Creato da elliy.writer il 25/09/2008
INFINITE DIVERSITA' IN INFINITE COMBINAZIONI...

PER DIRLO CON UN FIORE

mughetti

 

Secondo il linguaggio dei fiori, il mughetto è simbolo della felicità ritrovata, della serenità dopo i travagli. Questo perché, secondo leggenda, il fiore sarebbe nato dal sangue di San Leonardo, ferito ma vittorioso contro il demonio. Regalo azzeccato per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
 

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Poesia

.

Cadde tanto in basso
nella mia considerazione
che lo udii battere in terra
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Ma rimproverai la sorte che lo 
abbatté
meno di quanto denunciai me stessa,
per aver tenuto oggetti placcati
sulla mensola degli argenti.

(Emily Dickinson)

 

Amore e guerra

 

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Un dottore per amico

Post n°302 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da elliy.writer

dottor kildare

Perché non ho un dottore per amico?
Un amico dottore al quale non spillare pareri medici o prestazioni gratuite, ma al quale (poveretto!) porre alcuni quesiti, tipo:

Perché non riesco a interloquire con i dottori?
Come si fa dire delle cose a un dottore senza che questi si mostri risentito, a spiegargli: a, b, c  e  poi a chiedergli  f? g? h?
Perché per quanto io tenti di modulare la voce in modo da eliminare eventuali tracce di acidità, di tenere a freno la lingua, di essere deliziosamente apparentemente calma e persino di sorridere, sempre si percepisce tensione nell’aria e la loro reazione è spesso algida, se non stizzita?
Eppure evito ormai di esprimere opinioni personali troppo decise, di mostrare cognizione di causa nel merito  e – soprattutto – evito accuratamente di insinuare l’idea che possa aver letto qualcosa su internet!!!  In cosa sbaglio dunque?
Perché quel loro sussiego, quel parlare dall’alto in basso, quel trattarti da merda deficiente?
Perché quando passa ‘o professore non si può disturbare finchè è in visita e subito dopo Egli  scompare e devi rincorrerlo lungo i corridoi e poi aspettare che finisca di scherzare coi colleghi oppure di parlare al cellulare oppure, oppure, oppure... ?
E perché quando fai una domanda precisa si mostrano seccati, salvo poi chiedere, a cosa fatta: ma non vi avevano spiegato?

Ma sto generalizzando e non è giusto, me ne rendo conto...
Lo so, abbiamo in Italia, in particolare a Roma, come ho scoperto di recente, un inverosimile numero di Ospedali ufficialmente riconosciuti come CENTRI DI ECCELLENZA, ai quali devono per forza corrispondere altrettanti luminari, alcuni dei quali magari avranno pure sembianze umane... peccato che di questa specie non ricordi di averne mai incontrati.
Come argomento di inizio anno non è il massimo, lo so, ma purtroppo è quello che la vita offre in questo momento.

Perché non ho un dottore per amico? 
                                 
                                                   ... perchè sono una rompiscatole, vero?

 

