiche improbabili alla soddisfazione.. Uno che si specchia nell'acqua quasi a voler cercare lì risposte..tranquillo e rassegnato..lambito da una demenza che gli ha regalato tranquillità.. L'altro..corroso dagli eventi..con un fiore bianco in testa che rivela l'omosessualità ricca di una sensualità acuta che aumenta la disperazione del rifiuto.. Dicevo..sarà il sole che rianima cellule assopite..sarà il bisogno di carezze e di parole o di qualcuno che ti ascolta..sarà che in fondo non mi costa nulla..sarà che un giorno scriverò anche io a qualcuno..qualcuno che non c'è mai stato..ma che ancora oggi spero che prima o poi arrivi..
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 21/05/10 alle 23:27 via WEB
Grazie Ed! Il finale mi ha ricordato il professor Bartleboom, di Oceano Mare, per quell'idea di scrivere lettere a qualcuno che - prima o poi - arriverà :) ciao!
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

 

Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963