Creato da elsa850 il 05/03/2011

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Alcune mie riflessioni sulla mia vita e tutto ciò che mi sta intorno

 

 

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Post n°3 pubblicato il 14 Marzo 2011 da elsa850

Non credo di essere una persona irriconoscente, so quando è doveroso ringraziare qualcuno e di solito lo faccio anche per cose banali, futili, esattamente quelle per cui le persone, sentendosi ringraziate ti guardano e ti dicono: "E di che???".

Eppure ora mi trovo nella condizione di dover ringraziare una persona ma non so come fare. Sono in quella situazione in cui ci si sente troppo in debito, in cui il divario è così grande che sembra un abisso.
Come si fa a ringraziare una persona che ti ha insegnato ad aprire gli occhi dopo due anni e più di odio, che ti ha insegnato a perdonare senza dimenticare, a farti capire che in fondo, nonostante tutto, tutti sbagliano e se anche gli sbagli si ripercuotono su di te in certi casi è giusto ritrovarsi. Sì, perchè una volta passato il rammarico, l'odio, il disprezzo resta solo una persona che si sente sola, che ti vuole bene nonostante tutto, che sa di aver sbagliato e che ha pagato in tanti modi, quindi perchè negargli il perdono?

I problemi, i guai, qualunque essi siano, passano e ce li mettiamo alle spalle ridendoci su dopo qualche anno quando su quegli stessi eventi avevamo versato delle lacrime e grida di dolore. Come si fa a ringraziare una persona che ti ha insegnato che non facendo tutto questo il rammarico rischia di diventare tuo, perchè una volta che quella persona se ne è andata, rischi di perdere l'unica occasione di dirgli che gli volevi bene nonostante tutto, che ora capisci quello che ha fatto e perchè, magari a fin di bene. Si rischia di rimanere soli a propria volta, soli e allo stesso in compagnia di un'amara tristezza con la consapevolezza di aver sprecato un'opportunità per mettere a posto qualcosa nella propria vita, di aver negato a una persona a cui ormai resta poco da vivere l'unica cosa che ancora lo fa reggere in piedi, lo fa respirare, lo fa andare avanti, la consapevolezza di non essere odiato dalla persona a cui vuole più bene della propria stessa vita.

No, non è facile ringraziare una persona che ha fatto tutto questo per te. Facendolo oltretutto quasi inconsapevolmente, come se quella saggezza sgorgasse da tutti i pori naturalmente, nonostante l'aspetto e l'età giovanili. Non è facile ringraziare una persona che ti ha liberato da un macigno che tenevi sulle spalle, o forse sarebbe più giusto dire sul cuore. Dove in tanti hanno fallito, lei ci è riuscita. In molti ci hanno provato a spostare quel macigno, alcuni con la forza, con le grida, con la dolcezza, muovendomi a compassione, con le lacrime....Io stesso ci ho provato. Ma quel macigno pesava troppo, e non era mia intenzione spostarlo da lì, quello era il suo posto....almeno così credevo.

Ogni tanto mi sembrava di intuire che forse, quel macigno, non fosse parte realmente di me, che potesse essere spostato, distrutto, eliminato come la cosa inutile che è, ma subito quei pensieri si allontanavano e più divenivano lontani e più quella roccia diventava pesante. Ma quella persona, con tranquillità e innocenza è riuscita ad insinuarmi un dubbio tremendo, un dilemma che mi portava ad avere quasi paura. La paura di sbagliare enormemente, paura di maledire me stesso per il resto dei miei giorni. La paura di non riuscire a ridere neanche dopo 20, 30 o 40 anni allo sbaglio che stavo per fare.

Non so se lo ha spostato lei quel macigno o se mi ha dato solo la forza di spostarlo da solo, non ha importanza in fondo. Quella persona è stata il fattore scatenante, il cambiamento, il punto di non ritorno, la causa di tutto ciò. E' riuscita a toccarmi nel profondo, più di quanto fossero riuscite persone che mi conoscevano da quando sono nato, o che addirittura mi hanno messo al mondo.

No, è impossibile ringraziare una persona che ha fatto tutto questo per te, ora l'ho capito. Certe volte si rimane indebitati per la vita, e mai debito fu più piacevole da pagare. Certe volte non si può fare niente per ripagare persone del genere, non basterebbero i soldi, n'è sentimenti come l'amore o l'amicizia più oneste e pure. L'unico modo è ripagare con la stessa moneta, magari capita che nella vita i ruoli si invertano, un giorno sarò io a toccarla nel profondo, ad aprirgli gli occhi, a non farle commettere uno sbaglio tremendo che potrebbe maledire per sempre. Ma sarò in grado? Sono in grado di farlo? Di capirlo? Di accorgermene?

Non lo so, ma spero con tutto me stesso di sì.

Per ora, semplicemente, grazie.

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