 
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Commenti al Post:
caluinet
caluinet il 03/01/11 alle 11:12 via WEB
Meno sono capaci e più si danno arie....
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 11:34 via WEB
Sinceramente voglio sperare che siano capaci invece (capisci a me!)... Ma questo non dovrebbe giustificare...
(Rispondi)
faropoeta1970
faropoeta1970 il 03/01/11 alle 13:11 via WEB
Sarai rompiscatole, ma sei adorabile ehehhhheeh e cmq sui medici la pensiamo tutti così, almeno io, 1 proposito dell'anno, farsi un medico amico :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 23:30 via WEB
Grazie grazie... ma peccato che questa "adorabilità" talvolta sfugga a qualcuno, ahimé. Comunque, questo primo proposito dell'anno, così formulato, suona strano Faruccio... :) Ciao!
(Rispondi)
sabinferraris
sabinferraris il 03/01/11 alle 14:03 via WEB
Capisco alla perfezione il tuo disappunto, ma proprio stanotte, non riuscendo a chiudere occhio, a causa dei miei dolori, pensavo...
"Perchè non stiamo tutti bene in modo da poter evitare di avere un dottore per amico?"
Ti giuro che lo pensavo, e non lo stavo sognando...
Niente da fare... dobbiamo solo avere forza e coraggio (frase fatta ma... questo è).
Un abbraccio e tanta solidarità.
:))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 23:33 via WEB
Mi dispiace molto per i tuoi dolori Sabin e per la tua notte in bianco, speriamo che questa che sta per arrivare sia migliore. Sarebbe bello non aver bisogno di nessuno, medici innanzitutto, ma non è così purtroppo. Siamo poveri esseri fatti di carne, seghette mentali e acciacchi... Dolce notte Sabin :)
(Rispondi)
ilike06
ilike06 il 03/01/11 alle 16:07 via WEB
dunque... per cause di forza maggiore, negli anni, mi sono ritrovata diversi medici per amici e la mia esperienza mi porta ad affermare che: i medici sono uomini, cioè esseri umani e, come tali, hanno un carattere. garantito e provato sulla mia pelle che tale carattere è ciò che comanda, ciò che fa sì che si comportino da stronzi o da persone umane. certo, la loro pazienza è messa a dura prova da centinaia di pazienti che esigono spiegazioni e da tipi saccenti che mostrano di volerne sapere più del medico stesso (mio padre ad esempio ;-)) ma posso affermare con certezza che ci sono medici che non si lasciano rincorrere, ma ti dedicano tutto il tempo necessario per spiegarti tutto senza sussiego e senza guardarti dall'alto in basso. abbi fede, ne troverai sicuramente qualcuno. :)
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 23:42 via WEB
Posso immaginare che il quotidiano contatto con il pubblico logori e che trovarsi tutti i giorni a dover parlare con pazienti e familiari assetati di notizie e chiarimenti possa essere faticoso, ma... non dovrebbe far parte della professione? A chi altri può rivolgersi un paziente, o un suo familiare, di fronte a un dubbio, a un'incertezza, alla necessità di una spiegazione? Non si tratta di volerne sapere più di loro, ma di chiedere il perchè di una scelta piuttosto che di un'altra, il motivo di una affermazione fatta da uno e smentita da un altro, ecc...
Per un medico qualunque intervento è di routine, ma per chi in prima persona deve entrare in sala operatoria no, non esistono interventi di routine.
Mi consola sapere che hai avuto la fortuna di avere medici amici :)
p.s. - ma siamo sicuri che tuo padre non abbia mai avuto qualche brillante intuizione? Un abbraccio, grazie :)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 04/01/11 alle 09:27 via WEB
lo so, capisco perfettamente quello che intendi. è una vita che giro per ospedali e parlo con i medici e chiedo spiegazioni.
quanto a mio padre, è i tipo che, parlando con i medici, usa terminologie scientifiche tecniche che indispongono i medici se non sono di quelli "umani" ;-) in ogni caso, non disperare. esistono medici "umani". auguri!
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:33 via WEB
E che male c'è ad informarsi e a tentare di acquisire proprietà di linguaggio? Certo, il medico potrebbe pensare a una invasione di campo... Simpatico invece tuo padre :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
ilike06
ilike06 il 06/01/11 alle 22:46 via WEB
si, il problema è proprio quello: invasione di campo ;-)
(Rispondi)
conocchicrudeli
conocchicrudeli il 03/01/11 alle 17:21 via WEB
Potrei raccontarti di come dovrebbe funzionare.
Un giorno o due per espletare tutti gli esami, convocazione dei parenti. Un medico che di certo non reputerei amico, entra nel dettaglio della patologia, propone gli interventi. Risponde a domande per circa 30 minuti. L’incontro avviene in una stanza dedicata. Consegna un foglio con numeri telefonici e orari per avere contatti. Questo avviene circa venti anni fa in una città europea.
Potrei raccontarti un episodio accaduto giorni prima in una città culla di tutte le civiltà. Un papà aveva visto trasportare in elicottero il suo bambino appena nato da Cosenza alla città culla. Sua moglie nel mentre lottava per la vita. Il papà affronta il lungo viaggio, arriva nell’ospedale della città culla e si ritrova fuori della porta del reparto che accoglie il suo bambino.
Civilmente bussa su quella porta, espone al medico che ha affrontato un lungo viaggio, aggiunge di non ha mai visto il suo bambino, nato quattro giorni prima. Mancano tre ore all’orario d’ingresso. Il medico, ancor prima persona, ancor prima bambino, risponde che deve attendere l’orario fuori dalla porta. Il papà prova a insistere e supera una linea gialla disegnata a terra. Il medicopersonabambino urla che se supera di nuovo la linea lui chiamerà il vigilante.
Il medico amico è un compromesso del cuore perché la paura dice che non possiamo avere un medico che non dimentichi mai di essere una persona. (presi per mano quel papà sconosciuto e insieme superammo la linea gialla)
Supera la linea gialla se occorre.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 23:48 via WEB
Il medicopersonabambino ha dimenticato di avere delle persone di fronte a sé, probabilmente. Ci sono cartelle cliniche e casi.
Spero tanto che non occorra. Grazie :)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 04/01/11 alle 09:38 via WEB
la mia esperienza mi ha anche insegnato che l'umanità dei medici è inversamente proporzionale alla latitudine: più si sale, più i medici perdono umanità. e non è una visione campanilista, credimi. inoltre, anche se mi rendo conto che può essere brutto da dire, il rapporto con i medici diventa migliore man mano che la malattia ti costringe a frequentare l'ospedale... purtroppo...
intendo dire che se si entra in ospedale e se ne esce dopo qualche giorno, se ne conserveranno solo brutti ricordi e rapporti formali con i medici. Al cotrario, se la vita ci mette davanti alla necessità di fare dell'ospedale la nostra seconda casa, esso sarà tale anche nel nostro cuore e se ne avranno anche ricordi belli e rapporti amicali con tutto il personale medico e paramedico. è una realtà amara, ma è una realtà
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:39 via WEB
Un rapporto sia pur formale ma corretto e soprattutto trasparente basterebbe... non sorgerebbero tanti dubbi e tante domande.
(Rispondi)
socrate52
socrate52 il 03/01/11 alle 20:54 via WEB
Si potrebbe disquisire sul fatto che i medici sono comunque persone , sulla mercificazione della salute per cui dal medico "missionario" , si è passati (non sempre per fortuna) al "medico imprenditore" .. sul fatto che nei centri di eccellenza ( non sempre per fortuna),più che dei pazienti si hanno "delle patologie" ( è capitato anche a me di sentire un discorso al telefono del tipo "ho due ginocchia ed una spalla e ..dopo sono tutto per te ..."),TUTTAVIA penso che il problema sia ,nella maggioranza dei casi , essenzialmente di COMUNICAZIONE !
Il che non è affatto una difesa , perchè la comunicazione in medicina è essenziale! Nelle patologie di qualunque entità ed a maggior ragione in quelle gravi , è essenziale che l'equipe medica stabilisca col paziente e la famiglia un "percorso" di comunicazione che porti alla "collaborazione" reciproca , il che facilita e migliora non solo la diagnosi,ma anche la cura! Credo che le ASL debbano affrontare seriamente la faccenda!
Da parte nostra possiamo solo considerare che si tratta di "professionisti" che svolgono il loro lavoro e che spesso lo svolgono sotto stress , il che vuol dire che ci può stare anche che si debbano "scaricare" telefonando o parlando con i colleghi ,perchè altrimenti alla lunga scoppi.Certo sta nella delicatezza e nell'intelligenza del medico ,capire che la persona che ti aspetta ,sta sulle spine ...
Un abbraccio ellina :))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 03/01/11 alle 23:58 via WEB
Esatto, la comunicazione. E anche un po' di attenzione alle conseguenze psicologiche che alcune parole dette o non dette possono provocare.
ASL? Sai quanto tempo occorre per avere una visita di base presso una asl, almeno qui, in terra di centri di eccellenza? Se non cominci l'iter almeno con una visita intra moenia, ti saluto! per non dire altro...
I medici sono delle persone, certamente, e hanno diritto a svaghi e pause eccetera eccetera. Ma ho visto e vissuto scene nel recente passato... ggrrrr! Ora però sto cercando di apparire buona buona e soprattutto calma... anche perchè hanno loro il bisturi dalla parte del manico, no? Questo è il punto, purtroppo.
Ciao Socrate, baci :)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 04/01/11 alle 09:46 via WEB
perfetto: comunicazione!
io ho cercato sempre con educazione di far capire ai medici con cui ho avuto a che fare che sono passati i tempi in cui i pazienti erano del tutto sottomessi perché "ignoranti". oggi anche i pazienti capiscono di cosa soffrono se glielo spieghi perché sono persone colte, perché sono anch'essi professionisti di rilievo seppure in altri settori, nei quali, peraltro, può capitare che prima o poi i ruoli risultino invertiti (se il paziente è un avvocato o un commercialista, non è escluso che proprio quel medico capiti nelle mani del paziente ;)) insomma, è necessario impostare un rapporto alla pari e non di cieca sottomissione solo perché loro hano la nostra vita tra le mani.
(Rispondi)
 
 
 
ilike06
ilike06 il 04/01/11 alle 09:47 via WEB
il tasto della N non funziona bene.... hanno :)
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:46 via WEB
Cieca sottomissione mai! Soltanto valutazione dell'opportunità di tacere, alcune volte, per il bene del paziente più che altro.
Però, meditavo... non è troppo facile trattare "alla pari" ingegneri, professori, avvocati? peraltro mai incontrati in una comune stanza di ospedale.
E un paziente con zero cultura, incapace di comprendere termini specifici, che non potrà mai tornare "utile" in nessun modo? e il giuramento di Ippocrate allora? Lo lasciamo appiccicato al muro dello studio privato?
Ho i nervi un po' tesi e sono stanca e reduce da una notte quasi insonne... si percepisce?
Baci, grazie cara :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
ilike06
ilike06 il 06/01/11 alle 22:55 via WEB
si :) percepisco che non sono riuscita a convibcerti, non sono riuscita a restituirti un po' di fiducia ei medici :) ma vedrai che ti passerà questa tesione
(Rispondi)
 
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 23:39 via WEB
E' che purtroppo questi sono giorni davvero tesi, proprio di contatto stretto con i medici, con le loro indicazioni a volte confuse, colloqui difficili... spero davvero passi presto e bene :) Grazie, baci!
(Rispondi)
Tesi89
Tesi89 il 04/01/11 alle 23:09 via WEB
Capisco perfettamente la tua amarezza,Elliy!Mi è capitato di trovarmi a contatto con medici che di umano avevano poco o nulla,per quanto magari fossero anche professionalmente preparati,e più facilmente fra pediatri,che dovrebbero essere ancora più disponibili e comprensivi...ma per fortuna anche con medici del secondo tipo!:) Tranquilla,alcuni ancora ce ne sono,se si ha la fortuna di trovarli quando ce n'è bisogno...anche se concordo con alcuni degli altri commenti:meglio sarebbe non dover avere bisogno di nessun tipo di medico!!!Se non per andare a mangiare una bella pizza insieme,come amici...;-))) Baci Elliy...e non sei affatto una rompiscatole!!!:)))Serena notte!
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:48 via WEB
Oh si, Tesina, sarebbe molto meglio non averne mai bisogno!!!
(Rispondi)
belf9
belf9 il 04/01/11 alle 23:16 via WEB
uella dei medici è una casta che per non farsi capire si nasconde dietro un linguaggio volutamente misterioso. La figura del medico nell'immaginario collettivo è assimilata a quella del missionario e stride violentemente con con la venalità che si può riscontrare in molti professionisti. Tuttavia, a fianco di questi medici “scostanti” e venali si possono anche trovare figure che sono veri angeli e trasferiscono al paziente anche la loro umanità. Sono purtroppo in minoranza :-(.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:52 via WEB
Linguaggio misterioso eh? Come quando ti definiscono una cosa in tre modi diversi, per esempio... Mettici pure un bel po' di coinvolgimento emotivo (e un pizzichetto di incaxxatura) e dimmi come fai a venirne fuori, a capirci qualcosa. E guai a consultare internet per questo...
Ciao Belf :)
(Rispondi)
fulov
fulov il 04/01/11 alle 23:47 via WEB
Nei commenti precedenti, tutti ottimi e interessanti davvero, si è parlato dell'argomento sotto vari aspetti tralasciandone però uno altrettanto importante anche se non propriamente giusto: la fortuna! La fortuna di trovare un medico che si comporti come un amico... Mi viene in mente un pensiero filosofico... Come c'è 'u miracolo' e 'u miracolo' (Lello Arena) così c'è 'il medico' e 'il medico'... bisogna solo sperare di ottenere il miracolo giusto per incappare nel medico giusto ;) Salutoni rompiscatole di un Ellyina.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:55 via WEB
Oh si, il fattore C è essenziale nella vita...
'U miracolo di Lello Arena non lo conosco, mannagg... vedo di rintracciarlo. La rompiscatole ringrazia :)
(Rispondi)
pamelas2
pamelas2 il 05/01/11 alle 15:36 via WEB
io di dottore per amico ne ho uno solo ma in verità mi piacerebbe conoscerne di più
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 06:57 via WEB
Mi piacerebbe essere per una sera la donna invisibile e trovarmi a una cena, a un raduno di dottori e stare a guardare e ad ascoltare ... (considera che non ho dormito stanotte, sfarfallo un po'!)
Ciao Pam :)
(Rispondi)
amosgitai
amosgitai il 06/01/11 alle 17:22 via WEB
Ciao, nell'augurarti un buon 2011 invito te e i tuoi lettori a votare i migliori film ed attori del 2010.

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(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 22:48 via WEB
Grazie, auguri a te.
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 06/01/11 alle 17:25 via WEB
io vorrei un medico come compagno....mio padre era medico ed era molto comodo averlo per casa!!!:))
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 06/01/11 alle 22:50 via WEB
Un tempo ci pensavo anch'io a questa eventualità, ma ... sinceramente non so se potrebbe funzionare. Chissà per quanto riuscirebbe a sopportarmi... :)) Però, certo, un medico in casa può far comodo assai!
(Rispondi)
messaggeria.normale
messaggeria.normale il 06/01/11 alle 23:55 via WEB
allora... 4 minuti fa ho inviato il mio racconto, spero le mail arrivino in tempo reale ellina bellina. un bacione lascio il commento qui perche' non trovo il post corretto... sono un po' imbambolata. un bacione ancora
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 07/01/11 alle 00:41 via WEB
Ricevuto e inserito nel file, in ordine casuale, ovvio! Ora proverò a fare un sonnellino :) grazie!
(Rispondi)
lorifu
lorifu il 07/01/11 alle 11:05 via WEB
Cara Iellina, quanto ti capisco e non voglio inoltrarmi in questo argomento perché per vicende accadutemi mi fa ancora molto male parlarne. Una cosa però ho capito da tutto ciò che mi è capitato. E’ un tuo sacrosanto diritto essere curata ed essere resa partecipe di tutto quanto riguarda te o qualche tuo familiare. E non c’è timore referenziale che tenga. Ho imparato che se ti fai valere e ti imponi, con fermezza ed educazione, questi pseudo medici cambiano atteggiamento perché davanti a qualcuno che interloquisce sullo stesso piano perdono tutta la loro forza e tracotanza che usano purtroppo nei confronti delle persone deboli e indifese. Fortunatamente non sono tutti così ma è come cercare un ago nel pagliaio. Un abbraccio loretta
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 07/01/11 alle 21:48 via WEB
Mi dispiace Loretta che l'argomento sia doloroso anche per te. Io sono stremata in questi giorni, forse anche perchè ho un carattere ansioso, d'accordo, ma ecco un esempio, fresco fresco.
Passa il medico A e dice: c'è un piccola complicazione X, occorrono 72 ore di osservazione.
Passa il medico B e dice: si tratta di una piccola Xy, ma dovrebbe rientrare...
Passa il medico C, il mattino successivo, e dice: per me sta bene così, non c'è niente.
Chiedo al medico D, che dice: non sapevo di questa cosa, ma se fosse una X non sarebbe preoccupante, se fosse Xy magari lo sarebbe un po' di più, ma in entrambi i casi non sarebbe potuta rientrare. Se ci fosse stata, dovrebbe ancora esserci.
...
E poi due medici, davanti al paziente appena operato (con esito incerto), ovviamente spaventato e confuso, si mettono a discutere: io non avrei operato, o almeno avrei fatto cosà. No, bisognava fare così. No, perchè doveva essere fatto colì.
E il medico cui chiedo: ma scusi, se uno dice una cosa e un altro ne dice una diversa, secondo lei il paziente come deve sentirsi? cosa deve pensare?... Beh, quel medico risponde: C'è da dire una cosa, c'è medico e medico.
Cavoli, come diceva Fulov qualche commento più su: c'è 'u medico e 'u medico, come c'è 'u miracolo e 'u miracolo, quello di Troisi e Lello Arena!
E' vero che la medicina non è una scienza esatta, ma insomma...
L'unica conclusione cui mi pare di poter giungere è una sola: che il Signore ci assista.
Ps - Iellina nooooo :)
(Rispondi)
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Non affidarti alla mia immaginazione
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l'inverno,
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli

 

Credo che sia stato il sorriso
Fu il sorriso che aprì la porta
Era un sorriso molto luminoso
invitava ad entrarci, a togliersi i vestiti
infilarsi dentro quel sorriso.
...
E. de Andrade

 

Con un fiore - Con una lettera
Con un agile amore -
Se fisso il Chiodo più saldo -
Definitivamente saldo - lassù -

Non importa la mia Incudine ansimante!
Non importa il Riposo!
Non importano i volti fuligginosi
Che si sbracciano alla Fucina!

L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra - dagli oceani traversati.
Il trasporto - dallo spasimo -
La pace - dai suoi racconti di battaglie -
L'amore, dalla memoria di un ritratto -
Gli uccelli, dalla neve.

(E. Dickinson)

 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Pedro Salinas

 

Un regalo di Dimanto... per Nonno Sabin!

 
 

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